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L’impero dei cadaveri [BD]

Un mondo popolato da non morti, uno scienziato alla disperata ricerca degli studi di Victor Frankenstein nell’interessante L’impero dei cadaveri

L’impero dei cadaveri ha inizio in Gran Bretagna, nella seconda metà dell’800. La scienza ha trovato la via per riutilizzare i cadaveri capaci, dopo apposito trattamento con inserimento del “Necroware” in sostituzione dell’anima, di ubbidire a semplici ordini e quindi impiegati in mansioni di basso livello o come soldati al fronte. Condizione quella dei resuscitati simile ma non identica a quella del cosiddetto “originale”, ovvero la creatura resuscitata da Victor Frankenstein, l’unica capace di intendere, parlare e provare sentimenti. Giovane scienziato in cerca di un sistema che restituisca l’anima al defunto raggiungendo il livello dell’originale c’è John Watson, che contro la legge resuscita il fraterno amico Friday grazie al Necroware.

La promessa quella di restituirlo pienamente alla vita, ma per farlo Watson deve mettere le mani sul famoso libro di Frankenstein, dove si dice siano celate le vitali informazioni per completare l’opera. Per il ricercatore sarà un lungo viaggio attraverso vari continenti all’inseguimento del manoscritto, accompagnato da Friday e dal militare americano Burnaby, incapaci di immaginare il piano di un misterioso individuo deciso a cambiare per sempre le sorti della razza umana. Lungometraggio animato del 2015 di genere steampunk che non brilla per originalità ma mantiene un certo fascino, L’impero dei cadaveri è basato sul testo creato dagli scrittori SF Satoshi Itō e To Enjo, con molteplici omaggi ad altrettanta iconografia e richiami ad altri autori e invenzioni letterarie.

C’è il Frankenstein di Mary Shelley, la saga di James Bond di Ian Flemyng con ‘M’, direttore del Secret Intelligence Service britannico, la segretaria Miss Moneypenney e sempre da 007 salta fuori anche il nome della ‘Osato’, società citata nel film Si vive solo due volte. Lo stesso Friday – Venerdì richiama le avventure di Robinson Crusoe di Daniel Defoe, c’è persino un computer con funzionamento a vapore legato al vero matematico Charles Babbage, che contribuì a porre le basi della moderna scienza computazionale. Non ultima la presenza dello ‘scienziato’ Alexei Fyodorovich Karamazov, in realtà tra i protagonisti del romanzo russo I fratelli Karamazov che Fyodor Dostoevsky pubblicò nel medesimo periodo in cui è ambientato il film, attorno al 1880.


Aspect ratio originale 1.78:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50 per un totale di circa 120′ minuti di opera. La qualità delle immagini è eccellente, con minima grana riscontrabile sui fondali forse necessaria a colmare il divario tra gli elementi disegnati e la computer grafica. Nonostante l’SDR c’è una ottima estensione cromatica e i numerosi passaggi anche alle basse luci non mancano di porre l’accento sull’interessante lavoro artistico e particolari in secondo piano. Neri notevoli così come la tenuta delle sfumature che si susseguono nei fade-in / fade-out.

L'impero dei cadaveri

Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e giapponese (24 bit), quest’ultima con sottotitoli in italiano forzati. In entrambi i casi si sperimenta un ascolto sopra la media ma non reference, con interessante distribuzione di musiche ed effetti, qualche entrata del subwoofer (come le esplosioni degli zombi-bomba russi). Nell’insieme si desidera una maggiore presenza scenica così come un’ulteriore efficacia e corposità dei dialoghi dal centrale, ma nell’insieme lo spettacolo sonoro non manca. Per gli extra tre video promo, sequenza titoli originali e textless. Incluso notevole libretto di 24 pagine con bozzetti dalla produzione e maxi-card della locandina originale. Link alla pagina Amazon.

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