Hi-Fi Notizie

Yamaha HA-L7: un ampli cuffie così non l’avete mai visto

Yamaha HA-L7

Non costa poco, ma l’ampli cuffie/DAC/preamp Yamaha HA-L7 ha davvero tutto per soddisfare anche l’audiofilo più esigente tra potenza, costruzione e supporto hi-res

Si era già visto a fine maggio alla fiera Monaco Hi-End 2023, ma solo nelle scorse ore Yamaha ha annunciato la disponibilità del suo primo amplificatore cuffie di sempre. Si chiama HA-L7, costa 4500 euro (parliamo quindi di fascia hi-end) ed è il compagno ideale delle cuffie YH-5000SE, sebbene le sue specifiche tecniche lo rendano perfetto per qualsiasi cuffia cablata ci venga in mente; considerando che le YH-5000SE costano 5499 euro, l’accoppiata proposta da Yamaha ammonta a circa 10.000 euro, una spesa che pochi fortunati potranno permettersi.

La prima particolarità di questo lussuoso amplificatore cuffie, che funge anche da DAC-preamp, è il suo design a doppio chassis in alluminio; doppio perché la parte sinistra funge da alimentatore, mentre quella destra con tanto di display OLED in bianco e nero è classificata come main unit con il DAC e le connessioni (le due sezioni non possono essere separate e richiederanno quindi un po’ di spazio per essere posizionate). La parte sinistra spicca poi per due cilindri superiori che ospitano una coppia di trasformatori, uno per alimentare la sezione preamplificatrice e l’altra per gli stadi di potenza.

Il display OLED visualizza informazioni come la sorgente di ingresso, la frequenza di campionamento, il volume e il preset Sound Field attivo. Il telaio è realizzato con parti rigide, tra cui una parte superiore in alluminio estruso di 8 mm di spessore, con i trasformatori toroidali montati su una piastra d’acciaio di 2 mm di spessore per eliminare gli effetti negativi delle vibrazioni. Con un peso di 5,3 kg (davvero ragguardevole per un ampli cuffie), l’HA-L7A è dotato di particolari ammortizzatori tra ogni piedino in acciaio e il pannello inferiore per smorzare ulteriormente le vibrazioni.


Yamaha ha studiato questo particolare design in modo che, grazie alle due unità separate, le correnti e i conseguenti campi magnetici dell’alimentatore non interferiscano con il sensibile circuito audio e ne rovinino le prestazioni. Parliamo inoltre di un amplificatore capace di pilotare al meglio anche le cuffie più ostiche (32-600 Ohm), visto che Yamaha ha dichiarato una potenza di uscita di 1.000mW+1.000mW (a 32 ohm con un THD di 0.01 %).

Yamaha ha implementato anche qui la tecnologia proprietaria Floating and Balanced Power Amplifier, ottimizzandola ovviamente per questa nuova unità. Le cuffie possono essere pilotate senza alternare tra bilanciato e sbilanciato, per evitare discrepanze nella qualità del suono da terminali di uscita diversi.

Per questo riguarda il modulo DAC della sezione destra, nella parte posteriore troviamo ingressi USB, digitali coassiali e ottici, oltre a una coppia di ingressi analogici RCA. Il chip scelto per la conversione da digitale ad analogico è l’eccellente ESS 9038Pro, che garantisce la compatibilità con file audio PCM ad alta risoluzione fino a 32-bit/384kHz e DSD 11.2MHz. Il DAC, che vanta un master clock dedicato e un oscillatore a cristallo a bassissimo rumore di fase, dispone anche di un convertitore D/A a otto canali che applica una conversione a quattro canali ai lati destro e sinistro. Sempre sul pannello posteriore sono presenti uscite pre e linea analogiche RCA e XLR.

Per l’utilizzo delle cuffie, sul pannello frontale troviamo una connessione bilanciata XLR, una connessione bilanciata da 4,4 mm e un’uscita standard sbilanciata da 6,3 mm. Yamaha ha inoltre inserito (tramite gli appositi pulsanti sulla parte superiore) le modalità audio Pure Direct e Sound Field Mode Selector, con quest’ultima che richiama la tecnologia di correzione del campo sonoro già utilizzata nei suoi sintoamplificatori AV.

© 2023, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

Vuoi saperne di più? Di' la tua!

SCRIVICI


    MBEditore network

    Loading RSS Feed


     

     

     

     

     

    Pin It on Pinterest