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In attesa di Quest 3 e Vision Pro, i visori AR/VR sono fermi ai numeri del 2017

visori vr

Le spedizioni di visori AR/VR a livello mondiale sono diminuite per il quarto trimestre consecutivo, con un calo del 44,6% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. Nel 2027 però andrà meglio…

Come se la sta passando il mercato della realtà virtuale/aumentata? Parecchio male a leggere le nuove cifre pubblicate nei giorni scorsi dal Worldwide Quarterly Augmented and Virtual Reality Headset Tracker di IDC, secondo le quali le spedizioni di visori AR/VR a livello mondiale sono diminuite per il quarto trimestre consecutivo, con un calo del 44,6% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. La pressione al ribasso dell’economia globale ha frenato la domanda, mentre l’impatto negativo dell’aumento del visore Meta Quest 2 (il più diffuso e venduto a livello globale) ha ulteriormente frenato la crescita di questo mercato.

A tutto ciò, anche se IDC non lo sottolinea, ci sentiamo di aggiungere anche il comportamento inspiegabile di Sony, che all’indomani dell’uscita di PlayStation VR 2 a febbraio si è di fatto dimenticata del suo visore e non si vede nemmeno un cambio di strategia all’orizzonte. Segno che evidentemente PSVR2 non ha fatto i numeri che Sony sperava, ma se poi è lo stesso produttore che non fa il minimo sforzo per supportare il suo dispositivo e il parco software che gli gira attorno, non ci si può nemmeno stupire di simili numeri.

Polemiche a parte, la battuta d’arresto del mercato riportata da IDC non è una sorpresa, considerando la difficile congiuntura economica odierna e l’esiguo numero di fornitori di visori AR e VR. In effetti, i volumi di tutto il 2023 si preannunciano solo leggermente superiori a quelli del 2017, con 8,5 milioni di visori previsti per quest’anno.


Tuttavia, negli ultimi anni sono cambiate molte cose. I visori standalone come Quest 2, chiamati così perché non devono essere collegati a un PC per funzionare, hanno registrato un tasso di crescita annuale del 57,5%, mentre i modelli senza display come il Samsung Gear VR in cui bisogna inserire lo smartphone all’interno del visore sono essenzialmente scomparsi dal mercato.

Apple Vision Pro

Lo status di leader del mercato di Meta, il cui Metaverso continua a rimanere sospeso in un limbo, non è cambiato; nel secondo trimestre del 2023 il colosso guidato da Mark Zuckerberg ha infatti detenuto una quota di mercato del 50,2%, con Sony al secondo posto distaccata di parecchi punti percentuali (27,1%) e la cinese ByteDance in terza posizione al 9,6% del mercato con i suoi visori Pico. La top 5 è completata da Xreal (ex Nreal) e DPVR, ciascuno con una quota leggermente superiore al 2%.

Se insomma il 2023 sarà un altro anno di sofferenza per le spedizioni di visori AR/VR, IDC prevede una ripresa del mercato già il prossimo anno, con una crescita del 46,8% su base annua grazie ai nuovi visori di Meta (Quest 3) e ByteDance (Pico 5), all’arrivo del chiacchieratissimo Vision Pro di Apple e alla crescente presenza di aziende più piccole. Entro il 2027, si prevede inoltre che il mercato raggiungerà 30,3 milioni di unità a livello globale, ovvero quasi quattro volte il volume attuale.

Meta Quest 3

Sony, dal canto suo, è destinata a perdere pesantemente quote di mercato se continuerà a (non) supportare PSVR 2 come sta facendo ora e sarà anche curioso di vedere se il Vision Pro, più che per i giochi o il software di produttività, saprà aprire un nuovo mercato per la VR in ambito Home Cinema. Abbiamo visto alla presentazione di Apple di giugno scenari davvero elettrizzanti in questo ambito (aggiungiamoci pure il discorso del 3D) e anche se per ora il prezzo del Vision Pro allontanerà tantissimi appassionati, tra due o tre anni vedersi davanti uno schermo immenso semplicemente indossando un visore potrebbe diventare un’esperienza alla portata di molti.

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