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Panasonic TX-42LZ1500 – Piccolo grande scrigno tecnologico

Il “piccolo” TX-42LZ1500 OLED di casa Panasonic raggiunge i vertici della tecnologia ancora oggi reference di mercato? Scopriamolo assieme

Assieme all’LZ800 ed LZ980 il TX-42LZ1500 è la più piccola proposta 42” pollici del produttore giapponese, allo stesso tempo anche il modello parte della linea tra le più blasonate quanto a televisori OLED Panasonic per il 2022. Un taglio di dimensioni davvero contenute considerando le potenzialità esprimibili da un sistema a pixel autoilluminanti, che risponde alla domanda di chi ha poco spazio ma cerca un televisore di qualità top, quanto alla necessità da parte degli appassionati di videogiochi di disporre di uno schermo di alto livello.

TX-42LZ1500

Forma e contenuto

Il TX-42LZ1500 ha una bella linea estetica anteriore, tre delle quattro minute cornici lasciano ulteriore spazio all’immagine, solo il bordo inferiore è più spesso e accoglie microfoni e sensori. Rispetto agli altri due 42” pollici, il 1500 offre un’area visibile di poco superiore, passando dall’82,73% al 94,42%, strato anti-riflesso, medesimo robusto piedistallo rettangolare. Dimensioni ridotte dello schermo che hanno reso inevitabilmente spessa la parte posteriore per integrare  l’elettronica, per cui se si sta pensando a un ancoraggio a muro (attacco VESA 200 x 200 mm) non va dimenticata la profondità che in questo caso raggiunge i 6,7 cm (salendo a 30 cm col piedistallo). Per il resto larghezza e altezza misurano rispettivamente 93,3 cm e 54,5 cm (60,5 cm col piedistallo).


La base misura 514 x 250 mm e in quanto centrale favorisce il posizionamento anche su un mobile non particolarmente largo. Il montaggio è semplice: una volta posizionata la base si appoggia sopra il televisore, che aggancia in 3x diversi punti, fissandolo con 4x viti a corredo, nient’altro. Rispetto ai modelli di maggiori dimensioni non è possibile la rotazione laterale. L’altezza su piedistallo resta comunque utile per eventuale posizionamento di soundbar.

Terminali: 2x HDMI 2.0, 2x (MediaTek) HDMI 2.1 (max 40 Gbps, gestione eARC su input nr. 2), 2x USB 2.0, 1x USB 3.0, Ethernet RJ45, 2x satellite (Main F-Type + Sub F-Type), ingresso Component, uscita audio ottico, jack 3,5 mm (disponibile per cuffie o come uscita dedicata per il subwoofer), antenna RF, doppio slot programmi criptati CI+ (1.4). La connettività wireless è fornita da Wi-Fi bibanda e Bluetooth. Gestione 4K a 120 Hz, ALLM, VRR, AMD FreeSync Premium e Dolby Vision gaming (fino a 60Hz). Telecomando unico, quello in circolazione da tempo (non retroilluminato), robusto quanto pesante e relativamente pratico per coloro che sono abituati allo zapping. Completo con tastierino numerico, possibile configurare un tasto di richiamo veloce della funzione più usata, come per esempio la GUI per il gaming, nella parte superiore i pulsanti per il richiamo veloce delle piattaforme VOD e streaming Netflix, Rakuten TV, Disney+, Prime Video, YouTube.

Schermo delle meraviglie

Pannello nativo 10 bit, come da tradizione Panasonic la copertura HDR è anche qui al 100%, quindi compatibilità con tutti gli standard HDR (High Dynamic Range), il che significa: HLG, HDR-10, HDR-10+ (anche “Adattivo”) e Dolby Vision (anche “IQ”). Per questi ultimi due il sistema può intervenire in funzione della luce ambiente e un differente tone mapping per mantenere elevata la visibilità sia alle basse che alte luci. Sempre a proposito dello schermo (assieme al 48” pollici) e rispetto al resto della linea LZ1500, non include il sistema avanzato di dissipazione del calore. Come per gli LZ800 ed LZ980 anche l’LZ1500 42” pollici monta un pannello definito dal fornitore LG come “OLED EX”, quello di livello superiore WBE a base deuterio. Il che tradotto significa che gli emettitori blu includono deuterio e non più idrogeno, aumentando la durata dello schermo nel tempo.

TX-42LZ1500

Sia questo che il 48” pollici LZ1500 non includono il pannello “Master OLED Pro” con il cosiddetto “Luminance Booster”, qui assente e quindi con inferiore livello di luminanza rispetto ai superiori 55” e 65” pollici. L’inclusione del sistema di dissipazione avrebbe peraltro contribuito ad abbassare il rischio di ritenzione dell’immagine. Per tutti il motore di elaborazione immagini è l’HCX Pro AI ad alto rendimento, come sempre sviluppato in collaborazione con i creativi di Hollywood e gli esperti dell’azienda. Tale sinergia ha reso possibile aumentare il volume colore, in particolare la luminanza del blu fino al 40% per la combinazione del nuovo pannello OLED con il processore. Quanto a misura per l’input lag siamo a circa 11 ms a 1920×1080/60fps e circa 6 ms a 120fps.

Non occorre Android

Il sistema operativo my Home Screen7.0 del TX-42LZ1500 prosegue la tradizione della precedente versione, con icone circolari nella sezione bassa dello schermo, intuitive nell’uso e senza imporre la conferma del diverso consumo energetico ogni volta che si transita per i preset video. Integrato Amazon Alexa assieme a Google Assistant e funzioni Chromecast. Presente la stragrande maggioranza delle piattaforme online, fatta per esempio eccezione per Paramount+ che meriterebbe l’aggiunta assieme a TimVision e (Sky) Now.

Flessibilità nella programmazione, la prima icona a sinistra dà accesso all’intero parco impostazioni, con novità specie per le immagini. Media-player per la riproduzione di materiale audio/video esterno, inclusa la trasformazione del TV in un server DLNA (Digital Living Network Alliance) per condividere contenuti tra dispositivi in tutta la casa tramite la rete Wi-Fi domestica. Eccezione come in passato l’impossibilità di transito tracce audio DTS, che restano inascoltabili.

TX-42LZ1500

Setup e scrigno tech dei desideri

La sezione “Intelligent Frame Creation” ora vede il BFI “Black Frame Insertion” in modalità più semplice On/Off rispetto alla serie JZ, rimosso il BFI a 120 Hz. Nella stessa pagina, disattivando la voce Intelligent Frame Creation ora è attivabile il cosiddetto “IFC Accurata”, per recuperare la cadenza 24p a 60Hz/50Hz da materiale di tipo broadcast. Inoltre il sensore ambiente ora è suddiviso in due voci, sempre in modalità On/Off: oltre ad “Auto Brightness” ora è presente anche il bilanciamento del bianco. La modalità gioco è stata rinominata in “Input Lag”, dove “Auto” rimette la gestione all’ALLM (Auto Low Latency Mode), “Fast” attiva la modalità gaming e “Normal” la disattiva. Come l’anno scorso la modalità ALLM si può sempre disattivare, utile per i possessori di PS5 che non dispongono di tale utility nel setup della console. Introdotta anche la voce “NVIDIA Auto Game Mode”, consentendo ad alcune schede grafiche con gestione HDMI 2.1/VRR di sfruttare in misura non dissimile l’ALLM.

Nonostante i costanti passi avanti e il sensibile miglioramento un anno dopo l’altro, Panasonic non smette di stupire quanto a risultati e capacità di rendere l’ordinario in straordinario anche in presenza di segnali video di qualità Full HD. Gradevole e bilanciata la gestione delle immagini da digitale terrestre così come via satellite, con i preset automatici che restituiscono un intelligente quadro visivo. Ma è con materiale 4K, in particolare da supporti pre-registrati che si ottiene un grado di raffinatezza e senso di fedeltà cromatica secondi a nessuno. Da Bullet Train passando per Dune parte I, entrambi 4K/Dolby Vision, il quadro visivo è pervaso da notevole brillantezza nei colori, un accordo tone-mapping a seconda delle scelte personali e la flessibilità nelle impostazioni per rifinire ulteriormente il risultato. In presenza di segnali Dolby Vision si può decidere per la versione “Vivida” o “Scura” a seconda dei gusti, ma basterebbe lasciarsi accompagnare dall’opzione “IQ” per godersi una resa visiva senza pensieri.

TX-42LZ1500

Possibile come sempre il bilanciamento del bianco a 2 punti (basse e alte luci) oppure 14 punti con ulteriore precisione alle basse luci come in passato. Quanto a livello di illuminazione dello schermo non ci si può lamentare, anche se privo della modalità “Booster” presente nei modelli 55” e 65” pollici della linea LZ1500, con oltre 110 nit al 100% (finestra 10%) in REC.709/SDR (copertura 100%) e “Filmmaker Mode” attivo, salendo a quasi 400 nit con presetDinamico”. In DCI-P3/HDR (copertura circa 90%) la misurazione si attesta attorno a 630 nit al 100% e circa 100 nit al 50% pur impostando Filmmaker Mode, sempre su finestre al 10%. Considerando le ridotte dimensioni dello schermo sono valori di tutto rispetto, e anche se non ci si trova in ambiente totalmente oscurato lo spettacolo non dovrebbe mancare. In egual misura la Game Control Board, collegando una scheda grafica esterna o una game console, restituisce un eccellente colpo d’occhio sulle misure del segnale incluso VRR, frame rate, picture mode, la modalità bypass 4K/120 Hz e l’HDR tone mapping.

Il suono

Le dimensioni dell’unità non potevano favorire più di tanto la diffusione sonora, dalla quale non si può pretendere chissà cosa, vista la presenza di due canali da 15 Watt l’uno e 30 Watt di potenza totale. Pur con la compatibilità Dolby ATMOS resta una base su cui contare per programmi da televisione generalista, perlopiù talk show. Pretendendo un risultato superiore, il primo passo resta come sempre quello di aggiungere una soundbar possibilmente corredata di subwoofer. L’immagine e il risultato complessivo ne gioveranno molto più di quanto si possa immaginare.

TX-42LZ1500

Conclusioni

Il TX-42LZ1500 è un pannello OLED che padroneggia agilmente anche i segnali 4K HDR più articolati, per uno spettacolo visivo ulteriormente rifinito da Dolby Vision IQ e HDR-10+ adattivo. Le migliorie all’interno dei menù come la possibilità di recuperare la cadenza 24p a 60Hz/50Hz da materiale di tipo broadcast rendono ancora più completo questo televisore, pronto da usare out-of-the-box senza preoccuparsi di bilanciamento del bianco o limiti di sorta. Chi desiderasse una superiore fedeltà cromatica può selezionare il preset Filmmaker Mode, ma anche il True Cinema non è da meno.

Due soli terminali HDMI 2.1 potrebbero far storcere il naso, ma per chi non possedesse batterie di game console, computer, media box o player esterni non dovrebbe essere un vero ostacolo. L’interfaccia proprietaria è ulteriormente migliorata e ancora più flessibile, ma a sbancare qui è la qualità video per senso di naturalezza e superiore gestione di qualsiasi segnale in ingresso. Prezzo indicativo 1.200€. Link a Panasonic.

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