Musical Fidelity rilancia il leggendario B1 con il nuovo B1xi, amplificatore integrato con stadio phono MM, ingressi digitali, HDMI ARC e Bluetooth. Potenza, flessibilità e costruzione curata a 799 euro
Presentato a febbraio al Bristol HiFi Show 2025 e finalmente disponibile a livello globale, l’amplificatore integrato Musical Fidelity B1xi è ispirato al design e alla filosofia dell’originale e apprezzatissimo B1 del 1989 progettato dal leggendario ingegnere audio Tim de Paravicini, abbinando potenza, connessioni complete e un’anima puramente analogica per un’esperienza d’ascolto adatta a una vasta gamma di diffusori e sorgenti.
La progettazione si basa su uno stadio di uscita completamente a transistor in classe A/B, capace di erogare 60 watt su 8 ohm, 100 watt su 4 ohm e fino a 140 watt di picco su 2 ohm.
A livello di connettività, il B1xi dimostra di voler essere un hub completo e flessibile, soprattutto rispetto al più limitato A1 (modello completamente analogico). Troviamo infatti tre ingressi RCA di linea, uno stadio phono MM a basso rumore, HDMI ARC per collegare facilmente un TV, ingressi digitali ottico e coassiale (fino a 24 bit/192 kHz grazie al DAC SABRE ESS9018), Bluetooth 5.1, una comoda porta mini-jack frontale e persino un’uscita USB-C per alimentare dispositivi esterni come streamer o DAC portatili.
Nonostante l’ampia dotazione tecnica, il B1xi non integra funzionalità di streaming Wi-Fi. Questa è una precisa scelta progettuale, pensata per evitare obsolescenze e migliorare l’affidabilità nel tempo. Musical Fidelity invita infatti gli utenti ad abbinare al B1xi il proprio streamer preferito, mantenendo così la libertà di aggiornare e personalizzare il sistema senza dover sostituire l’amplificatore.
Il cuore analogico del B1xi si riflette soprattutto nella presenza di uno stadio phono MM di alta qualità e di un’uscita cuffie frontale. Un’uscita RCA variabile permette inoltre di collegare un subwoofer o un finale di potenza esterno, ampliando le possibilità di integrazione in impianti più complessi.
Dal punto di vista ingegneristico, la disposizione interna dei circuiti è attentamente studiata per minimizzare il rumore. I circuiti digitali sono montati su PCB separati, ciascuno dotato di alimentazione lineare dedicata, per evitare interferenze e mantenere un’elevata qualità del suono. Il controllo del volume avviene tramite un potenziometro analogico motorizzato, mentre le sezioni pre e finale sono elettricamente isolate per garantire una migliore separazione dei canali e una scena sonora più pulita.
Esteticamente, il B1xi conserva la sobrietà elegante tipica di Musical Fidelity, con uno chassis completamente in metallo nero, frontale in alluminio e manopole in metallo lavorato. Con un prezzo di listino di 799 euro, è l’integrato meno costoso nel listino dell’azienda britannica ma non il meno interessante, soprattutto per chi cerca una soluzione senza tanti fronzoli, completa e con una potenza di tutto rispetto rimanendo abbondantemente sotto i 1000 euro.
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