Il cacciatore [UHD]

L’instant classic di Michael Cimino del 1978 torna in Home Video con nuovo scan 4K di Studio Canal e HDR-10. Distribuzione Eagle Pictures

Ne Il cacciatore gli operai siderurgici Mike (Robert De Niro) e Nick (Christopher Walken) si apprestano a partire per il Vietnam. Sono legati da profonda amicizia all’interno di un’affiatata compagnia di cui fa parte anche Steven (John Savage), chiamato anch’egli a servire nei Marine ma non prima di essere convolato a nozze con Angela (Rutanya Alda).

La frastornante celebrazione, l’ultima battuta di caccia in montagna e lo shockante ‘risveglio’ nell’inferno del Vietnam. Caduti prigionieri dei vietcong, costretti al gioco della roulette russa gli amici si salvano grazie all’eroismo di Mike, ma il ritorno a casa sarà drammatico.

Steven rifiuterà il rientro in famiglia, i disturbi mentali di Nick lo porteranno nuovamente al tavolo della roulette russa in un giro di atroci scommesse clandestine a Saigon, Mike terrà tutti lontani eccetto l’amata Linda (Meryil Streep). Onorando la promessa fatta prima di partire, sarà Mike a tornare presso la capitale del Vietnam del sud poco prima della capitolazione, con la speranza di recuperare Nick prima che sia troppo tardi.

Dopo l’incredibile esordio con Una calibro 20 per lo specialista dirigendo attori colossali come Clint Eastwood e Jeff Bridges il regista Michael Cimino toccò il cielo con un dito nel secondo film, The Deer Hunter – Il cacciatore. Storia cui lui stesso partecipò, sviluppata in sceneggiatura da Deric Washburn (Silent Running – 2002: la seconda odissea) dimostrando un livello di sorprendente maturità per la profondità umana dei personaggi.

Toni narrativi di grande impatto emotivo delineando compagni di un viaggio di vita come quello di tanti tra casa, lavoro e passioni. Persone comuni catapultate nel delirante inferno di una giungla a migliaia di chilometri da casa, a difendere sconosciuti per stranianti lande che strappano via l’anima. Opera che lasciò il segno, che la Hollywood degli anni della presidenza Reagan non voleva e budget che emerse solo grazie all’interesse della britannica EMI, cui Cimino deve molto.

Lascia interdetti la padronanza del mezzo filmico, la capacità di portare in scena il dramma della campagna bellica statunitense nel sud est asiatico, con un grado di maturità che si era visto in un’altra monumentale opera quale fu Apocalypse Now di Coppola. Il regista italo-americano era partito dal libro “Cuore di tenebra” di Conrad per raccontare l’orrore di una guerra in cui immerge totalmente lo spettatore.

Per Cimino il Vietnam è solo una delle tappe di un’opera divisa in tre distinti momenti: partendo da una piccola comunità di emigrati nella laboriosa Clayrton in Pennsylvania, muove nella giungla per poi tornare al punto di partenza anche se solo geograficamente. Racconto magnificamente corale in cui ogni personaggio sarà impossibilitato a ritrovare la vita che era prima, sopraffatto da drammatici eventi che impongono ai sopravvissuti di stringersi nella profonda amicizia che li lega per superare il dolore della perdita.

È attraverso di loro che Cimino racconta un’America sconfitta che unendosi nel dolore imbocca la strada del superamento, ripartendo dall’inno nazionale anche se solo accennato a voce bassa, intimo quanto la flebile speranza di un domani migliore. Nel cast ricordiamo la presenza del gigante John Cazale (Quel pomeriggio di un giorno da cani) che nonostante le grandi difficoltà vissute sul set a causa del cancro che lo stava divorando recitò senza risparmiarsi, confortato dall’amata Meryl Streep con cui all’epoca faceva coppia.

Il cacciatore consentì al compianto maestro di raccogliere gli splendidi frutti di una produzione così complessa anche solo da immaginare di portarla in scena grazie alla quale ricevette l’Oscar per miglior film, regia, attore non protagonista (Christopher Walken), suono e montaggio.

Con Il cacciatore guadagnò un posto d’onore tra i registi in quello che fu l’ultimo periodo in cui Hollywood lasciava carta bianca ai grandi, poco prima di imbarcarsi nella creazione del monumentale quanto disastroso ‘Titanic’ intitolato I cancelli del cielo.

VIDEO

Il cacciatore è girato analogico di cui non è dato sapere la sensibilità della pellicola, aspect ratio 2.35:1 prossimo all’originale 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100. Una pellicola ricca di grana, dai colori a tratti sommessi, contrasti cromatici enfatizzando il momento.

L’HDR-10 wide color gamut apre a un panorama colorimetrico di tutto rispetto, dove finalmente è possibile scorgere più da vicino il magnifico lavoro di un maestro della fotografia come Vilmos Zsigmond (Sugarland Express, I cancelli del cielo tra i tanti). Riprese che nella parte relativa al Vietnam ebbero luogo nella complessa Thailandia, transizioni anche con pochissima luce a illuminare la scena ritrovate con maggiore organicità e livello di dettaglio mai così elevato.

Plauso a Studio Canal per lo scan 4K de Il cacciatore che ha consentito di raggiungere un ragguardevole livello tecnico, anche se a onor del vero l’edizione statunitense si fregia in più del Dolby Vision, quindi più puntuale a gestire al meglio le informazioni che in misura dinamica concretizzino al meglio ogni singola sequenza.

Riguardando al passato anche non così recente e confrontando le prime edizioni 1080p tra HD-DVD e poi Blu-ray la visione qui resta ampiamente superiore, spesso non così lontana dal massimo ottenibile con segnale 4:2:2 10 bit per via dei metadati statici.

AUDIO

DTS-HD Master Audio 2.0 canali (16 bit) italiano e uno spettacolo che nel tempo è cambiato poco, anche se il balzo in più in questo caso resta l’offerta lossless restituendo una scena sonora relativamente più corposa. Possibilità quindi di cogliere elementi sonori apparentemente di contorno, in passato scivolati troppo in ombra per venir colti anche all’ascolto attraverso l’impianto Home Theater.

Nettamente superiore e aperta l’originale inglese DTS-HD Master Audio 5.1 canali (16 bit) che illumina il racconto con dinamica contributo, pochi elementi discreti ma l’accompagnamento musicale e il resto della colonna sonora vivono di luce propria rivitalizzando ogni singolo frame in 4K.

EXTRA

Sul disco UHD il commento al film del regista, che è e resta l’unica testimonianza storica di Cimino che riguardandolo ripercorre con la memoria le fasi produttive, lo stesso già presente nella prima edizione statunitense su DVD. Inclusa l’intervista al critico e scrittore David Thompson di 24′ minuti.

Sul BD-50 con la versione FHD trovano posto 3 speciali Blue Underground: 23′ minuti sulla realizzazione con interventi di parte di cast e troupe, 15′ minuti di intervista a Vilmos Zsigmond e 16′ minuti all’attore John Savage. Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray UHD disponibile su DVD-Store.it

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