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Stadio phono Chord Huei – La recensione

Chord Huei

1200 euro non sono pochi per uno stadio phono. Vediamo se il Chord Huei merita di essere messo vicino ai leader del settore

Chiunque abbia anche un minimo interesse per l’hi-fi premium, non può non aver notato che Chord produce dei DAC assolutamente brillanti. In effetti, negli ultimi anni la società britannica ha letteralmente dominato il settore dei DAC di qualità, producendo una serie di prodotti leader di classe dal portatile Mojo (599 euro) al sontuoso DAVE (9999 euro), che hanno asfaltato la concorrenza nelle rispettive fasce di prezzo. In mezzo a tutto questo clamore, è facile dimenticare che Chord produce ancora elettroniche votate alla sfera analogica come nel caso di questo stadio phono Chord Huei, disponibile in Italia a poco meno di 1200 euro.

Costruzione

L’Huei è integrato in uno dei case compatti tipici di Chord (è simile infatti a quello utilizzato per il DAC Qutest), che trasmette una sensazione di lusso che normalmente manca in prodotti di questo tipo. Sul retro troviamo le solite connessioni stereo RCA single-ended per input e output e un’opzione XLR bilanciata. Fate solo attenzione se usate cavi pesanti, visto che il Chord Huei è abbastanza leggero da poter essere trascinato dal loro peso. Mentre il layout di controllo del Huei sembra semplice, soffre della solita tendenza di Chord a offrire pulsanti che cambiano colore per indicare l’impostazione scelta. Continuiamo a sostenere che un display vero e proprio (anche piccolo) sarebbe una soluzione molto più pratica e intelligente.

chord huei

Caratteristiche

Le opzioni per testine MM e MC sono abbastanza semplici, con il relativo pulsante che si colora rispettivamente di rosso o blu, ma quando si arriva al guadagno ci sono addirittura otto colori, uno per ogni step da 21 a 42 dB per le testine MM e per quelle MC (49-70dB). Ed è ancora un numero esiguo se pensiamo alle 12 diverse tonalità mostrate dal pulsante di impedenza per indicare i valori di caricamento della testina.


Siamo felici che Chord abbia offerto una gamma così ampia di regolazioni, ma è difficile gestire le impostazioni senza il manuale. Tuttavia, questo è qualcosa che di solito viene fatto una volta durante la configurazione iniziale e quindi solo quando si cambia testina; di conseguenza è qualcosa con cui possiamo convivere senza grandi problemi.

Ha senso comunque spendere così tanti soldi per uno stadio phono solo se il vostro giradischi è adeguatamente talentuoso. Ecco perché usiamo il nostro fido Technics SL-1000R con testina MC Kiseki Purpleheart per gran parte dei test, pur affiancandola a una sempre validissima Goldring 2400 per testare le prestazioni del Chord con testine MM. Oltre al Technics inoltre abbiamo usato anche il Vertere MG-1MkII con braccio SG-1 MkII e testina MC Mystic recensito proprio pochi giorni fa.

Coloro che si aspettano che Huei faccia lo stesso effetto dei DAC Chord rimarrà forse deluso. Questo stadio phono è sì un performer di buon livello, ma, soprattutto considerando la sua fascia di prezzo, non stabilisce nuovi standard come hanno invece fatto recentemente i prodotti digitali dell’azienda.

Qualità audio

Iniziamo con i Carmina Burana di Orff e siamo lieti di scoprire che il Chord Huei emette un suono piacevolmente uniforme: nulla sporge o straborda, nulla attira la nostra attenzione a parte la musica. C’è un buon livello di intuizione, più che sufficiente per seguire le sottili fila strumentali all’interno della complessa partitura musicale. Ci sono alcune oscillazioni dinamiche prorompenti e l’Huei le gestisce con calma e controllo. Non sembra mai affrettato quando le cose diventano impegnative e controlla tutto con mano ferma.

C’è molto da apprezzare anche sull’imaging stereo, che è aperto e stabile. Strumenti e suoni sono collocati con sicurezza nel palcoscenico di dimensioni decenti e non vagano qua e là mentre la musica diventa più esigente. C’è anche una piacevole mancanza di durezza nel suono, il che rende facile ascoltare musica con questo stadio phono per ore e ore. Tuttavia, rispetto ai leader di classe come il Vertere Acoustics Phono-1 MkII venduto a un prezzo simile (presto la recensione) e il più esclusivo e costoso Cyrus Phono Signature (1999 euro), mancano alcune cose. Il Chord ad esempio non è così espressivo a livello dinamico come questi rivali, né suona in modo così aperto o eccitante.

Facciamo poi partire My Right Eye di Laurie Anderson dall’album Homeland, ma l’Huei non cattura il ritmo della traccia con la stessa abilità o convinzione dei rivali. Manca un po’ di impatto e definizione nelle frequenze basse e questo rende il suono arrotondato e morbido in confronto. Non sono tutte brutte notizie però. La voce della Anderson è chiara e ricca di sfumature.

È resa inoltre con calore naturale convincente ed è ben strutturata. Il livello di chiarezza della presentazione è piacevole, così come la quantità di dettagli fatti emergere durante l’ascolto. Notiamo anche la capacità dell’Huei di gestire musica complessa senza confusione e ci piace il modo in cui è analitico senza essere mai troppo clinico.

Verdetto

Il Chord Huei è uno stadio phono ben costruito, compatto e ben equipaggiato. Potrebbe non essere il massimo della classe per l’abilità sonora, ma è un prodotto solido che offre abbastanza in termini di intuizione e compostezza da essere preso sul serio.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Sommario

1200 euro non sono pochi per uno stadio phono. Il Chord Huei non è il meglio che possiate trovare a questo prezzo, ma nonostante ciò ha molti talenti.

Pro
Sound pulito e composto
Costruzione superba
Design iconico…

Contro
… ma un display non potrebbe che fare bene
Ci aspettavamo un sound più dinamico

Scheda tecnica
Testina MM: Sì
Testina MC: Sì
Telecomando: No
Connessioni: ingressi RCA, uscite RCA e XLR
Dimensioni: 4,3 x 16 x 7,2 cm
Prezzo: 1189 euro
Sito del produttore: chordelectronics.co.uk

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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