Alla ricerca di un sistema che possa riprodurre al meglio la musica pur occupando poco spazio, abbiamo allestito una combinazione davvero a buon mercato, anzi, per determinati aspetti sorprendente in relazione alle prestazioni fornite.
L’unione fa la forza (e non occupa troppo spazio)
Ovvero diffusori ed amplificazione in un unico contenitore – chiaramente stiamo parlando di una coppia di elettroacustiche attive – una caratteristica che consente di risparmiare spazio evitando al contempo di avere troppi cavi di collegamento sparsi nell’ambiente.
Il modello scelto è il BX8-D3 prodotto dalla M-AUDIO, azienda statunitense profondamente connessa al mondo del professionale nonché produttrice di ottimi diffusori amplificati.
Già presenti sul mercato da parecchio tempo con ampio successo, sono stati di recente sottoposti ad una revisione generale che li ha resi ulteriormente interessanti, non solo per l’uso nativo – ovvero quello di monitor near field – ma anche dal punto di vista eminentemente audiofilo.
Tecnicamente parlando, abbiamo a che fare con un sistema a due vie dotato di un woofer da 8” con membrana in Kevlar ed un tweeter da 1.25” con cupola in seta.
Ai suddetti drivers sono quindi associati due amplificatori in classe AB rispettivamente da 80 e 70 watt – stiamo perciò parlando di un sistema biamplificato – ciascuno dei quali ottimizzato nei confronti dell’altoparlante che gestisce.
Non male direi, in tal modo si evitano potenziali squilibri prestazionali dovuti a fiato corto causa eccessiva richiesta di corrente da parte della sezione basse frequenze.
Sulla parte posteriore sono disposte le connessioni – attestate su connettore XLR/TRS selezionabile tramite selettore dedicato – nonché la vaschetta per la connessione di rete a 230V e relativo interruttore di accensione.
Sapete bene poi che la posizione di un diffusore all’interno di un ambiente è direttamente connessa alle prestazioni, maggiormente dal punto di vista del contributo che quest’ultimo aggiunge all’emissione, e non essendo possibile in assoluto evitarlo – diversamente ci troveremmo all’interno di una camera anecoica – appare necessario prendere qualche precauzione al fine di ottimizzare le prestazioni.
A questo provvede un interessante selettore che consente di adeguare l’emissione in bassa frequenza del diffusore in relazione al suo posizionamento in ambiente, semplice, utile ed efficace; pragmatismo professionale in tutta evidenza.
Risposta in frequenza dichiarata entro 37 – 22.000 Hz con un SPL massimo pari a 114dB.
Passivo ma non troppo
Ai citati diffusori è possibile connettere una sorgente regolando il volume mediante il potenziometro posto alle spalle di ciascuno di essi, soluzione che francamente non rappresenta davvero il massimo della comodità.
L’alternativa da noi suggerita – peraltro ad un costo accettabilissimo – è quella di utilizzare un attenuatore passivo, un dispositivo piuttosto semplice dotato di un potenziometro atto alla regolazione del volume al quale connettere una o più sorgenti, semplice ma non banale.
In questo caso la scelta è caduta su un’azienda statunitense abbastanza nota – la SCHIIT – nei cui cataloghi si rintracciano prodotti ottimamente costruiti e di eccellenti prestazioni.
Il modello scelto – realizzato interamente in metallo, ottimamente rifinito e disponibile sia in nero che silver – ha un aspetto estetico classico, dimensioni davvero minime (ovvero tali da non risultare assolutamente intrusivo) e vanta un doppio ingresso selezionabile mediante un interruttore.
Ovviamente esistono sul mercato altri produttori ma il SYS è quello che più degli altri ci ha intrigato.
In conclusione
Dalle mail che riceviamo traspare quasi sempre un discreto interesse verso soluzioni che non siano eccessivamente intrusive garantendo per quanto possibile un risultato sonoro di un certo livello a fronte del minimo spazio occupato.
L’avanzare della tecnologia permette di non sacrificare eccessivamente le prestazioni e l’idea di racchiudere all’interno dei diffusori l’amplificazione è un’ottima soluzione, l’unico elemento visibile in ambiente saranno esclusivamente loro.
Il sistema descritto poi, può essere assemblato nel tempo diluendo la spesa (malgrado non sia certo eccessiva) perché ad una iniziale configurazione minimale – ovvero un cavo intestato XLR/TRS lato diffusori e jack da 3.5 lato sorgente al quale connettere un PC, un tablet oppure il cellulare inviando al sistema la vostra musica preferita – potrete in seguito aggiungere l’attenuatore suggerito al quale connettere due diverse sorgenti, un lettore digitale ed un giradischi dotato di stadio fono.
Volendo potete anche implementare una connessione Bluetooth tramite uno dei tanti trasmettitori reperibili in commercio, a tal punto avrete un sistema davvero semplicissimo.
In seguito, potete aggiungere uno stadio fono separato di vostro gradimento e di prestazioni migliori incrementando la qualità della sorgente analogica; insomma, vedete voi come procedere in base ai vostri gusti ed alle vostre esigenze.
Prezzi: circa 280 euro la coppia i diffusori e tra i 75/89 (in dipendenza della finitura nera o silver) l’attenuatore passivo, in altre parole, un rapporto Q/P stellare.
Come al solito, ottimi ascolti!!!