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Linsoul Shuoer Singer – Tra dinamico ed elettrostatico

Brand cinese forse non tra i più conosciuti, Linsoul offre un curioso progetto in-ear come le Shuoer Singer con driver dinamico ed elettrostatico

Con le in-ear Shuoer Singer l’asiatica Linsoul procede spedita nello sviluppo di progetti dedicati all’ascolto hi-res fuori dal coro, ennesima dimostrazione della voglia di imporsi all’interno di un mercato dove la concorrenza certo non manca. Fondato nel 2016 dal team Crazy HiFi il brand Linsoul si rivolge a una vasta platea di appassionati di musica e audiofili. La filosofia quella di mantenere una forte connessione con la filiera industriale cinese al fine di offrire la migliore selezione possibile di apparati a prezzi interessanti.

Un elevato livello di personalizzazione per un sistema IEM (In Ear Monitor) che in questo caso punta a uno stile unico, facendo al tempo stesso passi avanti in termini di concept tecnologico. Rispetto all’offerta Linsoul gli Shuoer Singer vanno a posizionarsi poco al di sotto del prodotto di punta Linsoul TIN HiFi T4 (10mm Carbon Nanotube Dynamic Driver sempre in-ear Monitor) da 99 dollari, attualmente venduti a un prezzo di 74,99 dollari più 5,22 dollari di spedizione (escludendo dazio e iva). Gli Shuoer Singer non vanno giudicati per l’anonimo contenitore che poco li contraddistingue, ma restano non di meno interessanti per l’evidente desiderio di puntare alto. Quanto ad accessori è presente una custodia rigida, otto coppie di punte per aumentare i margini di adattabilità: tre coppie di punte in silicone a doppia densità, tre coppie in silicone bianco, due coppie di punte in schiuma e c’è anche un adattatore jack 2,5 – 3,5 mm.

Shuoer Singer

La fattura del materiale lascia la sensazione di cura e sensibilità per accattivarsi anche l’appassionato più scettico, design e stile industriali tra eleganza vecchio stampo e moderna estetica. Il cavo ha una fattura sopra la media quanto a diametro dell’elemento rame, mentre il connettore 2,5 mm è del tipo TRRS (Tip, Ring, Ring, Sleeve) e consente quindi il pilotaggio a masse separate. A partire dai cilindri in metallo blu concepiti con la possibilità del distacco del cavo e al tempo stesso solido ancoraggio dello stesso, come già accade con cuffie alto di gamma. Lo stesso dicasi per le punte in silicone, di diverse dimensioni che vanno comunque a collocarsi in misura piuttosto salda ai trasduttori. Concept che non dovrebbe creare particolari problemi nel mantenerle in posizione, benché non si tratti comunque di cuffie studiate per reggere urti e scossoni durante l’uso sportivo (e ancor meno con il sudore). Il livello di comfort è elevato per la qualità delle punte intercambiabili, ne beneficia l’indossabilità in virtù dell’area che pur aderendo in misura profonda resta limitata in termini di ingombro del padiglione auricolare.


In virtù di quanto appena detto il grado di isolamento resta più che dignitoso, l’assenza della cancellazione attiva non impedisce ai suoni anche moderatamente elevati di subentrare al flusso musicale. Progetto che per stessa asserzione dell’azienda si rivolge a “musicisti audiofili”. In questo modello c’è una certa raffinatezza di base, col giusto contrasto tra il cavo rossastro con guaina attorcigliata e il blu scuro metallizzato dei cilindri, sulla parte esterna di questi ultimi è presente un diverso cerchio colorato per distinguere il destro dal sinistro. Sul terminale di uno dei due cavi un pallino di colore rosso consente di capire a quale dei due barilotti effettuare l’accoppiamento. La configurazione per le Shuoer Singer prevede un driver elettrostatico e uno dinamico da 8 mm: purtroppo l’elettrostatico lascia più la sensazione di un escamotage marketing, dato che il risultato non implica chissà quale diverso livello qualitativo.

Shuoer Singer

Quello che sulla carta sembrerebbe un progetto volto a offrire una chance in più in termini di risposta in frequenza pare invece abbia contribuito a complicare il risultato finale. Non è certo difficile incrociare feedback negativi in termini di qualità d’ascolto dove si sono palesate criticità sui medio-alti ma anche un certo eccesso sui bassi, nemmeno ci si trovasse in presenza di un sovradimensionato boost preset. In tal senso c’è chi accusa superficialità quanto a livello di sviluppo tecnico: il casus belli sembrerebbe essere il foro di ventilazione in prossimità del punto di attacco del cavo. Trattasi di fori concepiti per il flusso d’aria che dovrebbe consentire all’altoparlante di muoversi meno costretto, in soldoni migliorando la resa acustica e acuendo il livello della gamma bassa. Alla base l’evidente ricerca per ottenere risultati di maggior rilievo, peccato però che le lamentele in tal senso non manchino, peraltro confermate dal fatto che ostruendo fisicamente il condotto c’è chi asserisce che migliori sensibilmente il livello di linearità nella risposta in frequenza.

Difficile avere certezze: se trattasi di difetti casuali legati alla produzione piuttosto che di lotti danneggiati. Ciò rischia di rendere meno appetibile l’acquisto overseas come per l’Italia, ritrovandosi magari ad andare a gestire una rischiosa richiesta di sostituzione che potrebbe non risolvere la questione. Si tratta quindi di un risultato tecnico al di sotto delle aspettative, con variabili eccessi in gamma bassa, una sezione media in parte arretrata e limitazioni in gamma alta. Non solo flessioni agli antipodi ma anche il soundstage resta contenuto, la percezione degli strumenti in gioco meno diretta e gradevole. Il filtro addizionale presente nella confezione non è in grado di fare altro se non favorire un ulteriore spunto sui bassi. Se si è in cerca di un ascolto il più possibile neutro e bilanciato qui si incontrano diversi ostacoli per l’assenza di un equilibrio di fondo, tra colori ed enfasi. Il timing non è male e così l’ascolto di musica in cui risulta maggiormente energica la sezione ritmica, una costante specie per rock, heavy metal ed elettronica in genere, meno probabile l’impiego con la classica.

Shuoer Singer

A conti fatti la neutralità non è la caratteristica più convincente di queste Shuoer Singer, che tendono a propendere un po’ troppo verso il basso enfatizzandolo anche di molto al netto di un palcoscenico limitato. Amando artisti come Chemical Brothers piuttosto che Junkie XL il risultato potrebbe anche andare al di là delle aspettative, ma ci si potrebbe anche ritrovare a coprire il foro di ventilazione per guadagnare qualcosa quanto a linearità. Francamente a questi livelli il fai da te sarebbe ancor più frustrante.

Per ulteriori informazioni: link alla pagina Linsoul per le Shuoer Singer.

Linsoul Shuoer Singer – Caratteristiche tecniche
Driver: Electrostatic Driver + 8 mm Dynamic Driver
Cavo: Detachable 2PIN OCC
Connettore: 2,5mm (incluso adattatore 2.5 – 3.5 mm)
Risposta in frequenza: 20 – 30 KHz
Sensibilità: 103 dB/m
Distorsione: <0.8%
Impedenza: 32Ω
Lunghezza cavo: 1,25 metri
Materiale: AISI 304 – acciaio inox austenitico amagnetico ad alte prestazioni

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