Vita di Pi [UHD]

Vita di Pi è uno spettacolo per gli occhi e l’edizione UHD ci mostra chiaramente i benefici dell’ HDR sugli splendidi colori del film.

Il padre di Pi, un indiano proprietario di uno zoo, decide di trasferire famiglia e attività in Canada. Durante il viaggio al largo nell’oceano Pacifico la nave affonda e Pi si ritrova unico sopravvissuto su una scialuppa di salvataggio in compagnia di qualche animale e, soprattutto, di una tigre del Bengala, poco mansueta e molto arrabbiata. Pi dovrà escogitare un modo per sopravvivere e raggiungere la terra.

Pur non rinunciando a qualche elemento di facile e scontata presa emotiva, Ang Lee confezione una “favola” avventurosa (a volte crudele a volte toccante) dall’enorme impatto visivo e spettacolare, grazie soprattutto a un 3D forse mai così sensato, ben fatto e diegetico. Quattro Oscar vinti (regia, fotografia, musica, effetti speciali) e oltre 600 milioni di dollari incassati in tutto il mondo (ne è costati 120 milioni) per quello che, a oggi, rimane uno dei migliori esempi di racconto uomo-animale mai approdati su grande schermo.

VIDEO:

Pur dovendo rinunciare al 3D, che rimane una componente fondamentale di Vita di Pi (basta sentire le interviste al regista e al direttore della fotografia per rendersene conto), la presentazione in 4K offerta da Fox è davvero notevole. Girato in 2.8K in quattro diversi formati (1.33:1, 1.85:1, 2.00:1 e 2.35:1), il film è stato poi riversato in un tipico DI 2K che è servito come base per questa nuova release in Ultra HD Blu-ray. Tra tutti i film in 2160p fin qui visti, Vita di Pi è forse quello in cui la differenza apportata dal HDR risalta con maggior nettezza, soprattutto a livello di contrasto, pienezza dei colori (altro elemento fondamentale per l’estetica del film) e luminosità.

Se nella prima e nell’ultima parte il confronto con il Blu-ray non mette in luce differenze eclatanti su questo versante, tutto lo svolgimento della vicenda sulla barca in mezzo all’oceano fa invece risaltare con grande nettezza i miglioramenti della gamma dinamica più elevata. E a tratti è un vero spettacolo di sfumature, colori, neri profondissimi (il cielo stellato di notte) e luci alte sempre controllate, con in più un dettaglio elevatissimo e solo un po’ di grana digitale a togliere un po’ di risalto nelle scene più scure e più uniformi.  

AUDIO:

Non siamo certo di fronte a un blockbuster tutto azione, esplosioni e inseguimenti, eppure il lavoro fatto sul sonoro di Vita di Pi risalta come meglio non potevamo sperare nella traccia inglese in DTS-HD MA 7.1. Scene come quella della pioggia scrosciante o dei pesci “volanti” mettono subito in chiaro la validità del mixing, con panning precisissimi e un coinvolgimento davvero a 360 gradi che non ci aspettavamo per un film di questo genere. Anche il sub non risparmia bordate là dove serve e in generale l’ambienza in tutta la parte sulla zattera nel mezzo dell’oceano è sempre ricca di particolari e riesce a coinvolgere anche quando su schermo non succede quasi nulla.

Ne esce una traccia non certo travolgente ma perfetta per quello che è il messaggio sonoro del film e lo stesso si può dire per la versione italiana in DTS 5.1. Questa volta le differenze tra le due tracce sono davvero minime e anche se il nostro doppiaggio rende le voci meno inserite nella scena, a livello di mixing, panning e separazione dei due fronti il DTS 5.1 ha davvero poco da invidiare alla versione lossless originale.

EXTRA

Il Blu-ray presente nella confezione comprende gli stessi extra dell’edizione del 2013, mentre mancano all’appello le scene tagliate e il secondo speciale sugli effetti visivi presenti nel Blu-ray 3D. Possiamo comunque contare su un buon quantitativo di contenuti aggiuntivi (poco meno di due ore), con in testa il notevole documentario sulla lavorazione del film (63’) che illustra nei minimi particolari la nascita del progetto e la sua realizzazione. Si prosegue con circa 20 minuti di approfondimenti sugli effetti visivi e con otto minuti incentrati sull’addestramento delle tigri. Chiudono una bella galleria fotografica (8’) e una sezione con gli storyboard di sette sequenze (12’).  

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