Lo splendido ma impegnativo film di Tarkovskij è arrivato in Blu-ray con un fantastico trasferimento digitale 1080p. Peccato manchino extra di rilievo, ma vale l’upgrade dal DVD a occhi chiusi.
Un evento misterioso, forse un enorme meteorite, ha spazzato via l’uomo da un vasto territorio, ora chiamato semplicemente “la zona”, in cui la logica e le leggi fisiche non sembrano più valere e tutto sembra essere governato da un’intelligenza superiore. Nella zona si cela una forza misteriosa e si dice che in quel luogo esista una stanza capace di esaudire i più reconditi desideri.
Il governo ne ha vietato l’accesso, arrestando o eliminando chiunque tenti di varcare i confini della zona, tuttavia qualcuno ha trovato il modo di intrufolarsi: gli Stalker. Questi individui conoscono il modo di raggiungere la stanza e guidano coloro che vogliano avventurarsi tra i pericoli della ‘zona’. Uno Stalker, uno scienziato e uno scrittore partono alla volta della zona per raggiungere la stanza: troveranno risposta ai loro quesiti e desideri?
Ancora più che in Solaris, Tarkovskij parte da un racconto di fantascienza per poi usarlo come semplice pretesto al servizio della sua visione filosofica: l’alienante viaggio nella ‘zona’ (con lunghe, splendide carrellate nelle lande desolate, attraverso i ruderi e i “frammenti di civiltà” sommersi dall’acqua) è in realtà un viaggio dentro l’uomo, alla ricerca di cosa è rimasto dei suoi sogni, della sua fede e della sue ambizioni. Un’opera fortemente simbolica dal ritmo contemplativo che presuppone uno spettatore incline a considerare il cinema come arte e impegno e non solo come intrattenimento.
VIDEO
AUDIO
Doppia configurazione Dolby Digital e DTS-HD Master Audio per la lingua russa e per l’italiano, anche se l’originale mix monofonico è presente solo in Dolby 2.0 russo, scelta che non farà felice il purista che non voglia farsi distrarre da più o meno opinabili remix 5.1. Bisogna però ammettere che chi ha realizzato la versione multicanale ha certamente svolto un buon lavoro nel restituire pienezza al messaggio sonoro, come particolarmente apprezzabile nella riproduzione della colonna sonora (ma anche di alcuni effetti), che offre tutt’altra dinamica rispetto all’originale mix monofonico.
Va altresì notato che ci sono alcune differenze un po’ arbitrarie: al minuto 38 ad esempio, durante le lunghe inquadrature sul treno, la musica è molto più alta di volume nel mix nelle versioni multicanali e dubitiamo che queste modifiche siano ontologicamente corrette e siano frutto di una discussione coi realizzatori. Il risultato è che l’ipnotica colonna sonora di Eduard Artemev avvolge l’ascoltatore rendendo la visione più coinvolgente e anche i dialoghi emergono meglio nel contesto sonoro.
Al minuto 3o si apprezza addirittura una suddivisone degli effetti dei mitragliatori sui vari canali, surround compresi, anche in questo caso ricostruzione artificiosa ma sintomo di cura nel remix. L’ideale sarebbe stato avere la versione mono lossless da affiancare a questi remix 5.1, ma lamentarsi troppo per un trattamento del genere di un film d’autore del 1979 sarebbe ingeneroso.
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