Pandemia, grande richiesta di TV e scarsità di componenti. Chi vorrà comprare un nuovo TV tra i modelli del 2021 si prepari a spendere di più
Oltre che per il settore dell’automotive e per quello dell’informatica alle prese con una carenza preoccupante di microprocessori, la nuova analisi di DSCC sull’aumento dei prezzi dei componenti per la produzione di televisori non disegna un futuro particolarmente roseo. Poiché la domanda di pannelli LCD rimane forte e si intensificano le preoccupazioni per la carenza di substrati di vetro e circuiti integrati per driver, i prezzi dei pannelli TV LCD sono destinati ad aumentare nel primo trimestre dell’anno e si prevede che questa tendenza continuerà nel secondo quarto dell’anno. Gli annunci di LG Display e Samsung Display che manterranno la produzione di pannelli LCD non hanno infatti impedito che i prezzi continuassero a salire.
I prezzi dei pannelli sono aumentati di oltre il 20% nel terzo trimestre del 2020 rispetto al secondo trimestre e del 27% nel quarto trimestre del 2020 rispetto al terzo trimestre. DSCC si aspetta che i prezzi medi dei pannelli TV LCD nel primo trimestre del 2021 aumenteranno di un altro 12%. I prezzi sono aumentati nel quarto trimestre del 2020 per tutte le dimensioni dei pannelli TV, con enormi aumenti percentuali per le dimensioni da 32″ a 55″ (le più vendute) che vanno dal 28% al 38%. I prezzi per i pannelli da 65″ e 75″ sono aumentati a un ritmo più lento, rispettivamente del 19% e dell’8%, poiché la capacità produttive per pannelli di queste dimensioni ha continuato ad aumentare.
I prezzi aumenteranno nel primo trimestre 2021 a un ritmo più lento, dal 5% per i pannelli da 75″ fino al 16% per quelli 43″, mentre nel secondo trimestre gli aumenti andranno dal 3% al 6% su base trimestrale. DSCC prevede che i prezzi raggiungeranno il picco nel secondo trimestre (aprile-giugno) e inizieranno a diminuire nel terzo trimestre, ma la situazione rimane molto fluida. Il picco dell’aumento dei prezzi si avrà a giugno con un +76% rispetto allo stesso mese del 2020.
I produttori di TV hanno continuato a realizzare forti profitti nel quarto trimestre del 2020 nonostante l’aumento dei prezzi dei pannelli. Un cambiamento nello scenario della vendita al dettaglio causato dalla pandemia potrebbe aver aiutato in ciò; le vendite in negozio sono infatti diminuite drasticamente durante la pandemia, mentre le vendite online sono aumentate. Il passaggio online potrebbe aver aiutato i produttori di TV a ridurre le spese promozionali, consentendo una maggiore redditività nonostante gli aumenti dei prezzi del pannello.
Il 2021 però, oltre a portare inevitabili rialzi dei prezzi dei TV a tutto sfavore dei consumatori, non promette bene nemmeno per i produttori, che stanno facendo (e faranno) sempre più fatica a produrre non solo pannelli, ma anche a rifornirsi di processori per le Smart TV e di altri componenti essenziali per la produzione di un televisore. Anche perché non si potranno aumentare i prezzi finali più di un tot e quindi anche la redditività che ha tenuto nel 2020 potrebbe non rimanere sugli stessi livelli nel 2021.
Uno scenario con una grande penuria di pezzi come sta accadendo oggi per le nuove console di Sony e Microsoft e per le schede video di Nvidia e AMD, con conseguente “bagarinaggio” e prezzi gonfiatissimi su eBay e altre piattaforme online, potrebbe insomma venirsi a creare anche per i TV nel caso la produzione dovesse affrontare seri problemi di approvvigionamento di componenti. Per farci un’idea più precisa, non resta che attendere i listini ufficiali dei prezzi per le gamme 2021, ma alcuni (Sony e Samsung) sono già trapelati seppur in maniera parziale e, rispetto ai modelli del 2020, i prezzi sono effettivamente più alti per molti modelli.
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