Subito sopra la serie 6000, da qualche mese, Audiolab ha inserito la serie 7000. Abbiamo provato per alcuni giorni lo streamer di rete Audiolab 7000N Play: queste le nostre prime impressioni.
L’Audiolab 7000N Play è uno streamer di rete di cui in parte abbiamo già parlato qui. Finalmente lo abbiamo provato per qualche giorno abbinandolo ad altre elettroniche in prova in questo periodo come il Triode Musashi e un integrato di cui a breve vi diremo di più. Già qualche mese fa avevamo provato lo streamer 6000N Play. Rispetto allo streamer 6000N Play, la prima grande novità che balza all’occhio è il display a colori, molto simile a quello che avevamo già visto sull’Audiolab Omnia. Oltre al display però ci sono altre differenze di cui vi parleremo. A livello estetico il form factor è lo stesso di tutta la linea 7000, ed i tre componenti impilati l’uno sull’altro fanno la loro bella figura.
Audiolab 7000N Play dac integrato e Play-Fi
Come detto poco sopra la prima cosa che noterete, sul pannello frontale, è il display LCD IPS da 2,8″ (48 x 64 mm) in grado di fornirvi tutte le informazioni di cui necessitate oltre ai due tipi di Vu-Meter, uno analogico ed uno digitale. Entrando nel menù potrete scegliere tra diversi filtri digitali in base alle vostre necessità e potrete scegliere se utilizzare l’uscita del volume “fixed” o “variable”, volendo, potrete anche disattivare il display.
A proposito, nella dotazione è compreso un telecomando che potrete utilizzare per compiere la maggior parte delle operazioni, anche se noi non l’abbiamo utilizzato molto ed abbiamo interagito soprattutto con l’APP Play-Fi. All’interno troverete, come quasi sempre succede, un DAC integrato e più precisamente l’ES9038Q2M. Sul retro troverete le connessioni digitali: 1 x coassiale, 1 x ottico, 1 x uscita di linea RCA senza dimenticarci del supporto per controllo PC Android / iOS / Kindle Fire / Windows. Potrete connettervi alla rete sia in modalità cablata (che consigliamo quando possibile) che Wireless. E’ inoltre presente una porta per gli aggiornamenti ed i trigger a 12 v.
Una sezione streaming completa e facile da utilizzare
Chi acquista uno streamer lo fa principalmente per poter godere dei propri servizi musicali preferiti e nel caso dell’Audiolab 7000N Play, potrete farlo tramite l’utilizzo dell’APP Play-FI, cuore pulsante di questo apparecchio. Per quanto riguarda i servizi di streaming avrete l’imbarazzo della scelta: Spotify, TIDAL, KKBox, SiriusXM, Napster, Internet Radio, Deezer, iHeartRadio, PANDORA, Qobuz, QQ Musica ed altro ancora, senza dimenticare la possibilità di utilizzare Apple Airplay 2 e la compatibilità Multiroom che vi permetterà di godere della vostra musica preferita in tutta casa. Pe rquanto riguarda Spotify potrete connettervi direttamente tramite Spotify Connect mentre per Tidal e Quobuz, i due servizi che abbiamo utilizzato noi, bisogna utilizzare l’APP Play-FI.
Installazione e funzionamento di Play-Fy
Play-Fy è disponibile sia per dispositivi Android che IOS sui rispettivi store ed è una APP gratuita. La prima cosa che ci teniamo a sottolineare è che il funzionamento ora è impeccabile e qualche problemino rilevato in passato ormai sembra essere acqua passata, ma questo lo avevamo già sottolineato in occasione del test della serie 6000. Oltre al collegamento ai vari servizi di streaming potrete contare sulla possibilità di utilizzare il vostro server domestico e ancora scegliere tra tantissimi podcast, stazioni radio e soprattutto ora c’è la compatibilità con Apple Airplay 2 che consentirà agli utenti del marchio di sfruttare al meglio la piattaforma della mela.
Ascolto ed utilizzo
Abbiamo utilizzato l’Audiolab 7000N Play sia tramite il suo dac interno che tramite l’ADI 2 FS RME e l’M2Tech Young MKIV. Ovviamente a seconda delle configurazioni utilizzate abbiamo ottenuto risultati differenti. L’Audiolab 7000N Play usato col suo DAC integrato, si è rivelato un oggetto molto musicale che punta tutto sul piacere di ascolto senza mettere in evidenza questa o quell’altra frequenza. Le voci maschili e femminili sono al loro posto e la gamma bassa risulta ben frenata con buona estensione.
Passando all’ADI2 FS abbiamo riscontrato una maggiore estensione e dettaglio in gamma alta, perdendo qualcosa nella profondità del palcoscenico e nel posizionamento degli strumenti, punti su cui collegando l’M2Tech Young MKIV abbiamo fatto un passo in avanti. La riproduzione in streaming procede senza indugi e Play-Fi è reattivo ad ogni comando da noi richiesto. Il display frontale ci fornisce tutte le infromazioni del caso: bitrate, servizio di streaming utilizzato e brano. I Vu-Meter che diciamolo sono principalmente belli, risultano reattivi e, almeno a nostro avviso, quello analogico ha il suo fascino. Cosa da non dimenticare è la possibilità di scegliere tra varie lingue, tra cui l’italiano. Insomma uno streamer a cui si può recriminare ben poco se non forse la mancanza della connettività diretta per servizi quali Tidal e Quobuz ad esempio.
Conclusioni e considerazioni
L’Audiolab 7000N Play non tradisce la sua filosofia di offrire apparecchi dall’ottimo rapporto qualità prezzo e con i suoi 699 Euro di listino si presenta come uno streamer in grado di combattere ad armi pari con i suoi principali competitor. Per chi volesse acquistarlo è disponibile nella finitura silver ed in quella black.
I prodotti Audiolab sul territorio italiano sono distribuiti da Tecnofuturo sul cui sito troverete maggiori informazioni su disponibilità e rivenditori autorizzati.
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