XG83, XG81, XG80 e XG70. Sono queste le nuove gamme di TV LCD di fascia media che Sony lancerà sul mercato europeo nei prossimi mesi.
Piano piano iniziano a emergere i primi dettagli sui nuovi TV LCD di fascia media che Sony porterà sul mercato nei prossimi mesi (si parla di aprile-maggio) e che non erano stati annunciati al recente CES di Las Vegas. Se infatti all’evento di inizio anno Sony aveva presentato i due nuovi OLED AG8 e AG9 e gli LCD top di gamma XG85, XG95 e ZG9, non aveva rivelato nulla sui modelli LCD di fascia media.
Ora sappiamo che, almeno in Europa, Sony porterà le gamme XG83 (foto sopra), XG81, XG80 e XG70 con tagli che andranno da 43’’ a 75’’. In realtà per la serie XG70, disponibile nei tagli da 43’’, 49’’, 55’’ e 65’’, si dovrebbe parlare di fascia bassa, visto che questi modelli saranno gli unici senza Android TV (sostituito da un non meglio specificato Linux Smart TV), avranno una retroilluminazione edge LED e la gestione del movimento affidata al MotionFlow XR200 e non XR400 o 800 come i modelli superiori.
Passando alla serie XG80, parliamo sempre di TV con supporto ad HDR10 e HLG, pannello Triluminos e processore 4K X-Reality Pro, ma si aggiunge un ulteriore taglio da 75’’, si guadagna il MotionFlow XR400 e si passa ad Android TV, con anche Google Assistant da attivare tramite un apposito tasto del telecomando. La retroilluminazione è di tipo edge LED per i modelli da 43’’ e 49’’, ma diventa Direct LED per quelli da 55’’, 65’’ e 75’’.
Praticamente identica la gamma XG81 (tanto che non abbiamo capito bene le differenze tra le due), mentre i modelli XG83, stranamente disponibili solo nei tagli da 43’’ e 49’’, sono i più evoluti e saranno anche quelli più costosi. Per questi TV infatti si passa al MotionFlow XR800 e al processore X1. Inoltre, tutti questi nuovi TV Sony non avranno il nuovo telecomando dei modelli top di gamma, ma, ad esclusione della serie XG70, potranno contare su AirPlay 2 e HomeKit e su quattro ingressi HDMI.
I dettagli delle nuove serie non sono ancora disponibili sul sito italiano di Sony, ma, per farsi un’idea più precisa, si possono trovare su quello britannico (qui il comunicato stampa con i relativi link).
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