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Valvole e trombe: discorsi solo da ricchi?

Chi è appassionato di alta fedeltà, almeno una volta nella vita, avrà desiderato possedere un impianto con un amplificatore a valvole e perché no, una bella coppia di diffusori a tromba.

I protagonisti di oggi saranno due: le Zingali Acoustics Zero 6M ed il Triode Luminous 84. Per quanto riguarda i primi, sono diffusori bookshelf a due vie dell’italianissima Zingali Acoustics con sede ad Aprilia, e più precisamente in Via dell’ industria 28, che dista poche centinaia di metri da quello che fu un altro colosso dell’alta fedeltà italiana: la ESB, oggi molto attiva nel mondo car.

Venendo all’argomento di oggi, abbiamo cercato di mettere su un setup in grado di farvi entrare nel magico mondo delle valvole e delle trombe senza spendere capitali folli ma allo stesso tempo godendo di una riproduzione sonora di qualità.

Attenzione, abbiamo parlato di valvole e trombe anche se, ovviamente le Zingali Zero 6M non sono un full horn scelta che sarebbe stata rischiosa se si vuole rimanere in una zona “wife friendly”. Non abbiamo neanche parlato di valvole ed alta efficienza perché realizzare un diffusore bookshelf ad alta efficienza è un po’ come realizzare del “ghiaccio bollente” anche se i dati di targa di queste Zingali fanno ben sperare sulla facilità di pilotaggio. Infatti i 91 dB dichiarati dalle Zingali Zero 6M non sono affatto pochi, considerando che si tratta di efficienza di sistema, misurata su tutto il diffusore completo.


 

Zingali Zero 6M

Le Zingali Zero 6M sono un diffusore bookshelf che può contare sulla tecnologia Omniray con tromba da 5″ ed un driver per le basse frequenze da 6,5″ con caricamento in bass reflex. Questi diffusori possono essere un buon gradino di ingresso nel mondo delle trombe. Il cabinet è una vera e propria opera d’arte, realizzato con diversi strati di vero legno accoppiati tra loro alla perfezione e con degli svasi semplicemente perfetti. Pur essendo le Zingali Zero 6M un modello entry level traspare tutta la qualità costruttiva del brand che non ha nulla da invidiare ai mostri sacri del mondo dei diffusori, anzi, sotto certi aspetti le Zingali Zero 6M sono anche capaci di surclassare competitor importanti. Se vi state chiedendo qual è la genesi del progetto Omniray, bisogna andare parecchio indietro negli anni e più precisamente bisogna arrivare al 1986 quando Zingali presentò le 8800 Studio Monitor.

Primo modello ad utilizzare un driver con una tromba in legno. Le 8800 facevano trasparire una eccellente padronanza nella lavorazione del legno coniugata ad interessanti scelte acustiche. Le Studio Monitor 8800 con questa tromba  per la sezione medio-alta, furono il precursore di quello che sarebbe diventato il simbolo distintivo della Zingali Acoustics, ossia la tromba con tecnologia Omniray che oggi andremo ad ascoltare. Abbiamo anche chiesto a Giuseppe Zingali ed al suo entourage come è nata l’idea di queste Zingali Zero 6M e ci hanno risposto che questo diffusore nasce come Monitor.

Come è facilmente intuibile dalla lettera M. Quindi teoricamente nascono per un utilizzo professionale. Zingali si è riallacciata ai suoi precedenti modelli Studio Monitor e alla sua grande tradizione in ambito professionale. In considerazione di quanto sopra, possiamo parlare sia di utilizzo near field per gli studi di registrazione, sia di utilizzo Hi-End, magari in un ambiente medio-piccolo, dove queste Zingali Zero 6M sono in grado di restituire un ascolto preciso e dettagliato.

Triode Luminous 84 e la “magia” delle EL84

Giusto scorsa settimana vi abbiamo parlato di questo amplificatore in abbinata alle Indiana Line Diva 3 e sono bastati pochi istanti per capire che si trattava di un amplificatore veramente ben suonante, non il solito amplificatore a valvole dal sound caratterizzato ed eufonico ma un amplificatore abbastanza rigoroso, trasparente e dettagliato, in grado di restituire le tante buone caratteristiche delle EL84 senza dimenticarsi però di mantenere un livello di coerenza adeguato ad un prodotto Hi-Fi moderno.

Molto comoda la presenza del bias automatico, soprattutto se pensiamo che questo Triode Luminoous 84 potrebbe essere una iniziazione al mondo delle valvole. Buone anche le performance dell’ingresso phono MM che si rivela decisamente silenzioso, cosa da non sottovalutare in questo range di prezzo. Insomma dopo aver passato qualche settimana in compagnia di questo ampli ci è venuta l’idea di abbinarlo ad una coppia di diffusori differenti rispetto alle Indiana Line Diva 3 ed abbiamo optato per le Zingali Zero 6M.

Fiato alle trombe delle Zingali Zero 6m

Ebbene si è decisamente il caso di usare l’espressione fiato alle trombe e più precisamente alle trombe delle Zingali Zero 6M. Basteranno gli 11 Watt del Triode Luminous 84 a far andare questi diffusori? Siamo sicuri che molti di voi si staranno ponendo questa domanda e la risposta è molto semplice, se le utilizzerete in una postazione near field o in una stanza di piccole-medie dimensioni le EL 84 faranno veramente un bel lavoro, senza dimenticarci che i dati dichiarati dalle Zero 6M ci sembrano (finalmente) veritieri, al contrario di altri competitor che per piccoli diffusori bookshelf riescono a dichiarare dati quasi fantascientifici, ma questo è un altro discorso su cui magari un giorno approfondiremo. Tornando a noi, Le Zingali Zero 6M sono consapevoli nel bene e nel male delle loro caratteristiche e da questo punto di vista, per la prima volta dopo tanto tempo, ci troviamo di fronte ad un diffusore bookshelf a cui non è stato “tirato il collo” per farlo scendere in basso cercando di scimmiottare in maniera goffa diffusori dalle dimensioni più importanti. Quindi se volete dei bassi tellurici avrete due possibilità: abbinare un subwoofer, come abbiamo fatto noi con il GoldenEar Forcefield 30 oppure potete vivere felicemente senza. Ora procediamo per gradi e vediamo come è andata. Ci dispiace ripeterci ma è doveroso ribadire che il Triode Luminous 84 è una delle migliori interpretazioni (nel suo range di prezzo) di amplificatori con le EL84 ascoltati negli ultimi anni.

Dopo un bel periodo di rodaggio dei diffusori ci accingiamo a mettere su alcuni dei nostri cavalli di battaglia che utilizziamo per gli ascolti. Le Zingali Zero 6M dimostrano fin da subito la loro personalità: un diffusore con una timbrica molto fedele agli strumenti suonati dal vivo. La spazialità e la ricostruzione dell’immagine fin da subito ci colpiscono, senza dimenticarci di una micro dinamica in grado di far risaltare ogni minimo dettaglio degli strumenti. I piatti della batteria non smettono di suonare in un batter d’occhio ma godono di un decadimento che si protrae nel tempo il che li rende molto aderenti alla realtà. Idem per le note del pianoforte e così via. Durante la riproduzione delle grandi orchestre si gode di una ottimo palcoscenico sviluppato in tutte e tre le dimensioni.

Intanto l’ Audiolab 7000N si rivela un ottimo compagno di ascolti. La musica fluisce, passano le ore ed il sistema si fa ascoltare con estrema piacevolezza. Passiamo in rassegna diversi unplugged tra cui quello di Eric Clapton e ci godiamo il pizzicato della chitarra di “Slow Hand”. Abbiamo poi fatto un veloce switch utilizzando il Mission 778X ed il subwoofer Goldenear Forcefiled 30. La cosa che ci ha colpito è come Le Zingali Zero 6M abbiano mantenuto la loro impostazione timbrica più o meno invariata anche cambiando amplificazione prima e sorgente poi. La cosa che cambia maggiormente è l’estensione della gamma bassa che probabilmente, è più a suo agio con amplificatori dal basso dumping factor come il Triode che danno una sensazione di maggiore articolazione delle frequenze più gravi. Intanto in redazione sono arrivati una sfilza di streamer e dac tra cui l’Audiolab 9000N che connettiamo velocemente al Triode Luminous e alle Zingali Zero 6M che evidenziano ancora una volta il loro carattere monitor ed in un certo senso rivelatore. Alcune asprezze riscontrate in precedenza col il piccolo Argon Audio Solo spariscono e le trombe Omniray sono lì pronte a sottolinearlo. Del resto  è anche giusto che sia così considerando le diverse fasce di appartenenza dei due streamer.

Conclusioni e considerazioni

Stando agli attuali listini le Zingali Zero 6M vengono proposte in versione base, il che significa versione monocolore bianco o nero satinato a 2.980 Euro la coppia. Invece la versione Plus che ha la tromba color legno viene proposta a 3.280 Euro la coppia. Il Triode Luminous 84 ha un listino di 2490 Euro. Spesso e volentieri gli audiofili si lamentano dei costi dell’alta fedeltà e del fatto che la fascia media del mercato sia quasi sparita. Questa accoppiata è la dimostrazione che ben cercando, magari uscendo fuori dal coro dei prodotti più blasonati e conosciuti, si possono trovare delle chicche decisamente interessanti. L’accoppiata Triode-Zingali si è rivelata in grado di proporre una riproduzione sonora dotata di realismo, coerenza timbrica o per meglio sintetizzare linearità, senza grandi caratterizzazioni. Se non dovrete per forza riprodurre le note più gravi di un organo a canne questo setup potrebbe regalarvi delle buone soddisfazioni, salvaguardare i vostri rapporti familiari, grazie a dimensioni relativamente contenute e ad un prezzo di acquisto tutto sommato non folle.

Per la prova sono stati utilizzati cavi Cammino di potenza, Mogami per il segnale e Ricable per le alimentazioni. Le foto sono realizzate con la Lumix G9MII.

 

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