In netto anticipo rispetto alle previsioni, Japan Display inizierà entro fine anno la produzione di massa dei primi pannelli OLED eLEAP di piccole dimensioni, mentre per i TV bisognerà attendere almeno il 2027
Il produttore di pannelli Japan Display (JDI) ha annunciato che il suo nuovo tipo di display OLED eLEAP entrerà in produzione di massa entro la fine di quest’anno, con un leggero anticipo rispetto alle previsioni iniziali che parlavano del 2025 inoltrato.
Questo tipo di pannello, presentato per la prima volta nel 2022, troverà posto inizialmente in dispositivi come monitor, visori VR, indossabili, laptop e tablet e promette un’efficienza doppia, una luminanza di picco doppia e una durata tripla rispetto ai pannelli OLED esistenti realizzati da LG Display e Samsung Display, mentre la minor produzione di calore dovrebbe ridurre le possibilità di burn-in o di ritenzione dell’immagine.
A quanto pare, JDI ha già raggiunto un rendimento di produzione superiore al 60% nel suo stabilimento G6 di Mobara, in Giappone, e ha superato con successo i principali ostacoli tecnici per il lancio. L’impianto di Mobara è uno dei due previsti per la produzione di questi pannelli, dato che Japan Display spera di aprirne uno di 8.7a generazione in Cina per la produzione di pannelli più grandi, che però non sarà operativo prima del 2027.
Uno dei primi pannelli eLEAP previsti per la produzione di massa è un OLED da 14 pollici destinato ai PC portatili in grado di raggiungere un picco di luminanza di 1600 nits utilizzando una struttura a singolo stack, mentre con una a doppio stack si possono superare i 3000 nit di picco. Al momento non sono state annunciate partnership con brand consumer e quindi non è chiaro a quali dispositivi specifici sia destinato eLEAP.
Scendendo più nel tecnico, questa tecnologia, basata su un processo di produzione fotolitografico che offre diversi vantaggi rispetto alla deposizione di vapori in camera a vuoto, utilizza un rapporto di apertura più ampio rispetto ai display OLED convenzionali massimizzando lo spazio occupato da ciascun pixel per produrre luce. Gli OLED tradizionali hanno un rapporto di apertura del 28%, ma eLEAP è in grado di portarlo fino al 60% e ciò permette di aumentare i livelli di luminosità senza la necessità di assorbire più energia.
In caso di successo (e le premesse perché ciò accada sembrano esserci tutte), l’eLEAP OLED potrebbe rappresentare una valida alternativa alla tecnologia WOLED di LG Display e ai pannelli AMOLED e QD-OLED di Samsung Display, anche se per vedere i primi TV eLEAP (sperando che nel frattempo non sorgano problemi nella produzione di pannelli di grandi dimensioni) bisognerà attendere ancora qualche anno.
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