Quella di Monaco da alcuni anni é la più grande e importante manifestazione legata all’audio due canali al mondo. Ecco in breve alcune tendenze emerse all’ High End 2018
Conosco la Fiera dell’High End Society tedesca dalla sua nascita, quando Alex Manninger (dirigente dell’Azienda di cavi In Akustic), con alcuni distributori decise di fare una Fiera per audiofili, solo stereo non essendo ancora nato l’audio video e l’home theater. La località scelta era l’Hotel Kempinsky, poco fuori Francoforte, in una amena località di campagna. Le stanze erano molto distanziate tra loro, l’ambiente molto confortevole e perfettamente adatto ad ascolti tranquilli, come quasi a casa propria, un ambiente ideale insomma, dove ci si incontrava tra operatori ed audiofili e ci si scambiava opinioni in una atmosfera rilassata.
Inutile dire che il successo di questa manifestazione era di anno in anno sempre più grande, questo perché si era riusciti a mettere d’accordo i diversi distributori e l’organizzazione era perfetta (magari si potesse fare in Italia, ma il discorso è lungo). Talmente grande il successo, che, dopo alcuni anni, si è dovuto trasferire l’evento a Monaco al centro fieristico.
Saltiamo all’ High End 2018. Ora si svolge al M.O.C. di Monaco, che è la zona Fiera della città. L’organizzazione è sempre perfetta, Shuttle Bus dall’aeroporto e per i vari Hotel convenzionati, comunicazione stradale con cartelloni, giornali ecc. Il Giovedì è la giornata degli operatori, da Venerdì la presenza di persone del pubblico è così alta che si fa fatica a girare, ecco perché ci sono stato solo questo giorno.
Ora posso indicare quelle che a mio parere sono le tendenze del mercato di oggi, vedendo l’edizione High End 2018. Per brevità (e per non annoiare il lettore) le elenco di seguito:
- Diverse aziende hanno portato negli stand i loro prodotti del passato, come una specie di “museo”, unitamente alle novità, per dimostrare che vengono da un passato di esperienza (p.es. stand Pioneer, Cambridge Audio, Nagra)
- C’è la volontà di produttori anche di prodotti molto costosi, di proporre anche cose “umane” (ho visto di sfuggita una Wilson molto piccola secondo i loro standard, credo di nome Puppet)
- Unica dimostrazione audio video nella sala Sound United con demo Dolby Atmos, questo gruppo riunisce diversi produttori sotto un unico ombrello. In generale le dimostrazioni audio erano tutte stereofoniche.
- Le dimostrazioni erano in stragrande maggioranza con l’uso di tablet e streaming. Pochi i giradischi, La Nagra dimostrava con un registratore a bobine (direi doveroso visto la fama di questa azienda)
- Rispetto agli altri anni, una forte presenza di diffusori attivi, con aziende che dimostravano unicamente quelli, p.es. Dali e Canton.
- Ancora una volta, ma forse più degli altri anni, diffusori giganti, ma quando parlo di giganti intendo oltre i 2 metri abbondanti di altezza! Pensare che una azienda giapponese che gli altri anni riempiva saloni enormi con i diffusori che si usavano nei cinema agli albori del sonoro (parliamo di 3 metri per 2 per canale!), quest’anno hanno presentato dei diffusori con un woofer e una tromba di dimensioni quasi “normali”.
Considerazioni finali: è una fiera che consiglio a tutti di visitare, sapendo che ad oggi è la più importante e la più rappresentativa del settore audio. Se parliamo delle fiere a cui negli anni ho partecipato (CES di Las Vegas, Heathrow a Londra, Festival du Son a Parigi), questa è sicuramente da non perdere se si vuole avere una idea del mercato audio attuale e futuro.
*Tutte le immagini fanno parte del reportage fotografico di MY-HiEND
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