Fallita la produzione dell’action Gale Force in cui Renny Harlin doveva dirigere Stallone prese vita il progetto Cliffhanger. UHD Eagle Pictures
In Cliffhanger il Ranger Gabriel “Gabe” Walker (Sylvester Stallone) torna presso le montagne rocciose in Colorado, dove un tempo prestava servizio nel locale soccorso alpino.
Un allontanamento volontario in seguito alla tragedia della perdita dell’amica Sarah (Michelle Joyner), fidanzata del collega Hal (Michael Rooker), precipitata nel vuoto e della cui morte Gabe sente la responsabilità.
Rientrato alla base solo per convincere la compagna di vita e di lavoro Jessie (Janine Turner) a iniziare altrove una nuova vita, l’esperto scalatore cambia ben presto idea. Ricevuto un SOS radio da una comitiva di escursionisti smarritasi in alta montagna a causa del maltempo Gabe si unisce al team di recupero, cadendo assieme ad Hal nelle mani di una banda di spietati criminali.
Fallito il piano di dirottamento di un jet governativo, il prezioso carico di banconote che trasportava è finito disperso proprio nella zona in cui operano i Ranger e ai banditi occorre una guida per raggiungere incolumi il bottino. Apparentemente accondiscendenti alle richieste del sadico Qualen (John Lithgow) la coppia di nemici-amici ritroverà l’antica intesa, ostacolando le operazioni di recupero e lottando disperatamente per salvare la pelle.
Cliffhanger, o come trasformare un’improbabile sceneggiatura in un film di successo da 255 milioni di dollari (contro 70 milioni di budget). Script cui partecipò lo stesso Stallone e che forse sulla carta sarà anche sembrato incredibile, ma messa in scena e montato iniziale mostravano il fianco (124′ minuti di copia lavorazione contro 113′ minuti di montato finale).
Lo ricordano bene coloro che parteciparono alle proiezioni di prova, azione parossistica che oltre a provocare brividi (prologo memorabile) scatenava anche risate: tra gli eventi al limite dell’assurdo il salto di ben 12 metri da cima a cima che compie Gabe (sequenza che in parte si ritrova nel trailer, rivisto in post-produzione all’interno del film per renderlo più plausibile).
A scansare il potenziale disastro commerciale che avrebbe devastato la Carolco (la stessa della prima trilogia di Rambo) ci pensò il regista finlandese Renny Harlin, ottima mano per l’action che tra fine ’80 e inizio ’90 stava vivendo uno dei periodi di migliore creatività. Anni in cui la computer grafica supportava elementi scenografici ma lontana dal sogno di un’ambientazione artificiale completa davvero convincente.
La molteplicità dei partecipanti alla produzione (a causa della forte esposizione finanziaria di Carolco) includeva Rizzoli Corriere della Sera, Pioneer e Studio Canal+. Ambientazioni complesse condussero ad articolate scelte realizzative presso l’italianissima catena delle Dolomiti, le Montagne Rocciose, teatri di posa a Cinecittà Studios ed effetti in post produzione.
A metterci l’anima nel progetto la troupe di cui ricordiamo il cinematographer Alex Thomson (giusto il curatore della luce di Excalibur, tra i tanti) e l’indimenticato scenografo John Vallone (Brainstorm – Generazione elettronica, Predator), che fece il possibile per rendere plausibili le ambientazioni. Cast azzeccato, per il ruolo di villain Harlin all’origine aveva in mente David Bowie, ripiegando su Christopher Walken che però abbandonò il progetto a poche settimane dalle riprese.
Da parte sua Sly affrontò una sfida personale per esorcizzare la paura dell’altezza, confortato dal fido cascatore e amico Wolfgang Gullich, compagno di tante avventure sui set scomparso poco dopo la fine delle riprese in un incidente stradale e a cui il film è dedicato. A Cinecittà Studios vennero allestiti alcuni set comprese le finte pareti rocciose sulle quali l’attore fece pratica di free climbing. Addirittura voci di corridoio riportavano difficoltà causate da molteplici microtraumi subiti a un braccio.
A proposito di stuntman Cliffhanger entrò nel Guinness dei primati per aver pagato 1 milione di dollari allo stuntman Simon Crane, che senza cima di sicurezza transitò realmente da un jet all’altro a circa 15.000 piedi di altitudine (4,5 Km), ripresa che andò bene al primo tentativo. Il tutto si svolse su territorio statunitense in quanto simili bravate erano vietate in Europa, stunt dove per giunta non era nemmeno prevista copertura assicurativa.
A distanza di 26 anni dalla produzione tra azione frenetica, estremismi di ogni genere e ingenuità Cliffhanger resta un action significativo, a dimostrazione dei limiti umani raggiungibili da follie produttive entrate nella storia del cinema di genere.
VIDEO
Girato analogico di cui non si hanno conferme sulla sensibilità ASA della pellicola, aspect ratio 2.40:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-66. Trattasi di scan 4K realizzato da Studio Canal in occasione del 25° anniversario della pellicola, nativo UHD che accende ancor di più i riflettori sulle scenografie posticce presso Cinecittà Studios, in contrasto con quanto girato in esterni tra Italia e Stati Uniti.
Nessuna sensazione d’impiego di filtri DNR dove la grana della pellicola è sempre presente. In virtù della risoluzione video superiore saltano maggiormente all’occhio i limiti tra filmati outdoor e teatri di posa. In particolare appaiono ancor più appesantite alcune inquadrature, come quella del modellino di jet e relativo plastico durante l’atterraggio di fortuna e la sezione della fusoliera in scala reale.
Anche quando ci si ritrova immersi nella pineta innevata all’imbrunire il retrogusto di finzione è elevato. La diversa compressione della gamma dinamica apre a un più dettagliato e veritiero panorama in secondo piano per le luci, così come l’HDR-10 wide color gamut restituisce superiore fedeltà cromatica. In tal senso i neri appaiono spesso profondi, eccetto alcune transizioni che immaginiamo nei teatri di posa, come alcune sequenze nel cuore della montagna dove per contro tutto vira verso il grigio. Il guadagno maggiore c’è principalmente nelle sequenze diurne, poco disturbate da elementi più soft con limitata bilanciatura per luminosità e contrasto.
Nel complesso un risultato superiore rispetto all’edizione 2K per un primo scan 4K, operazione dove permangono riserve su un diverso approccio di revisione e sostegno del negativo originale che (forse) avrebbe condotto a un più efficace risultato.
AUDIO
Doppia traccia DTS-HD Master Audio 2.0 (16 bit) per l’italiano. Qui va il nostro plauso a Eagle Pictures per l’offerta (solo sul disco UHD) di includere l’originale doppiaggio dell’epoca col compianto Ferruccio Amendola, storica inconfondibile voce di Stallone. Una colonna sonora che segnaliamo incompleta (che portò al secondo doppiaggio), dove gli elementi mancanti sono offerti con dialoghi originali e sottotitoli. In entrambi i casi un risultato sufficiente benché pressoché privo di dinamica e minimo livello di coinvolgimento attraverso i canali anteriori dell’impianto HT.
Ascolto ben più cinematografico e intenso possibile solo con la DTS-HD Master Audio 5.1 inglese (16 bit). Un dettagliato panorama tra effetti e musiche, elementi discreti, dialoghi con dignitoso carisma dal centrale e una spinta sonica necessaria a far volare alta la seconda esplosiva parte del racconto. A dare ulteriore forma all’originale missaggio anche un buon canale LFE.
EXTRA
Nessuno, nemmeno sul disco BD-25 con la versione FHD del film. Inclusa cartolina numerata da collezione (1000 pezzi).
L’edizione statunitense offre 2 linee di commento al film, making of, focus sugli effetti speciali e introduzione di Renny Harlin.
TESTATO CON: Tv Philips 55PUS7304/12, UHD player OPPO UDP-203 e Samsung UBD-K8500/ Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
Blu-ray UHD disponibile su DVD-Store.it
Imperdibile action con Sly
HDR-10 wide color gamut
DTS-HD MA 2.0 doppiaggio originale
DTS-HD MA 5.1 inglese efficace
La cartolina da collezione numerata
La pellicola merita ulteriore restauro?
DTS-HD MA 2.0 italiano molto scarico
Purtroppo nessun extra a corredo
Durata: 113'
Anno di produzione: 1993
Genere: Azione
Regia: Renny Harlin
Interpreti: Sylvester Stallone, John Lithgow, Michael Rooker, Janine Turner, Rex Linn, Caroline Goodall, Leon, Craig Fairbrass, Gregory Scott Cummins, Denis Forest, Michelle Joyner, Max Perlich, Paul Winfield, Ralph Waite, Trey Brownell
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Supporto: BD 66 + BD 25
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Italiano DTS-HD MA 2.0 nuovo doppiaggio; Italiano DTS-HD MA 2.0 doppiaggio originale con Amendola; Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano
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