L’M2TECH YOUNG MKIV è il centro nevralgico per il vostro sistema audio. L’M2TECH YOUNG MKIV è in grado di funzionare come DAC, preamplificatore linea, amplificatore cuffie, ricevitore Bluetooth e molto altro ancora.
Finalmente siamo riusciti ad avere in prova l’M2TECH Young MKIV, un apparecchio in grado di coniugare ingombri ridotti e tante funzionalità di cui qui di seguito vi parleremo.
L’M2TECH YOUNG MKIV è un apparecchio che ci ha sempre incuriositi per via delle sue molteplici funzionalità. La prima cosa da fare a questo punto è non limitarsi a definirlo semplicemente un DAC ma bensì un vero e proprio hub in grado di essere il cuore pulsante del nostro sistema Hi-Fi. L’M2TECH YOUNG MKIV fa parte della serie Rockstars che comprende:
- NASH preamplificatore phono MM/MC
- Crosby amplificatore di potenza stereo in classe D
- Larson amplificatore finale di potenza in classe A
- Marley MKII amplificatore per cuffie
- Mitchell crossover analogico
- Van der Graaf MKII alimentatore esterno a basso rumore
Con l’occasione vi annunciamo che a breve leggerete qualcosa anche riguardo il Nash preamplificatore phono MM/MC molto interessante. Se ve lo state domandando, con lo Young MKIV utilizzeremo l’alimentazione di serie e non il Van der Graaf MKII ma su questo torneremo a breve.
Come posso usare l’M2TECH YOUNG MKIV?
Molti lettori spesso ci scrivono perchè timorosi di dover utilizzare apparecchi con così tante funzioni come lo Young. A tal proposito vi diciamo che è presente un ottimo manuale in italiano e che anche noi abbiamo deciso di farvi una guida “how to” riassumendo brevemente le varie possibilità di funzionamento a disposizione.
Amplificatore per cuffia
Buttando un occhio al pannello frontale, la prima cosa che troverete sulla sinistra è un jack da 6,35mm. Attenzione: non è, come spesso capita, una cosa messa lì “tanto per“, di certo e ve lo possiamo dire con cognizione di causa, la sezione cuffie dello Young non suona come il Marley ma è in grado di offrire prestazioni più che dignitose grazie all’utilizzo di un amplificatore Burr Brown in classe A/B in grado di fornire fino a 5,5 Vrms con un’impedenza di uscita di 10 Ohm. Il livello di uscita e il guadagno dell’amplificatore delle cuffie possono essere regolati a seconda di diverse esigenze di configurazione. Insomma, buona parte delle cuffie sul mercato potranno essere sfruttate con questo dispositivo.
Pannello posteriore: mamma quanta roba!
“Riempire” un cabinet così piccolo con tutta questa roba non deve essere stato semplice, oltre che competenza qui credo ci sia voluta anche tanta passione che a Marco (Manunta) di sicuro non manca.
Tornando a noi, sul retro troverete uscite bilanciate e sbilanciate autonome che potrete pilotare anche contemporaneamente e tra le altre cose avrete diversi settaggi a disposizione. Questo in soldoni significa che potrete inviare segnali contemporaneamente a due amplificatori o ad un amplificatore ed un subwoofer amplificato tanto per fare un esempio. Quello che potrebbe sembrare un ingresso HDMI è in realtà un ingesso I2S che segue lo standard PS AUDIO (il più usato al mondo) tramite il quale potrete connettere di tutto un pò: da una meccanica CD PS Audio ad un piccolo Raspeberry (con scheda i2s dedicata).
Troverete poi i più classici SPDIF, COAX,USB, AES/EBU e anche una connessione Bluetooth. Ciliegina sulla torta, un ingresso analogico a cui collegare ad esempio il Nash o qualsiasi altra sorgente analogica. Per quanto riguarda il controllo del volume (escludibile) è possibile impostarlo in modo indipendente per ciascuna delle uscite, per una versatilità da primato. Insomma, questo Young è un apparecchio pensato per adattarsi a diversi interfacciamenti in modo da creare una sinergia ottimale con diverse elettroniche.
L’ M2TECH YOUNG MKIV e la molteplicità di formati riproducibili.
L’ M2TECH YOUNG IV è nato in un momento particolare, caratterizzato da una pandemia globale e dal rogo della fabbrica AKM che ha reso l’IC di conversione AK4497 della merce estremamente rara e costosa. Tanto costosa che alcuni produttori hanno ben deciso di dirottare su altri chip. M2TECH nonostante la penuria di Asahi-Kasei AK4497 ha deciso di continuare per la sua strada, il perché risiede nelle ottime prestazioni che questo IC è in grado di restituire. Ovviamente non è solo un IC a determinare le prestazioni ma questo AK4497 con tecnologia Velvet Sound è a nostro avviso un’ ottima scelta. Scelta che però con la diminuzione di offerta sul mercato ha visto il suo prezzo di acquisto alzarsi in maniera vertiginosa. Tornando a noi, l’IC Asahi-Kasei AK4497 consente di gestire file PCM 16/32 bit-44.1kHz /768kHz, DoP 64X/ 256X e DSD nativi DSD 64x/512x, è anche possibile decodificare file MQA non solo tramite l’ingresso USB, ma anche tramite ottico e coassiale.
In soldoni, se avete un lettore CD tipo il Luxman D-03X oppure se avete uno streamer compatibile MQA da collegare via SPDIF o TOSLINK vedrete comparire sul display OLED ad alto contrasto dello Young la scritta MQA. Dulcis in fundo potrete controllare il tutto via Bluetooth grazie ad una apposita APP per Android e IOS oltre che dal telecomando in dotazione.
Concludiamo ricordando che fanno parte della dotazione di serie un telecomando, un cavo USB ed un alimentatore da 15V-0,8A.
Cogliamo l’occasione per ricordarvi il super alimentatore VAN DER GRAAF II è disponibile ad un prezzo di listino di poco sotto i 1.000 Euro al quale potrete connettere fino a 4 apparecchi.
Tanti settaggi a disposizione da controllare o tramite app o tramite display
L’M2TECH YOUNG MKIV ha tantissime regolazioni a disposizione che vi permetteranno di realizzare un fine tuning di prim’ordine.
- FADER: qualora vogliate utilizzare contemporaneamente sia le uscite single ended che XLR potrete avere bisogno di regolare i livelli di uscita a causa delle diverse sensibilità degli amplificatori.
- DISPLAY BACKLIGHT: su due diverse modalità: AUTO OFF e ALWAYS ON. In modalità AUTO OFF, il display è sempre spento tranne quando viene eseguito un comando. In modalità ALWAYS ON, il display è sempre acceso.
- I2S INPUT MCLK: A seconda del valore del master clock in ingresso, potrebbe essere necessario dividerlo per 2 prima di alimentare il circuito di gestione del clock.
- DSD FILTER: Lo YOUNG MKIV consente all’utente di scegliere tra due diversi filtri FIR per DSD che
differiscono per frequenza di taglio e attenuazione fuori banda - THD+N VS S/N: potrete ottimizzare il DAC per la massima distorsione armonica (THD + N) o per il miglior rapporto segnale/rumore.
- BAL OUT VOLTAGE: potrete scegliere tra due valori: 5Vrms e 10Vrms.
- SE OUT VOLTAGE: la scelta per l’uscita single-ended è tra due valori: 2.5Vrms e 5Vrms
- HP OUT GAIN: l’amplificatore per cuffie può essere impostato su tre diverse impostazioni di guadagno: -6dB per cuffie ad alta sensibilità, 0dB per cuffie a sensibilità media, + 6dB per cuffie a bassa sensibilità
Queste sono le funzioni a nostro avviso più interessanti ma ce ne sono anche altre. Tutto questo per ribadire ancora una volta che l’ M2TECH YOUNG MKIV sarà in grado di interfacciarsi al meglio con un gran numero di apparecchi e in tantissimi setup.
Ascoltiamo lo YOUNG MKIV.
Abbiamo provato l’M2TECH YOUNG MKIV sia con il volume abilitato, quindi come preamplificatore, che con il volume disabilitato. Vogliamo iniziare da qui in quanto possiamo dirvi che grazie ai vari settaggi a disposizione e alla buona qualità del controllo del volume, questo Young può essere un buon preamplificatore in grado di offrire un ottimo timing ed ottima dinamica. Scarichiamo l’APP per il controllo remoto da PlayStore e tramite il nostro dispositivo mobile controlliamo la musica di Quobuz e Tidal oltre a tutti i vari setting dello Young, in una sola parola: una goduria da pantofolaio.
Mentre ascoltiamo brani in MQA compare l’apposita scritta sul display che ci conforta sulla giusta decodifica. Passiamo alla USB, scarichiamo i driver per Windows e ci dedichiamo all’ascolto. A tal proposito un piccolo appunto ad M2TECH per la fruibilità del sito dobbiamo farlo, abbiamo faticato all’inizio a barcamenarci tra i vari driver e trovare quello giusto. Fatto ciò vi rassicuriamo fin da subito che anche via USB tutto funziona egregiamente anche i file DSD ad altissima risoluzione.
Mettiamo su diversi brani, tra cui era d’obbligo un ascolto di Paolo Fresu, passiamo poi per Mina fino ad arrivare ai Pink Floyd ed ovviamente a Crosby, Still Nash & Young. Come suona questo DAC? Celentano lo definirebbe un apparecchio rock, ossia dotato di ottimo timing, buona dinamica, dettaglio e piacere di ascolto infinito. Non è chirurgico ed analitico come ad esempio l’RME ADI2 Pro ma è molto più tridimensionale e soprattutto più piacevole. Attenzione, lo Young è si piacevole ma senza mai cadere nel tranello dell’eufonicità. Lo Young riproduce senza problemi qualsiasi genere musicale e la tridimensionalità del palcoscenico è ottima, la musica è colma di musica, sono circondato, sarebbe uscire e tornare a casa, ma non posso andarmene senza godere dell’ottima perfomance Hugh Masekela in Stimela, qui l’ottimo rapporto segnale rumore dello Young sfodera tutto il suo potenziale. Lo schiocco di labbra del cantante ci arriva come se ci trovassimo sotto al palco. Il DAC di Manunta riesce a spingere forte anche con Fear Of The Dark degli Iron Maiden e allo stesso tempo sa restiuire con eleganza la voce di Mahsa Vahdat e di Brandie Carlile in Right on Time. Con le grandi orchestre la profondità del palcoscenico e la capacità di riprodurre tutti gli strumenti e collocarli al posto giusto ci lascia senza dubbio soddisfatti e tutto questo lo ricordiamo con l’alimentatore di serie. La timbrica è molto vicina a quella degli strumenti suonati dal vivo ma soprattutto questo DAC anche dopo ore di ascolto non ci stanca. E’ la volta del concerto a Colonia di Keith Jarret che lo Young restituisce con una perfetta collocazione del pianoforte, chiudendo gli occhi si riescono a percepire le diverse sfumature dello strumento e soprattutto ci balza all’orecchio il decadimento delle note. Tutto è a fuoco, chiaro e dettagliato: la musica scorre veloce. Ho un taccuino su cui scrivere i miei appunti ma lo getto in terra e mi lascio andare in un ascolto estremamente appagante.
Un pò dubbioso ho anche testato il Bluetooth e diciamo che anche in questo caso pur non essendo ovviamente a livello delle altre connessioni è decisamente di buona qualità e con questo brano di Roger Waters sono rimasto decisamente colpito in positivo.
Abbiamo effettuato diverse sessioni di ascolto in differenti setup ed in diverse configurazioni e le impressioni di tutti i presenti sono state decisamente positive anche di coloro i quali in passato non erano molto convinti dei modelli precedenti dello Young.
In sintesi questo dac riesce a suonare piacevole, dettagliato, definito, restituendo la natura della registrazione senza però essere spoglio come a volte succede con alcuni competitor. Infine una menzione per la sezione di preamplificazione che considerando il costo dell’apparecchio fa un lavoro davvero eccellente e potrebbe essere una soluzione definitiva per molti audiofili in cerca di un buon compromesso prezzo prestazioni. A tal proposito si è rivelata ottima l’accoppiata con il Rouge Audio Design Studio N-10 collegato in XLR.
La parola a Marco Manunta
“Ringrazio AFdigitale per l’esaustiva prova dello Young MkIV, nella quale ha messo in luce l’aspetto per il quale abbiamo lavorato molto nei quasi due anni in cui abbiamo sviluppato lo Young MkIV: la capacità che questo DAC possiede di restituire tantissimo dettaglio pur risultando sempre estremamente naturale. Ciò è senz’altro merito dell’Asahi Kasei AK4497, ma questo validissimo circuito integrato deve essere messo in condizioni di lavorare al meglio. Noi abbiamo cercato di farlo curando in maniera maniacale la qualità delle alimentazioni e del clock (seppure nell’ambito del budget prefissato che, ahimé, abbiamo comunque sforato per via dell’aumentato costo dei pochi AK4497 disponibili presso broker “sanguisuga”), ma anche eliminando dal percorso del segnale a valle del chip di conversione tutti quegli stadi non indispensabili. In questa luce assume valore la scelta di applicare un filtraggio anti-alias passivo, grazie al quale abbiamo eliminato un op-amp o comunque un circuito attivo.
La versatilità era un altro obiettivo che riteniamo di aver raggiunto, specialmente con l’adozione dell’uscita cuffie e dell’ingresso linea analogico. Grazie a questi accorgimenti, lo Young può essere il cuore di un impianto che di piccole ha solo le dimensioni.
Termino segnalando che, già come accadeva con lo Young MkIII, l’adozione dell’alimentatore a bassissimo rumore Van Der Graaf MkII esalta le caratteristiche sonore dello Young MkIV: maggiore fuoco su strumenti e voci, scena più profonda e più stabile, gamma bassa più profonda, più articolata e meglio amalgamata al medio-basso. Il Van Der Graaf MkII può alimentare contemporaneamente Young MkIV e Nash, e anche il Marley MkII, se si desidera superare le prestazioni dell’ampli cuffie interno dello Young MkIV con trasduttori particolarmente impegnativi.”
Conclusioni e considerazioni
L’M2TECH YOUNG MKIV probabilmente non vi colpirà per il design ma una volta acceso di sicuro catturerà la vostra attenzione per le sue capacità soniche. L’unica cosa che a nostro avviso si potrebbe migliorare è forse l’alimentazione di serie o forse si poterebbe pensare di proporre un bundle Young+Van Der Graaf a prezzo vantaggioso, questa sarebbe la quadratura del cerchio. Nella mia carriera audiofila ho amato lo YOUNG MKI, un po’ meno lo Young MKII ed ora ho finalmente in prova questo MKIV che posso sicuramente definire come una prova di maturità ed eccellenza da parte della M2TECH. Pertanto se state valutando l’acquisto di un DAC con un budget attorno ai 3.000 Euro, l’M2TECH YOUNG MKIV con i suoi 3.190 Euro di listino è sicuramente un DAC da tenere in considerazione.
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