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Oculus Quest 2 è il visore perfetto per sdoganare definitivamente la VR

Disponibile a partire da 349 euro, Oculus Quest 2 ha davvero tutto quello che serve per portare la realtà virtuale a nuovi livelli di popolarità

Per anni i più pessimisti hanno tacciato la realtà virtuale di flop e di fenomeno evanescente e, almeno fino a poco tempo fa, c’era un che di oggettivo nelle loro previsioni. Qualcosa però è iniziato a muoversi non tanto con i visori per PC come gli Oculus Rift o i vari modelli Windows Mixed Reality, bensì con PlayStation VR, che dal 2016 a oggi ha venduto oltre 5 milioni di unità rivelandosi un successo inatteso. Certo, su oltre 110 milioni di PlayStation 4 nel mondo, si tratta solo del 5%, ma forse nemmeno Sony si sarebbe aspettata una simile accoglienza per il suo visore VR ed è praticamente certo che prossimamente ne vedremo il successore in esclusiva per PlayStation 5.

La vera “botta” al mercato di massa potrebbe però darla definitivamente Oculus Quest 2, il nuovo visore di Facebook disponibile tra pochi giorni a un prezzo di partenza di 349 euro per la versione da 64 GB e di 449 euro per quella da 256 GB. Il modello dello scorso anno ha venduto talmente bene che Facebook ha praticamente deciso di abbandonare la gamma di visori Rift (che necessitano si un PC a cui essere collegati) per concentrarsi unicamente sulla serie Quest, che invece non richiede nessun PC (e quindi non ci sono nemmeno cavi tra i piedi).

Proprio il fatto di essere un visore VR stand alone che necessita solo del visore stesso e di due controller wireless ha reso il Quest così popolare e ora il Quest 2 promette di fare ancora meglio e di sdoganare (forse) una volta per tutte la realtà virtuale, almeno tra gli appassionati di gaming. Non solo infatti il Quest 2 costa 100 euro in meno del predecessore (per entrambe le versioni), ma integra un processore Qualcomm XR2 il doppio più potente dello Snapdragon 835 del Quest, 6 GB di RAM contro i 4 GB del Quest e soprattutto display LCD (non più OLED) con una risoluzione per occhio maggiore: 1832×1920 pixel contro i 1440×1600 pixel del Quest (in pratica 3,5 milioni di pixel contro 2,3 milioni).


Ora, insomma, si inizia a ragionare e se non vi bastasse la libreria di giochi di Oculus Store per il Quest e il Quest 2 (che già iniziano a essere molti e generalmente di buona qualità), con il cavo Oculus Link da 99 euro si può collegare il Quest 2 a un PC e godersi titoli come Half Life: Alyx o applicazioni killer come Google Earth VR, senza quindi dover ricorrere a un secondo visore VR come nel caso di un Oculus Rift o un Valve Index.

Certo, il Quest 2 ha anche dei limiti come la nuova fascia un po’ più economica, l’assenza dello slider per la regolazione libera distanza interpupillare (IPD), qui sostituito da un selettore a tre opzioni (58mm, 63 mm e 68mm), un’autonomia piuttosto bassa (poco più di due ore con una carica completa), i controller ancora alimentati con una pila stilo e una qualità degli speaker audio integrati appena sufficiente (ma c’è sempre il jack da 3,5 mm per connettere qualsiasi cuffia o auricolare cablato). Inoltre, per il momento, non c’è alcun gioco esclusivo per Quest 2, visto che tutti quelli sullo store sono compatibili anche con il Quest di prima generazione.

Ma, torniamo a ripeterlo, si parla di 349 euro per un visore davvero completo e performante e che tra un po’ (si spera il più presto possibile) inizierà a offrire giochi anche a 90Hz (per ora non si superano infatti i 72Hz), con tutto quello che ne conseguirà a livello di “benessere” fisico del giocatore. Se insomma sommiamo il prezzo, le prestazioni, la quantità di giochi disponibili e le prospettive per il futuro, Oculus Quest 2 ha davvero tutte le carte in regola per fare il botto, tanto che prenotandolo oggi si deve aspettare almeno fino al 21 ottobre per averlo a casa rispetto all’uscita fissata per il 13 ottobre (segno che le prevendite stanno andando molto bene).

E non è finita qui, visto che un altro asso nella manica del Quest 2 è la sua immediatezza. Tutti (ma davvero tutti) possono usarlo in pochi minuti, anche perché bastano solo uno smartphone iOS o Androd per le impostazioni iniziali, l’applicazione Oculus da installare e un account Facebook (necessario per convalidare la procedura di setup). Nessun PC, nessuna console. Siete solo voi, il visore e i due controller.

Non è un plus da poco per chi è sempre stato spaventato dalla VR a causa delle sue presunte complicazioni hardware e software. Qui è davvero tutto facile, si può giocare (a seconda dei titoli) da seduti o in piedi muovendosi nell’area che noi stessi delimitiamo in fase di setup e si hanno a disposizione giochi di livello assoluto come Layers of Fear, Beat Saber, Superhot VR, Onward, Arizona Sunshine, Tetris Effect, Moss, Down the Rabbit Hole e The Climb.

Rimane comunque il fatto che la VR non si può ancora considerare come un’esperienza per tutti. I fastidi fisici (soprattutto nausea) continueranno a esserci per molti utenti e il peso del visore (si parla sempre di mezzo chilo) continuerà a non permettere sessioni di gioco molto lunghe, senza poi dimenticare che per i giochi più fisici e movimentati come Beat Saber o Superhot VR bisogna mettere in conto una bella sudata, cosa che non tutti (soprattutto con il caldo estivo) sono disposti a “sopportare”. Una cosa però è certa. Oculus Quest 2 è forse l’unico visore VR oggi sul mercato che può davvero sdoganare la realtà virtuale a un’utenza, se non proprio di massa, estremamente ampia.

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