Manca ancora una finestra di uscita, ma Android TV 12 si sta avvicinando sempre di più e, con esso, una funzione molto attesa dagli appassionati
Google ha annunciato nei giorni scorsi che la prossima versione di Android TV dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno, dopo che a fine 2021 la grande G aveva inviato una versione preview del sistema operativo ad alcuni sviluppatori (come sempre succede quando si avvicina la release di una nuova versione di un SO). Un recente aggiornamento sulla questione permette oggi di farsi un’idea un po’ più chiara su quello che ci aspetta da Android TV 12.
La novità forse più attesa e che gli appassionati aspettano con più interesse è il cambio della frequenza di aggiornamento. Sapevamo già che Android TV 12 avrebbe supportato frequenze di aggiornamento variabili e, come si può vedere dallo screenshot sottostante, il momento è finalmente arrivato. Il frame-rate switching di Android TV 12 consentirà alle app di streaming di indicare al pannello del TV di passare da una frequenza all’altra (ad esempio multipli di 24, 25 e 30 Hz) e di farlo immediatamente e senza alcuna pausa con l’odiato schermo nero, almeno per i pannelli a 100/120Hx con supporto per il VRR.
Se, ad esempio, il contenuto che state vedendo è stato girato a 24 fps, l’app che lo riproduce potrà garantire una riproduzione più fluida consentendo contemporaneamente animazioni dell’interfaccia utente fluide passando a 48 Hz o 120 Hz sui pannelli supportati. Sarà inoltre presente un nuovo menu per le opzioni di accessibilità, che consentirà allo spettatore di regolare le dimensioni del testo sullo schermo per una più facile leggibilità.
Non è chiaro esattamente quali televisori disporranno fin da subito di Android TV 12. I televisori di Sony, Philips e TCL delle gamme 2022 con a bordo Google TV/Android TV arriveranno infatti sul mercato con Android TV 10/11 a seconda del modello e del produttore. Inoltre, non è chiaro esattamente quando sarà davvero disponibile Android TV 12 se non (come già scritto) entro fine anno.
Ovviamente non parliamo solo di televisori, ma anche di set-top-box e di altre device per lo streaming (pensiamo per esempio all’Nvidia Shield TV), ma anche in questo caso le tempistiche non sono chiare. Si vocifera infine che Google stia lavorando a un nuovo Chromecast come erede del Google Chromecast con Google TV uscito nel 2020 e, anche per questo prossimo modello, ci pare scontata la presenza di Android TV 12.
Ricordiamo che Android TV è uno dei tre principali sistemi operativi per TV assieme a Tizen di Samsung e webOS di LG (My Home Screen di Panasonic è invece molto indietro come diffusione). E se è vero che Samsung è oggi il primo produttore al mondo di TV e LG il secondo, già solo i TV di Philips, Sony e TCL messi insieme rappresentano un bacino di utenza enorme in cui Google può pescare con il suo sistema operativo. Che potrà non piacere a tutti come estetica o prestazioni/fluidità, ma che grazie ad alcune funzioni integrate (Chromecast, Google Assistant, Play Store) non ha proprio nulla da invidiare ai diretti rivali a livello di contenuti e feature.
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