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Proiettori 4K vobulati: tre modelli per vedere in grande

hisense laser tv 8k

Se non avete ancora provato l’ebbrezza di un proiettore 4K vobulato, non c’è mai stato un momento migliore di questo per portarsene a casa uno

Portarsi a casa un proiettore 4K non è mai stato facile e conveniente come oggi. In questo caso, guardando anche al portafoglio, parliamo di proiettori 4K vobulati, ovvero di modelli con una risoluzione nativa inferiore ai tanto agognati 2160p che però, grazie a particolari tecnologie, “escono” in 4K e propongono in ogni caso un impatto visivo superiore (almeno come risoluzione video percepita) a quello del classico Full HD. Ovviamente, sul mercato ci sono anche i proiettori 4K nativi come quelli proposti in primis da Sony e JVC, ma ne parleremo in un prossimo speciale e sappiate comunque che i prezzi salgono in modo esponenziale, seppur rispetto a qualche anno fa siano scesi in modo sensibile.

proiettori 4k

Dicevamo facile e conveniente perché i modelli vobulati sul mercato sono ormai tantissimi e partono anche da poco più di 1000 euro, una cifra davvero irrisoria se pensiamo a quanti pollici si può arrivare e a quanto costerebbe un TV 4K delle stesse dimensioni. Esistono poi anche proiettori 4K vobulati UST, ovvero proiettori con ottica a tiro ultracorto che possono essere posizionati anche a pochi centimetri dal muro o dallo schermo, risolvendo così molti dei tipici problemi di posizionamento di un proiettore nell’ambiente domestico.

In questo approfondimento vi proponiamo tre fra i VPR 4K vobulati più interessanti usciti recentemente sul mercato, con tanto di modello dedicato al gaming e di uno UST.


Hisense Laser Cinema PX1-PRO

proiettori 4k

Il Laser Cinema PX1-PRO di Hisense è un proiettore 4K vobulato a tiro ultracorto (UST) che si aggiunge alla già ricca lineup di Laser TV (i modelli delle serie L5 e L9) del produttore cinese, seppur con alcune differenze. Basato su tecnologia TriChroma (tre sorgenti laser RGB), a differenza dei prodotti della gamma Laser TV il PX1-PRO non viene infatti venduto con uno schermo su cui proiettare l’immagine (e si spiega anche così il prezzo inferiore a quello dei Laser TV), ma può comunque proiettare su un’area decisamente ampia compresa tra 90 e 130 pollici.

Grazie alla sua ottica a tiro ultracorto, per realizzare la massima dimensione di 130 pollici (3,3 metri di diagonale), l’Hisense PX1-PRO ha bisogno di meno di 50 cm di distanza dallo schermo o dalla parete. Le tre sorgenti laser, la copertura del 107% dello spazio colore BT2020, i 2000 lumen di luminosità di picco, la risoluzione 4K vobulata e il pieno supporto per HDR10 e HLG compongono un biglietto da visita promettente per chi cerca un proiettore UST a meno di 3000 euro (il prezzo fissato da Hisense è infatti di 2699 euro).

PX1-PRO monta inoltre Android TV con piattaforma smart e sistema operativo e ciò, oltre ad assicurare tutte le app di streaming possibili e immaginabili, significa anche Chromecast e i comandi vocali di Google Assistant. Il PX1-PRO è progettato inoltre per essere semplice da installare e da usare. Oltre a una comoda funzionalità di messa a fuoco accessibile da telecomando, il proiettore si avvale infatti di un sistema di auto-calibrazione geometrica che abbatte i tempi di setup ogni volta che il prodotto viene spostato.

Da segnalare anche un’autonomia stimata in 25.000 ore, il sistema audio integrato stereo da 30W, una modalità Game non meglio specificata (dovrebbe però abbassare l’input lag) e soprattutto due ingressi HDMI 2.1, anche se dalle specifiche tecniche sul sito di Hisense non si capisce quali feature dello standard siano supportate.

ViewSonic X2000L-4K

L’X11-4K di ViewSonic è un proiettore 4K vobulato piuttosto compatto e leggero (solo 4,5 Kg di peso) che rinuncia all’ottica ultra-corta per venire incontro a chi preferisce soluzioni di installazione più tradizionali. Parliamo infatti di un rapporto di tiro pari a 0,8:1, che permette di proiettare un’immagine da 60’’ fino a 200’’ da distanze rispettivamente di 103 e 350 cm. Il ViewSonic X11-4K è un proiettore con tecnologia DLP che, tramite un singolo chip DLP da 0,47″ e la tecnologia eXpanded Pixel Resolution (XPR), fa uscire un segnale 4K vobulato partendo da una risoluzione nativa Full HD.

La sorgente luminosa è a LED con un picco di luminosità fissato a 2.400 LED lumen, che dovrebbero corrispondere a circa 1.000 ANSI lumen (ricordiamo infatti che la luminanza percepita per i proiettori a LED e tradotta in LED lumen è circa 2,4 volte il dato misurato in ANSI lumen). Spulciando gli altri dettagli della scheda tecnica, scopriamo che l’X11-4K offre una copertura pari al 125% per lo spazio colore Rec.709, un input lag di 37 ms (dato più che incoraggiante per gli appassionati di gaming), almeno 30.000 ore di utilizzo, una messa a fuoco automatica tramite il sensore ToF e un sistema di correzione trapezoidale per eliminare le distorsioni sui 4 lati.

Il supporto HDR è quello classico per questo tipo di proiettori (HDR10 e HLG), mentre sul versante audio spicca il sistema realizzato in collaborazione con Harman Kardon e caratterizzato da un doppio tweeter e un doppio woofer per un totale di 16W di potenza. Come connessioni troviamo invece un’uscita analogica su jack da 3,5 millimetri, un’uscita digitale ottica, due ingressi HDMI 2.0 (uno con ARC), uno slot microSD, due porte USB-A e una USB-C (utile per collegare e ricaricare device esterni) e connettività Bluetooth 4.2, Ethernet e Wi-Fi Dual-Band. La piattaforma Smart TV proprietaria si chiama Apps Center e permette di scaricare app come Netflix, Prime Video, Spotify, Plex e Kodi, oltre a riprodurre diversi formati di file grazie al media player integrato.

BenQ TK700STi

Il BenQ TK700STi è tra i proiettori 4K vobulati che secondo il produttore taiwanese offrono il più basso input lag di sempre. BenQ parla infatti di un ritardo di 16 ms tra la creazione di un frame nella GPU del dispositivo e il suo rendering sullo schermo del proiettore quando si gioca in 4K-60Hz.

Con un segnale in 4K a 30Hz l’input sale a 33 ms, per poi scendere a valori estremamente bassi di 8,33 ms e persino 4 ms, rispettivamente con segnali video a 120 Hz e 240 Hz in Full HD. Oltre che per questi valori effettivamente importanti per ogni gamer che si rispetti, il BenQ TK700STi è un proiettore con ottica a focale corta in grado di proiettare un’immagine compresa tra 30-300 pollici. Il rapporto di proiezione del suo obiettivo zoom 1.2x è compreso tra 0,9:1 e 1,08:1 e ciò significa che è possibile ottenere un’immagine da 100 pollici da una distanza minima di poco meno di 2 metri. Sempre sul versante gaming spiccano le tre modalità preimpostate FPS, RPG e Sport (SPG) con impostazioni visive, audio e di latenza per ogni gioco.

Nonostante tutti i vantaggi dell’input lag estremamente basso, il BenQ TK700STi non beneficia di alcuna funzionalità in chiave HDMI 2.1 dato che le sue due porte HDMI sono certificate HDMI 2.0b (ma visto il prezzo di 1299 euro era anche impossibile aspettarsi un VPR HDMI 2.1). Con la sua lampada da 240W (4000 ore di autonomia se usata alla massima potenza), il contrasto pari a 10.000:1 e un picco di luminosità fino a 3000 lumen, questo proiettore vanta comunque specifiche tecniche interessanti nella sua fascia di prezzo, considerando anche il supporto per HDR10 e HLG e per il 3D.

Integrato nello chassis compatto da 31 x 11 x 25 cm, troviamo un singolo speaker da 5 W e, anche per questo, consigliamo di utilizzare l’uscita jack da 3,5 mm o la funzione HDMI ARC per collegare una soundbar o delle cuffie. Come con la maggior parte dei videoproiettori BenQ 4K in questa fascia di prezzo, anche il TK700STi è una macchina basata su tecnologia DLP che, partendo da una risoluzione nativa Full HD, sfrutta la tecnologia pixel shifting tramite vobulazione per ricreare un’immagine 4K.

Come ciliegina sulla torta BenQ ha inserito a bordo Android TV con accesso alle app di Google Play. Come spesso accade con i proiettori smart home BenQ, non troviamo però il supporto nativo per Netflix. Per vederne i contenuti, bisogna quindi ricorrere a un set-top-box esterno collegato al proiettore tramite HDMI, oppure sfruttare lo streaming tramite Chromecast da un PC o un dispositivo mobile.

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