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Stangata ad Apple e Samsung dall’Antitrust per obsolescenza programmata

apple e samsung antitrust

L’antitrust italiana ha multato Apple e Samsung rispettivamente di 10 e 5 milioni di € per aver indotto i propri utenti ad installare aggiornamenti software che peggiorano le prestazioni dei propri smartphone.

Si tratta di una sentenza storica in cui si sanziona per la prima volta la volontà di rendere volontariamente obsoleti i dispositivi venduti dai due colossi del settore mobile. Nella sentenza dell’antitrust, che nelle indagini si è avvalsa del Nucleo Speciale della Guardia di Finanza, si legge che Apple e Samsung hanno messo in atto “pratiche commerciali scorrette in relazione al rilascio di alcuni aggiornamenti del firmware dei cellulari che hanno provocato gravi disfunzioni e ridotto in modo significativo le prestazioni, in tal modo accelerando il processo di sostituzione degli stessi“.

Imputato per Samsung è il Note 4 del 2014, che in seguito all’istallazione dell’ aggiornamento di Android “Marshmallow” rilasciato con l’uscita del Note 7, ha visto un decadimento delle prestazioni ed è stato oggetto di malfunzionamenti dovuti all’eccessivo sfruttamento delle risorse hardware, il tutto senza alcun avviso al consumatore, che si è quindi ritrovato con un device reso rapidamente obsoleto.

Samsung Note 4
Samsung Note 4

Per Apple invece l’oggetto del contendere è stato l’Iphone 6 in tutte le sue varianti uscite tra il 2014 e il 2015 (6, 6Plus, 6s, 6sPlus) ai cui utilizzatori è stato ripetutamente proposta l’istallazione del sistema operativo iOS10 sviluppato per iPhone 7, che richiedeva una quantità di energia molto superiore per funzionare, causando così un deterioramento veloce della batteria. Il successivo aggiornamento a iOS 10.2.1 non ha migliorato la situazione, causando rallentamenti e malfunzionamenti nell’utilizzo degli iPhone 6, anche in questo caso senza che Apple informasse i clienti.


La sanzione ad Apple è più pesante anche perché fino a dicembre 2017 non aveva previsto la possibilità di sostituire le batterie ad un prezzo scontato, né aveva fornito informazioni al consumatore sulla loro longevità, deteriorabilità e le modalità per conservarle al meglio.

iPhone 6

L’ obsolescenza programmata messa in atto dai due colossi è stata punita con 5 milioni di € di multa per Samsung e 10 milioni per Apple (5 per ciascuna pratica contestata), ovvero il “massimo edittale, tenuto conto della gravità delle condotte e della dimensione dei professionisti“, con l’ulteriore obbligo di pubblicare in italiano sui rispettivi siti internet un’informativa circa la sanzione inflitta dall’Antitrust con relativo link al provvedimento.

UPDATE 25/10/2018

Nel tardo pomeriggio di ieri Samsung ha pubblicato il seguente statement ufficiale sulla vicenda:

“Per Samsung la soddisfazione dei propri clienti è obiettivo primario, strettamente legato al proprio business. Samsung non condivide la decisione presa dall’AGCM in quanto la società non ha mai rilasciato aggiornamenti software con l’obiettivo di ridurre le performance del Galaxy Note 4. Al contrario, Samsung ha sempre rilasciato aggiornamenti software che consentissero ai propri utenti di avere la migliore esperienza possibile. L’azienda si vede quindi costretta a ricorrere in appello contro la decisione presa dall’Autorità.”

La decisione dell’antitrust sulla questione degli aggiornamenti, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: se da un alto rappresenta una tutela verso i consumatori, dall’altro costituisce un precedente che potrebbe mettere i brand in una posizione scomoda, inducendoli quindi ad un minor rilascio di aggiornamenti, che nella stragrande maggioranza dei casi servono anche a tappare eventuali “falle di sicurezza” che si scoprono o vengono aperte costantemente dagli hacker (il recente caso facebook insegna).

Potrebbe altresì, lato utente, indurre i meno informati a diffidare degli aggiornamenti, esponendoli ad altri tipi di rischi (come appunto, correggere eventuali bug riguardanti la sicurezza dei device). Inoltre utilizzare un dispositivo smart e connesso costantemente aggiornato è sicuramente un plus da non sottovalutare rispetto a tutte quelle categorie di device che devono invece attendere mesi (talvolta anni) per ricevere aggiornamenti firmware.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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