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Resi gratuiti di Amazon da 30 a 14 giorni: finita la pacchia dei “noleggi gratuiti”

amazon resi

A partire dal 25 marzo il periodo per i resi gratuiti per i clienti Amazon scenderà da 30 a 14 giorni a partire dal giorno di consegna del prodotto

È finita la pacchia? È la prima cosa che ci siamo chiesti dopo aver saputo che anche in Italia (all’indomani della notizia riguardante la Germania) Amazon cambierà le sue politiche per i resi gratuiti, che hanno rappresentato fin qui uno dei punti forti del colosso dell’e-commerce rispetto alla concorrenza.

A partire dal 25 marzo, e con la sola esclusione dei prodotti Amazon Renewed e dei dispositivi targati Amazon, il periodo di reso per i clienti scenderà da 30 a 14 giorni a partire dal giorno di consegna del prodotto. Le categorie interessate da questo cambio di policy (evidentemente le più gettonate dalla “mania dei resi”) sono:

  • Fotocamere
  • Elettronica
  • Forniture per ufficio
  • Computer
  • Wireless
  • Videogiochi
  • Musica e video/DVD

La politica di reso e la data entro la quale sarà possibile effettuare il reso rimangono comunque indicate sotto il prezzo del prodotto. Visto il breve preavviso con cui Amazon ha comunicato questa novità, è stato stabilito un periodo di transizione per il quale i clienti potranno continuare a richiedere un reso tramite il centro resi online tra il 25 marzo e il 25 aprile con una finestra di reso di 30 giorni.


Con questa mossa, Amazon torna di fatto tra i “comuni mortali” dell’e-commerce (14 giorni è infatti il periodo stabilito dalla legge per il diritto di recesso per gli acquisti online), con il chiaro obiettivo di mettere un freno ai tantissimi resi effettuati entro i 30 giorni da utenti che in tutti questi anni si sono approfittati di questa finestra di tempo per acquistare prodotti, usarli un mese, renderli, farsi rimborsare la spesa, acquistare un nuovo prodotto e ripetere questo ciclo ben poco virtuoso.

Anche perché 14 giorni bastano e avanzano per accorgersi se il prodotto acquistato è di proprio gradimento. Va infatti precisato che questo cambio di policy non ha nulla a che fare con la garanzia legale di un prodotto o con l’assistenza in caso di guasto o malfunzionamento, ma con appunto la possibilità di rendere un prodotto (anche senza fornire alcuna spiegazione) nel caso questo non soddisfi il cliente.

Tornando quindi alla frase iniziale, sì la pacchia è davvero finita per chi fino a oggi ha usato le maglie larghe del reso Amazon come una sorta di “noleggio gratuito” di 30 giorni anche per decine di prodotti all’anno.

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