Dopo una spasmodica attesa finalmente The Last Of Us II è arrivato per PS4 e PS4 Pro, con molta probabilità il game più importante del 2020
Fondamentale per gli amanti delle emozioni fortissime, The Last Of Us II sarà anche il canto del cigno dell’attuale console che tra alcuni mesi cederà il posto alla PS5. Con questo nuovo survival horror 3D colmo d’azione in terza persona di Naughty Dog proseguono le atmosfere catastrofiste del primo capitolo, con un’umanità decimata da una piaga che ha l’ha messa in ginocchio. Il fungo noto come “Cordyceps” è il parassita che ha intaccato l’agricoltura e poi colpito organismi viventi, esseri umani mutati che muovono con istinti assassini. Joel e la piccola Sarah cercano di scappare dalla città assieme al fratello di Joel, Tommy. Lei muore per mano di un soldato e di una ferita infetta, segnando per sempre l’anima di Joel.
Il racconto riprende da dove era terminato il precedente, con i personaggi di Ellie e Joel che si aggirano dalle parti della cittadina di Jackson, nello stato nordamericano del Wayoming. L’avventura sposta il baricentro su Ellie, fulcro attorno al quale prenderanno vita una serie di eventi, ragazza cresciuta in un mondo di orrori facendo lo slalom tra infetti ed esseri umani altrettanto pericolosi. Sarà costretta a un lungo e massacrante viaggio che la proverà mentalmente e fisicamente, conducendola fino all’area a nord della costa occidentale, confrontandosi con nemici e pericoli che dimostreranno ancora una volta l’istinto autodistruttivo dell’essere umano. Tra i tanti punti di diversità per The Last Of Us II che potrebbe non incontrare il plauso di tutti c’è l’elemento crudeltà.
Non sono le creature mutate a terrorizzare quanto il cuore nero della stessa Ellie, con vere e proprie esecuzioni dell’ennesimo nemico rese ancora più grafiche per la messa in scena dell’avversario che morde la polvere. A non lasciare scampo è più che altro il grado di realismo nella maggior parte di quanto accade attorno al personaggio. Il contesto scenografico così come la sceneggiatura sono da urlo, benché fossero diversi a sperare di potersi muovere con maggiore libertà rispetto al passato, ma l’impostazione non è quella da open world.
In alcuni frangenti il respiro è comunque maggiore, con la piacevole sensazione di avere maggiore campo d’azione specie in alcuni momenti di esplorazione. Notevole come sempre il crafting con la costruzione di strumenti improvvisati, mentre si resta col fiato sospeso nei passaggi stealth e l’opportunità di agire senza eliminare qualsiasi cosa si muova. Affinata l’intelligenza artificiale, il livello di difficoltà minimo dovrebbe consentire di portare a termine l’intero percorso attorno alle venticinque ore.
Una volta rilasciata la vera sfida sarà quella di rigiocare The Last Of Us II in modalità “realismo” che non concederà alcuna attenuante: una volta caduti sul campo i progressi verranno totalmente azzerati. Il game che farà praticamente da ponte tra Ps4 e Ps5 è giocabile a una risoluzione 1440p a 30 fps ma solo su Ps4 Pro, dove il grado di differenze in termini grafici con la più semplice Ps4 è legato a una maggiore ampiezza di sfumature. Si può beneficiare di un comparto ancor più preciso e ricco ma a patto di disporre di un pannello 10 bit attraverso cui far transitare un segnale video complessivamente più ricco, dando briglia sciolta al motore grafico proprietario di Naughty Dog. Doppiaggio in italiano. Divertimento ai massimi livelli salutando col botto la Ps4.
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