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65A7500F – Hisense per tutta la famiglia

Il 65A7500F è un tv per chi è in cerca di immagini UHD di grandi dimensioni, impiego misto tra canali tv, videogame e streaming

Il 65A7500F è un televisore LCD Direct LED da 65” pollici, risoluzione UHD e pannello di tipo VA (Vertical Alignment), parte della fascia media di Hisense che nonostante le grandi dimensioni e il prezzo di listino attorno alle 900 euro è ora disponibile a partire da 600 euro.

Se il desiderio fosse quello di uno schermo dalle immagini imponenti e non si disponesse di chissà quale spazio, la linea A7500F di Hisense tiene conto anche di questo, nel senso che il piano di appoggio è disposto più internamente, favorendone in tal senso la collocazione. Le dimensioni con lo stand: 144,7 cm x 90,4 cm x 29,4 cm (L x A x P) e 19,8 Kg di peso (19 Kg senza stand) e possibilità di ancoraggio a muro con VESA 300 x 200 mm.

65A7500F

65A7500F – Installazione e terminali

L’installazione della base è semplice, lo stativo è unico e va ad agganciarsi in due diversi punti sullo chassis, ciascuno con due viti e un solido ancoraggio. Nel caso del 65A7500F il consiglio è quello di farsi aiutare nell’operazione da almeno un’altra persona. Anche la plastica di cui è composto lascia la sensazione di durabilità nel tempo, la cornice è davvero poco invasiva per un design nel complesso discretamente accattivante. Solo il bordo inferiore è poco più spesso, dove al centro è collocato il logo Hisense, il LED di stato in prossimità del quale subito sotto c’è il pulsante per i comandi base.


Posteriormente la presa di corrente è collocata sulla sinistra (attacco parallelo allo chassis), diametralmente opposta ai set di terminali divisi in due isole attigue: il più piccolo ospita un HDMI 2.0, terna video composito + audio con tripla RCA, connessione Ethernet e jack 3,5mm di servizio. Nello slot più grande altri 3 HDMI 2.0, doppio USB 2.0 (max 0.5A), uscita audio ottica digitale, ingresso antenna 75 Ohm digitale terrestre e uno satellite F-Type femmina. Tutte e quattro le porte sono compatibili 4K/60 Hz, una sola con audio di ritorno ARC, wi-fi dual-band, Bluetooth (versione non specificata), Anyview Cast. In un’isola a parte l’ingresso verticale per scheda CI+ versione 1.4.

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Le due isole con i terminali audio & video, più in alto lo slot per la card CI+

Il telecomando del 65A7500F è completo, abbastanza stretto da poter essere governato con una sola mano, anche la distribuzione dei pulsanti e funzioni ha una buona logica di base. Per il controllo del dispositivo si può però intervenire anche coi comandi vocali dell’assistente Alexa tramite dispositivo esterno come Amazon Echo. C’è poi l’app “RemoteNow” scaricabile da AppStore e Google Play Store per una completa gestione, oltre a contenuti consigliati da guardare sul device esterno o inviare al tv. La configurazione base è rapida, richiede i canonici passaggi di impostazione, Paese di residenza, connessione rete Web, sintonia digitale terrestre, compatibilità fino a DVB-T2 e DVB-S2.

Rapido e indolore si arriva alla home page dove governare le impostazioni tecniche, muoversi piuttosto agilmente nella ricca offerta streaming, visionare un programma da antenna. Nel nostro caso si è aggiunta una sessione di download della più recente versione del firmware (da K0530 a K1112), che dopo il recupero del file ha richiesto alcuni minuti per caricamento e riavvio del sistema. Ritrovandoci nuovamente nel main menu abbiamo iniziato a navigare per le pagine di setup, andando subito a verificare la dotazione software.

65A7500F – Video e calibrazione

Attenzione che il preset di fabbrica del 65A7500F vede tutti e quattro gli ingressi HDMI impostati a 8 bit, per cui nella sezione “Immagine” occorre obbligatoriamente raggiungere la settima delle otto sotto-pagine e attivare la prima voce “Formato HDMI – Formato potenziato” al posto di “Standard”. Ciò consente di fruire a pieno dei segnali video 10 bit (fino a 12 bit) anche 4:4:4 e cadenza 60 Hz. La tipologia di schermo VA rende interessante la resa d’insieme a patto d’essere il più possibile centro schermo, la visione angolata non è il suo forte, con sensibile abbassamento della brillantezza dei colori; il contrasto appare buono ma non esaltante.

La ragione di questo è l’assenza del local dimming con un generale appiattimento della scena, specie con materiale cinematografico e ancora più evidente in ambiente buio. Vale la pena riflettere sulla resa colorimetrica alla luce della gestione 10 bit non nativa, ottenuta tramite 8 bit + FRC, compromesso che tende a mostrare il fianco in presenza di segnali video a metadati dinamici come Dolby Vision. Presenti HDR-10 (HDR-10+ non certificato) e HLG. In tal caso ci si potrebbe accorgere di inferiore gestione delle sfumature colore in background, così come i neri appaiono da subito poco profondi: con schermo nero sono facilmente riconoscibili zone più chiare e più scure con limitata uniformità (vedi immagine sotto).

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Nel complesso la visione di programmi HD 1080i sul 65A7500F è abbastanza buona, benché tendano ad affiorare alcuni limiti quando la fonte broadcast non è delle migliori e il dettaglio più contenuto. In tal caso l’pscaler UHD AI di Hisense dà una mano migliorando il quadro generale, col rischio però d’innescare anche un po’ di rumore ed eccesso di brillantezza. Per contenuti 4K HDR la situazione migliora, mentre ci si potrebbe accorgere di banding orizzontale e verticale, con neri deboli e la sopracitata condizione di apparente ampiezza colori che inganna l’occhio fino a un certo punto, con alterazioni di toni colore per via dell’8 bit + FRC. La prova più semplice quella di verificare il medesimo materiale HDR-10 e poi in Dolby Vision, ritrovandosi di fronte a cambi anche sostanziali di colorimetria e luminosità del quadro. Che sia meno efficace l’HDR-10 è indubbio, ma qui la staticità delle informazioni è ancora più evidente.

Si potrebbero riscontrare limiti nella gestione delle immagini in movimento con qualche artefatto nelle sequenze più veloci, sarebbe meglio disattivare l’ingerenza di preset che intervengono nella correzione, o al limite lasciare impostato “Ultra Smooth Motion” a “Film”. I preset includono Standard, Cinema Notte, Cinema Giorno, Dinamico, Sport e Automatico. Al solito da prediligere “Cinema” per un quadro più caldo e inferiore eccesso di blu, mentre le opzioni HDR si attivano solo al riconoscimento del relativo segnale: Standard HDR, Giorno HDR, Notte HDR, Dinamica HDR, Sport HDR.

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Risultato dopo la taratura in REC.709, rosso e verde più in evidenza

“Dinamica HDR” e “Sport HDR” al solito eccedono nel carico di blu, luminosità e contrasto, meglio privilegiare gli altri tre a seconda della quantità di luce nel locale. Si possono raggiungere picchi anche di 340 nits, dove comunque elementi particolarmente luminosi non brillano più di tanto. La copertura DCI-P3 è attorno all’80%, scendendo a circa 65% in REC.2020. Bilanciamento del bianco solo manuale a 2 oppure 20 punti. Col primo siamo riusciti a fare ben poco, eccessivamente sensibile anche a minime variazioni d’incremento o diminuzione dallo zero, molto meglio agire con quello a 20 punti, dove si riesce a intervenire molto bene con step al 5%.

Gaming e Smart

Agli amanti del gaming segnaliamo che il 65A7500F ha un ottimo tempo di risposta attorno agli 11 ms, fermo restando che non è comunque possibile andare oltre i 60 Hz di frame rate. Da questo punto di vista se non si fosse particolarmente esigenti questo pannello rappresenta un valido compagno di giochi; volendo sfruttare i 120 Hz delle nuove game console o di una scheda grafica dedicata su computer occorre rivolgersi altrove. Sul fronte audio l’ascolto a volumi sopra il 50% di potenza ha un modesto risalto elementi in gamma bassa, media e alta ma una sorta di schiacciamento dinamico che a seconda dell’equalizzazione è possibile almeno in parte correggere. Del resto i due diffusori da 10 Watt l’uno non fanno miracoli, con ascolto tracce Dolby e DTS senza infondere particolare enfasi all’ascolto. Niente HDMI eARC.

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Vari preset per enfatizzare dialoghi, musica o effetti, mantenere tutto a un basso profilo dinamico per la notte o via TruVolume per livellare i cambi di volume. Meglio lasciare il surround sempre attivo per una maggiore sensazione di ampiezza del palcoscenico. Il tv non sfrutta il sistema operativo Android TV ma il proprietario VIDAA, versione 4.0, che quanto a interfaccia grafica e gestione non manca di similitudini. Il SoC è un MStar MSD6886 con 4 core e una navigazione piuttosto fluida, perlopiù priva di compromessi in termini di feedback una volta impartiti i comandi. Anche se sulla scatola non sono riportati tutti i loghi c’è piena compatibilità e presenza dei più comuni canali di streaming tra cui Netflix, Amazon Prime Video, You Tube, Dazn, RaiPlay, Rakuten e Chili giusto per citare i più noti, con parco servizi ampliabile.

Verdetto

A conti fatti il 65A7500F è da tenere in considerazione quale televisore per tutta la famiglia, visione canali tv DGTV e satellite, streaming e materiale video UHD fino a 60 Hz, sempre senza troppe pretese tecniche. A pesare più d’ogni altra cosa l’assenza del local dimming, che penalizza il risultato finale anche con materiale video pregiato come nel caso del Dolby Vision. Pannello ottimo per i videogiocatori dato il basso tempo di risposta, purché si accetti il compromesso del frame rate e l’assenza dei 120 Hz. L’attuale prezzo a partire da 600 euro lo rende ancor più interessante. Link ad Amazon.

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