Dopo Fahrenheit 9/11 contro la presidenza George W. Bush con Fahrenheit 11/9 il regista Michael Moore torna sull’America di Trump. Blu-ray LuckyRed
Considerato una minaccia al pari di quella terroristica come palesa l’inversione (alla statunitense) del mese col giorno, con Fahrenheit 11/9 il regista Michael Moore racconta dal suo punto di vista l’America oggi dopo l’ascesa alla presidenza del miliardario Donald Trump.
Il prologo è l’attesa elezione di Hillary Clinton a Presidente degli Stati Uniti del 2016, le immagini di una festa annunciata presso il luogo in cui si sono raccolti i democratici che ben presto muta in marcia funebre. Al contrario i pochi fedelissimi repubblicani che non riescono a credere al ribaltamento di una sconfitta data per certa e la nomina a 45° Presidente di Trump, talmente convinto di essere fuori dai giochi da non avere nemmeno preparato un discorso.
Si tratta di un punto di partenza per proporre un’analisi dello stato delle cose in Nord America: parlare di xenofobia, peculato e corruzione nella politica, poteri forti, banche e malaffare, ideali traditi, popolazione raggirata, manipolazione dei media, schiavitù dell’ignoranza, i giochi sporchi di abbietti individui pronti a calpestare i diritti di chiunque per il potere.
Quando ha elementi concreti per le mani Moore non perde occasione per andare a fondo di qualsiasi questione, limitandosi al contrario a lanciare riflessioni qualunquiste come l’appoggio di Putin e della Federazione Russa alla vittoria di Trump alle presidenziali, ponendo solo in un secondo momento l’accento su tutt’altra causa: i 100 milioni di americani che non hanno espresso alcun voto.
Con Fahrenheit 11/9 Moore torna sul tema della circolazione delle armi, delle scelleratezze commesse dall’amministrazione Trump con nuovi appoggi alla lobby della National Rifle Association e quella dei banchieri, non ultima la chiusura dell’Obama Care. Gli spunti sono tanti e ce n’è per tutti, dando addosso anche ai democratici con gli inciuci alle primarie per favorire la Clinton, i finanziamenti a Obama per la campagna presidenziale, le porcate del governatore repubblicano dello stato del Michigan che per mero interesse personale ha contribuito a far ammalare migliaia di persone presso la città di Flint, costringendole a bere acqua contaminata da piombo.
Parallelismi forti e disturbanti: la Germania degli anni ’30 con la salita al potere di Hitler, anni in cui gli ebrei si sentivano ancora ‘protetti’ dalle leggi come gli americani dalla Costituzione sino all’idea, nemmeno tanto velata, dello stesso Trump di mettere mano al XXII° emendamento che non consente la permanenza alla Casa Bianca per oltre 2 mandati da 4 anni ciascuno.
Le argomentazioni sono delicate, inquietanti e fanno riflettere su impotenza e moderna schiavitù della mente e di una parte della popolazione ‘dormiente’ del Nord America, sui pericoli del protrarsi dell’amministrazione Trump ma più ancora dei rischi connessi al sonno della ragione, tra critica e autocritica. Temi molto densi e articolati per riuscire ad argomentarli in un’opera a cui forse non sarebbe bastato il doppio dei 128′ minuti di durata senza correre il rischio di sparare alzo zero.
VIDEO
Presumibile il girato interamente digitale finalizzando il tutto a risoluzione 2K. Aspect ratio 1.78:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4 su Bd-25. Il docu-film è colmo di materiale SD televisivo riscalato con massiccia presenza di aliasing, banding e problematiche legate all’inferiore risoluzione. Relativamente poche le riprese native realizzate dalla troupe di Moore, in tal caso la resa delle immagini sale ampiamente con dettaglio e solidità dei frame. D’altro canto almeno in questo caso il contenuto travalica le qualità tipiche del contenitore.
AUDIO
Una sola traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali inglese (16 bit) di buona qualità, con momenti in cui elementi musicali invadono l’intero parco diffusori esaltando alcuni particolari passaggi narrativi, resi ancor più trascinanti.
Dialoghi con buono spunto dal centrale ma il missaggio finisce per scegliere spesso una distribuzione sui rimanenti diffusori, più coerente nelle numerose scene di massa. Sottotitoli in italiano precisi e puntuali eccetto almeno un passaggio in cui non compare la traduzione, non così risolvibile con una conoscenza base d’inglese.
EXTRA
Solo il trailer. Ci sarebbe piaciuto l’inserimento della precedente produzione: Michael Moore in Trumpland.
TESTATO CON: Tv Sony KD55XE9305, Hisense 4K H49M3000, UHD player Samsung UBD-K8500
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
DTS-HD Master Audio 5.1
Opera non doppiata in italiano Solo il trailer come extra
Durata: 128'
Anno di produzione: 2018
Genere: Docu-film
Regia: Michael Moore
Interpreti: Michael Moore, Roger Ailes, Brooke Baldwin, Ashleigh Banfield, Stephen K. Bannon, Roseanne Barr, Joy Behar, Joe Biden, Wolf Blitzer, John Boehner, John Bolton, Barbara Bush, George W. Bush, Jeb Bush, Pat Caesar, Bill Clinton, Hillary Clinton, George Clooney
------
Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 1.78:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1
Sottotitoli: italiano
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.