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Musical Fidelity A1: il ritorno del mitico integrato quasi “valvolare”

musical fidelity a1

A quasi quarant’anni di distanza dall’uscita del suo mitico amplificatore integrato A1, Musical Fidelity ne propone una nuova versione con componenti aggiornati e con la promessa di un sound fedelissimo all’originale

Lo abbiamo citato nell’articolo di ieri con le riflessioni sul Monaco Hi-End 2023 come esempio dell’imperante mania del “vintage hi-fi” e oggi siamo in grado di fornire qualche informazione in più. Stiamo parlando del nuovo amplificatore integrato A1 che Musical Fidelity ha presentato nei giorni scorsi alla fiera tedesca e che sarà disponibile prossimamente a 1599 euro.

Se il nome A1 non vi è nuovo, è perché si tratta della stessa sigla che il produttore hi-fi britannico utilizzò per l’omonimo integrato del 1985, forse il suo prodotto più apprezzato e amato di sempre (oltre 100.000 esemplari venduti). Mantenendo l’aspetto e il fascino di questo mito dell’alta fedeltà, amato da tantissimi appassionati per il suo suono molto “caldo” quasi da ampli valvolare, il nuovo A1 targato 2023 si basa sui circuiti originali con però diversi miglioramenti e componenti di qualità superiore.

Se alcuni produttori hanno recentemente optato per un’estetica leggermente diversa nel riproporre rivisitazioni di loro prodotti passati di grande successo, Musical Fidelity ha optato per un design praticamente identico al modello di quasi 40 anni fa, con solo un leggero aumento delle dimensioni resosi necessario per gestire al meglio la dissipazione del calore dovuta al sistema di amplificazione in pura Classe A, che come l’A1 del 1985 si spinge fino a 25 watt su un carico di 8 Ohm. Inoltre, a differenza del modello originale, il nuovo A1 ha anche un telecomando.


Tra gli ingressi (tutti rigorosamente analogici) troviamo uno stadio phono MM/MC a cui Musical Fidelity dice di aver riposto molta cura (si parla di un guadagno maggiore con testine MC rispetto all’A1 originale), ma ci sono ulteriori miglioramenti apportati a questa nuova versione, tra cui un trasformatore aggiornato per avvolgimenti “dual mono split rail” più efficienti e un potenziometro della serie ALPS RK aggiornato e di alta qualità per il controllo del volume. Tutti i transistor, compresi i dispositivi di uscita, sono stati accuratamente selezionati tra gli equivalenti moderni, mentre nel percorso del segnale sono stati utilizzati condensatori in polipropilene (PP).

Musical Fidelity afferma di aver prestato particolare attenzione a non modificare le specifiche dei componenti rispetto all’originale, ma ad aggiornarli con equivalenti moderni. Anche il layout dei circuiti è stato realizzato seguendo fedelmente quello del modello originale e lo stadio fono e il preamplificatore sono stati migliorati per ridurre il rumore e il ronzio.

La speranza, ovviamente, è che questa nuova versione mantenga inalterata l’impronta sonora dell’A1 originale e già non vediamo l’ora di provarlo con due possibili compagni d’eccezione (e altrettanto “vintage”) come i diffusori LS3/5A e LS5/9 annunciati anch’essi da Musical Fidelity a Monaco.

© 2023, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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