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Razer Kishi: il controller per smartphone che fa sul serio

Razer Kishi

Il controller per smartphone Razer Kishi è disponibile in Italia a partire da 89,99 euro e promette di giocare in mobilità con la massima precisione

Chi vuole giocare “seriamente” sul proprio smartphone non si accontenta più ormai dei controlli touch, anche perché tra Stadia, GeForce Now e Project XCloud i servizi di gaming in streaming che permettono di giocare a titoli non-mobile su smartphone richiedono controlli più complessi, precisi e soprattutto comodi. Per affrontare al meglio le sessioni di gioco mobile, c’è chi si affida a un semplice supporto che unisce smartphone e controller fisico come un classico pad (i due dispositivi si connettono poi tra loro tramite Bluetooth). Ma c’è anche chi preferisce, per questioni di minor peso e comodità, ricorrere a un controller “allungabile” da collegare alle estremità dello smartphone.

Di questa categoria di prodotti fa parte anche il nuovo Razer Kishi, che dopo la presentazione alo CES 2020 di gennaio è finalmente disponibile anche in Italia a 89,99 euro per smartphone Android con connettore USB Type-C e a 109,99 euro per iPhone (in questo caso il connettore è di tipo Lightning). Proprio il fatto che il Razer Kishi si colleghi allo smartphone tramite connettore fisico elimina del tutto anche quella piccola latenza che si può sperimentare con una connessione via Bluetooth, a tutto vantaggio della precisione nei controlli che può fare spesso un’enorme differenza in giochi di genere sparatutto o picchiaduro.

Il Razer Kishi, realizzato appositamente per il gioco mobile (non funziona quindi con un PC o una console essendo privo di Bluetooth o Wi-Fi), supporta la ricarica pass-through, grazie alla quale è possibile connettere alla corrente il controller ricaricando nel contempo anche lo smartphone. La configurazione è completa e al pari delle soluzioni classiche su console e PC. Troviamo infatti due levette analogiche cliccabili, il D-pad a 8 vie, due pulsanti funzione e speciali, due grilletti e due bumper dorsali. L’impugnatura del controller è inoltre dotata di un posizionamento ottimale dei pulsanti per assicurare che qualsiasi pressione dei pulsanti sembri naturale e intuitiva.


Il Razer Kishi è compatibile con un ampio numero di smartphone. Per quanto riguarda Android (versione 8.0 o superiore) sono supportati i Samsung Galaxy S8/S8+/S9/S9+/S10/S10+/S20/S20+/Note 8/Note 9/Note 10/Note 10+, i Google Pixel 2/2 XL/3/3XL/4/4XL e i Razer Phone 1, ma anche qualsiasi smartphone con una lunghezza compresa tra 145,3-163,7 mm, una larghezza pari a 68,2-78,1 mm e uno spessore tra 7,0-8,8 mm. Passando invece agli iPhone (iOS 9 o successivo), il Razer Kishi è compatibile con iPhone 11/11 Pro/11 Pro Max e iPhone XR/XS/XS Max.

Il prezzo può certamente spaventare i giocatori occasionali (e quei 20 euro in più per la versione iPhone fanno un po’ storcere il naso), ma con sempre più titoli che necessitano di controlli precisi e di un numero cospicuo di tasti per essere goduti al meglio (ormai il semplice touch sta diventando troppo limitante per molti giochi), una soluzione simile potrebbe fare comodo a molti. Ci piacerebbe poi conoscere il peso di questo controller (sul sito di Razer non viene riportato). Se fosse particolarmente contenuto, sarebbe un ulteriore plus rispetto alla combinazione tra smartphone, supporto e un pad tradizionale come quello di Xbox One.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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