L’offerta da parte di Canon della full frame EOS R è il primo passo verso l’agguerrito segmento mirrorless, col vantaggio del nuovo innesto RF
Il mondo mirrorless era principalmente diviso tra i brand Panasonic e Sony, poi però è arrivata Canon con la EOS R, prima mirrorless full frame a utilizzare il nuovo innesto RF. Progetto realizzato attorno allo stesso sensore CMOS Dual Pixel da 30 Megapixel del 2016 EOS 5D Mark IV, anche se dedicato alla nuova serie di obiettivi RF. Canon afferma che l’attacco per obiettivo RF più corto consente loro di progettare obiettivi migliori o più piccoli di quanto non si possa fare per l’attuale innesto EF. Con EOS R si ottiene la qualità di immagini e video dal 5D Mark IV a circa il prezzo del 6D Mark II, con un grado di controllo e gestione proveniente da entrambe le fotocamere così come dalla serie EOS M. Oltre al sensore Full Frame da 30 Megapixel c’è anche il sensore Digic 8, in competizione con numerose altre mirrorless. Peso pari a 660 grammi.
A lasciare interdetti in primis è l’assenza della stabilizzazione per il sensore, fattore che accomuna il resto dei dispositivi a mercato e li distingue per il supporto allo scatto. Lo schermo LCD è di tipo touch screen e consente il posizionamento flessibile così come il totale ribaltamento per selfie e autoscatti. Sulla carta la EOS R potrebbe anche non sorprendere, ma anche in virtù del nuovo innesto RF di Canon resta una fotocamera molto interessante, anche perché offre un pacchetto unico di funzionalità e capacità all’interno della gamma Canon. Tra gli elementi più interessanti proprio l’attacco RF con la stessa larghezza del supporto EF, ma meno della metà della profondità, la nuova connessione a 12 pin che consente il trasferimento dati più veloce tra fotocamera e obiettivo, la gamma di obiettivi RF con la consueta fattura di qualità.
La barra M-Fn è un punto di controllo completamente nuovo per le fotocamere Canon, il C-Raw che riduce le dimensioni dei file del 40 % senza sostanziale perdita di qualità dell’immagine almeno fino a quando non si spinge l’immagine di diversi stop, per le riprese video il Dual Pixel AF è disponibile durante la registrazione a risoluzione 4K e certo non di meno l’affermazione di Canon riguardo il supporto RF durevole quanto l’EF. A tal proposito l’innesto RF Canon conserva il diametro originale di 54 mm dell’innesto EF e riduce la distanza retro flangia da 44 mm a 20 mm. Ciò secondo Canon apre nuove possibilità quando si tratta di progettare obiettivi, specie riguardo le aperture massime più veloci o le opzioni grandangolari.
I concept degli obiettivi lanciati da Canon con EOS R sono la prova dei potenziali vantaggi offerti dall’innesto RF. 28 – 70 mm F2 L USM, 24 – 105 mm F4 L IS USM, 50 mm F1.2 L USM e 35 mm F1.8 Macro IS STM tutti molto interessanti. L’approccio al mirrorless full frame non è solo un mezzo per produrre sistemi di dimensioni più contenute, ma riguarda ciò che il sistema può offrire in termini di ottica, caratteristiche e funzionamento, nonché di abbinare diverse combinazioni ai diversi impieghi secondo specifiche necessità. Tra i punti forti ci sono senza meno il Canon-log e l’autofocus. Peccato per la presenza di un solo slot SD e soprattutto l’assenza della stabilizzazione che in condizioni di scarsa luminosità e assenza di punto di appoggio costringerà a fare i conti con micro vibrazioni.
Per ulteriori informazioni: link alla pagina Canon.
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