Pacific Rim [UHD]

Il roboante blockbuster di Guillermo Del Toro sbarca in 4K forte di un notevole HDR e di un Dolby Atmos inglese incredibile, mentre noi dobbiamo accontentarci di un, comunque ottimo, Dolby Digital.

Una breccia che collega ad un’altra dimensione si apre sul fondo dell’oceano facendo emergere i Kaiju, mostri di dimensioni abnormi che attaccano le città. L’umanità impara a difendersi costruendo gli Jager, dei giganteschi robot controllati attraverso una potente connessione neurale da due piloti contemporaneamente. Ma gli attacchi vanno intensificandosi e dalla breccia arrivano Kaiju sempre più enormi e pericolosi…

Guardare Pacific Rim è l’apoteosi del Guilty Pleasure applicata al blockbuster: non puoi non sentirti un bambino un po’ troppo cresciuto nel guardare dei robot giganti che prendono a cazzotti dei mostri altrettanto enormi distruggendo tutto ciò che sta attorno in un tripudio di luci fluorescenti… Ma vale la pena tornare un po’ bambocci per assistere a questo scontro che deve molto alla tradizione anime giapponese (Evangelion in primis, ma con “turbe psicologiche” decisamente ridotte) e alla capacità di generare fascinazione di Guillermo Del Toro, che riesce anche a inserire elementi umoristici che funzionano. Eccessivo, roboante,”ignorante” ma dannatamente accattivante ed epico, Pacific Rim è tutto quello che Transformers in quattro film non è riuscito ad essere.

VIDEO

Pacific Rim, girato con Red Epic a 5K, in Blu-ray era uno dei titoli più spettacolari visti negli ultimi anni sotto il profilo visivo e sebbene, stando a IMDb, il film non goda di una D.I. 4K, la versione Ultra HD manifesta miglioramenti evidenti rispetto ad altri titoli testati finora. La prima cosa che salta all’occhio è la ricchezza cromatica, caratteristica della fotografia che viene esaltata dall’HDR tanto da rappresentare uno spot perfetto delle potenzialità dell’High Dynamic Range. Le luci intense e fluorescenti degli Jager e dei Kaiju mostrano molte più sfumature cromatiche e sono molto più intense, tanto che passando al Blu-ray vengono a galla limiti nella riproduzione dei rossi e dei blu che prima non avremmo mai notato. Anche dalle scene più buie (la cabina di controllo dei robot o il bunker sotterraneo a Hong Kong) emergono molti più particolari senza intaccare la profondità del nero.

Un altro fattore che migliora l’esperienza visiva in questa edizione è la minor incidenza della compressione: tra luci sgargianti, effetti particellari e una miriade di oggetti in movimento (vedesi i combattimenti sotto la pioggia battente), Pacific Rim è un film arduo da comprimere e, se visionando il Blu-ray a suo tempo gli artefatti erano presenti ma non si facevano notare se non al fermo immagine, ora la comparazione con l’UHD mette in luce quanto i microdettagli siano più definiti e “stabili” grazie anche all’encoder h265 e al capiente disco da 100GB. Non ultimo, abbiamo notato che nella versione UHD c’è una piccola “fetta” di fotogramma in più ai lati, come se il Blu-ray fosse stato leggermente “croppato” nel passaggio dalla risoluzione 2048×1080 della D.I. 2K al 1920×1080 del disco Blu. Se quindi dal punto di vista della pura risoluzione non c’è un abisso, una volta che avrete visto la versione UltraHD non vorrete tornare indietro (neanche alla versione 3D) e almeno sotto il profilo video ci sentiamo di consigliare l’upgrade.

AUDIO

Come al solito noi italiani ci troviamo con l’amaro in bocca dovendoci accontentare del Dolby Digital 5.1 (a 640 kbps se non altro), laddove la codifica originale gode di un upgrade a una stratosferica traccia Dolby Atmos e anche francesi e tedeschi possono godersi delle notevolissime tracce DTS-HD Master Audio 7.1. Ci rode ancora di più in virtù della assoluta bontà del mixaggio italiano, che in realtà offre una delle migliore tracce lossy mai ascoltate, ricca di dinamica, con bassi vigorosi e effetti piazzati egregiamente sfruttando tutti i diffusori.

Purtroppo ascoltando le tracce prima elencate non si può non notare uno step superiore, con il messaggio sonoro che si fa ancora più robusto e tutti gli oggetti e i panning acquistano ancora più precisione nella collocazione e nei movimenti all’interno della scena sonora. La traccia inglese Atmos in particolare è esaltante e fa un egregio uso dei diffusori extra disponibili, avvolgendo completamente lo spettatore nello spazio sonoro, sovrastandolo con soventi panning fronte-retro che sfruttano anche i canali “a soffitto” e aggiungendo ulteriore carica alle basse frequenze nelle scene più spettacolari. L’ennesima occasione mancata per offrire anche agli appassionati italiani ciò che il supporto promette.

EXTRA

Nota di demerito anche sul comparto extra, dato che sono andati persi tutti i contributi che alloggiavano sul secondo disco della versione Blu-ray. Per fortuna nel primo,qui presente insieme al disco UHD, trovavamo già 14 featurette di approfondimento per circa 62 minuti di durata e il bel commento audio di Del Toro durante il film, privo però di sottotitoli. Notare che la fascetta riporta però gli stessi contenuti speciali della versione Blu-ray, che in questa edizione non sono presenti (Director’s Notebook, The digital Artistry, le scene eliminate e altri). Per quella che dovrebbe essere l’edizione definitiva per gli appassionati, anche queste mancanze danno fastidio.

UHD vs Blu-ray

Nel video il passo avanti è piuttosto netto, l’audio italiano resta immutato, l’inglese passa al Dolby Atmos, mentre gli extra perdono qualcosa per strada. Se siete fan del film probabilmente vale comunque il riacquisto, ma quel Dolby Digital brucia…

TESTATO CON: TV Samsung UE55KS9000, UHD player Samsung UBD-K8500

UHD Blu-ray fornito da dvd-store.it

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