“Il processo ai Chicago 7” e “To the Lake” sono due tra le più interessanti novità su Netflix a ottobre
“Il processo ai Chicago 7”
Uno dei protagonisti racconta ciò che realmente è accaduto durante il processo del 1969 che riconobbe cinque imputati colpevoli di istigazione alla sommossa: tutti gli imputati e l’avvocato William Kunstler vennero condannati a severe pene per oltraggio alla corte, successivamente revocate nel 1972.
La pellicola, che porta la firma di Aaron Sorkin, pone alla base un’attenta ricerca tra i fatti storici. L’intera trama ruota attorno al processo, che ha visto protagonisti i famosi Chicago Seven, attivisti della protesta pacifica contro la guerra in Vietnam trasformatasi in un violento scontro con la polizia.
Rennie Davis, interpretato da Alex Sharp, durante un’intervista per il Guardian ha dichiarato: “L’impatto del film è evidente e, certamente, appoggio e sostengo il regista”.
Un anno di disordini civili ma con intenzioni pacifiche che hanno avuto una risposta violenta e dolorosa da parte delle forze dell’ordine. Davis spiega: “La polizia ha visto cadere la bandiera ed è entrata e ha picchiato le persone, mentre arrestavano questo ragazzo. Avevamo una squadra molto organizzata, di quasi 4.000 marescialli, quindi sono stato in grado di montare una catena umana, in cui le braccia ci univano. Questo fece esplodere la polizia, che cominciò a scagliarsi in avanti. Quando si sono avvicinati a me, ho letteralmente sentito la polizia urlare ‘Kill Davis!’. […] Penso che quello che mi ha salvato quel giorno sia stato un recinto di catene nel parco. Sono riuscito a passare sotto la recinzione della catena e ho avuto tre secondi per allontanarmi, alzarmi e andare dall’altra parte. Poi, sono svenuto”.
Oltre lui, facenti parte del gruppo erano Abbie Hoffman, Jerry Rubin e Tom Hayden. Vennero
arrestati e accusati di cospirazione per incitamento alla rivolta. Aaron Sorkin mette in scena un film che unisce politica, tragedia e il mondo di Hollywood, sotto la supervisione di Steven Spielberg, che già nel 2007 sognava l’uscita a ridosso della campagna presidenziale dell’anno successivo.
Aaron Sorkin: “Il film intende dimostrare che i Chicago 7 sono stati dei patrioti. Non degli antiamericani e nemmeno degli anarchici.“
Un altro titolo interessante tra le uscite Netflix di ottobre è “To the Lake”, la mini-serie russa, 8 episodi da circa 50 minuti ciascuno.
Centrale alla trama è il virus altamente contagioso che uccide le persone nell’arco di tre giorni e per il quale non
c’è cura. “To The Lake” riesce a differenziarsi dalla narrazione mainstream del contagio collettivo. Si
tratta di un genere ibrido, l’unione tra thriller e fantascienza, circondato da una trama scorrevole e
carica di tensione e sorpresa.
l protagonista è Sergey, interpretato da Kirill Käro, che non appena il virus arriva nella capitale, decide di entrare illegalmente nel cuore del contagio per salvare l’ex moglie e suo figlio. Una volta rientrato a casa, Sergey scopre che bande di criminali saccheggiano i quartieri alla ricerca di cibo e soldi. Inizia così il suo viaggio, accompagnato dalle sue due famiglie, quella costruita con l’ex moglie e quella con la moglie attuale, e alcuni vicini di casa, in cerca di un luogo sperduto, dimenticato, quindi sicuro.
Da sottolineare il metodo di distribuzione insolito scelto per la diffusione internazionale: la serie non è stata diffusa in contemporanea su tutte le piattaforme Netflix del mondo. Si sospetta che l’intenzione fosse di non aggiungere ulteriore ansia alla grande situazione di inceretta che nuovamente ci troviamo davanti in questi mesi a causa del Covid-19.
fonte immagini: imdb.com
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