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Streaming musicale: tutte le proposte a partire da €4,99

Streaming musicale: quale servizio scelgo?

Come scegliere il servizio disponibile streaming più adatto alle proprie esigenze

Un abbonamento da pochi euro al mese oggi permette di accedere a milioni di brani quando e dove si vuole. Scegliere il giusto servizio per ascoltare musica non è sempre facile, e di seguito illustreremo i principali PRO e CONTRO di ogni servizio analizzato.

SPOTIFY

Il servizio di streaming musicale più famoso al mondo. Spotify offre diverse caratteristiche interessanti per i suoi utenti. Il punto forte di Spotify risiede nel suo algoritmo. Più ascoltiamo, più l’applicazione “apprende” i nostri gusti musicali, proponendoci nuovi brani che molto probabilmente ci piaceranno. Questo rende Spotify il migliore sul mercato dal punto di vista della selezione dei brani per l’utente. L’esperienza risulta piacevolissima proprio perché personalizzata in base a ciò che ci piace.

Altro punto forte sono le playlist. Spotify vanta un catalogo di playlist enorme, sia ufficiali (gestite dai curatori di Spotify stessa) che di terzi (etichette discografiche, radio, network, ecc…). Inoltre, per ogni utente vengono create delle playlist personalizzate, ovvero contenenti un mix di brani pensato appositamente per i nostri gusti musicali (Daily Mix, Discover Weekly, ecc…). Senza contare gli eventi musicali periodici come Time Machine, che ci ripropone brani che ascoltavamo in passato oppure Wrapped, che rievoca tutte le tracce più ascoltate durante l’anno. Oltre a ciò, sono in arrivo novità come Car Thing.


Parlando di qualità audio, Spotify non eccelle. Anche in versione Premium il massimo è 320Kbit/s. C’è da dire che per la maggior parte degli utenti non è un gran problema. Chi invece è audiofilo e ad esempio utilizza cuffie ad alta fedeltà, potrebbe rimanere deluso sotto questo aspetto.

Un altro difetto non da poco, è la mancanza del supporto su HomePod di Apple. Recentemente, molti utenti si sono dimostrati contrariati, poiché Spotify è l’unico grande servizio musicale che non offre questo supporto.

PRO
  • Presenza di un piano gratuito (con limitazioni)
  • Tantissime playlist per tutti generi, sia editoriali che personalizzate
  • Algoritmo avanzatissimo, il migliore servizio per scoprire nuova musica ogni giorno
  • Iniziative musicali molto gradite, come “Time machine” o “Wrapped”
  • Podcast e testi nei brani aggiunti recentemente
CONTRO
  • Piano gratuito molto limitato, per alcuni utenti quasi inutile
  • Qualità audio non eccellente
  • Non compatibile (al momento) con HomePod

Costo: € 9,99/mese individual, € 14,99/mese family e € 4,99 student.

 

APPLE MUSIC

Servizio di streaming targato Apple, secondo solo a Spotify come popolarità. Consigliato per chi ha già a che fare con l’ecosistema Apple. Offre un numero enorme di brani e un buon numero di playlist. Rispetto a Spotify, però, l’algoritmo sembra decisamente meno avanzato. Esso è in continuo aggiornamento, ma pare che ancora non siamo ai livelli della concorrenza. Molti utenti spesso fanno notare come gli vengano proposti brani che non hanno nulla a che fare con i loro gusti e con ciò che ascoltano di solito. Presenti naturalmente i podcast, integrati meglio che su Spotify e in maggiore quantità (Apple Podcast è presente da più tempo).

Il vantaggio di Apple Music risiede nella qualità audio. Da pochi mesi, è infatti possibile ascoltare i brani in altissima risoluzione grazie al formato lossless (ALAC), a 192Khz/24 bit. In più è presente il supporto al Dolby Atmos e all’Audio Spaziale. Chi ha un paio di AirPods di terza generazione, AirPods Pro o AirPods Max, potrà ascoltare i contenuti mixati in dolby atmos e audio spaziale su Apple Music. Tutto questo è incluso nel piano, senza alcun costo aggiuntivo.

Infine, il supporto ad HomePod è naturalmente presente, con massima integrazione con l’assistente vocale Siri, al quale possiamo chiedere di riprodurre un brano o una playlist.

PRO
  • Integrazione massima con ecosistema Apple e HomePod
  • Qualità audio eccellente
  • Supporto a Dolby Atmos e Audio Spaziale
CONTRO
  • Buone playlist, ma non siamo al livello di Spotify
  • Esperienza meno personalizzata rispetto alla concorrenza
  • Assenza di un vero e proprio piano gratuito (disponibile per nuovi utenti, ma solo per qualche mese)

Costo: € 9,99/mese individual, € 14,99/mese family e € 4,99 student.

 

DEEZER

Servizio di streaming musicale anch’esso molto conosciuto, ma meno utilizzato rispetto ai primi due. Anche Deezer offre numerose playlist, con aggiunta di modalità Flow che permette la creazione di playlist personalizzate (un po’ come Spotify). La qualità audio è di 320 Kbit/s su app e web player, ma in modalità Hi-Fi il FLAC in qualità CD (44.1 kHz, 16bit). Il piano Hi-Fi ha però un costo aggiuntivo, a differenza di Apple Music.

Presente un piano gratuito che su web player permette di ascoltare di tutto con il solo limite della pubblicità. Su app, invece, è possibile ascoltare gratuitamente solo in modalità flow.

PRO
  • Playlist curate e personalizzate
  • Presenza di un piano gratuito limitato
CONTRO
  • Buon algoritmo, ma non ai livelli di Spotify
  • Qualità audio alta solo nel piano Hi-Fi
  • Piano Hi-Fi disponibile solo ad un costo aggiuntivo

Costo: € 9,99/mese individual, € 12,99/mese family e € 4,99 student. L’abbonamento Hi-Fi costa € 14,99/mese.

 

YOUTUBE MUSIC

È il servizio che ha preso il posto di GooGle Play Music. YouTube Music ha il vantaggio di poter innanzitutto essere utilizzato gratuitamente. La limitazione risiede nell’impossibilità di riprodurre in background i brani (oltre alla presenza di pubblicità). Ma la caratteristica più appetibile è che sono disponibili cover e remix di brani che invece sono introvabili su altre piattaforme. Questo perché, su YouTube è consentito il caricamento di questi contenuti, mentre su altri servizi no.

È presente anche la personalizzazione delle playlist in base alla cronologia di ricerca degli utenti. La qualità audio può essere selezionata tra bassa, media o alta, ma in generale non è al livello di Apple Music.

PRO
  • Presenza di brani introvabili su altre piattaforme, come cover e remix
  • Piano gratuito con limitazioni
  • Esperienza personalizzata
CONTRO
  • L’app è meno “organizzata” rispetto a Spotify ed Apple Music.
  • Qualità audio non eccelsa
  • Il piano gratuito non permette la riproduzione in background, rendendolo quasi inutile

Costo: € 9,99/mese individual, € 14,99/mese family e € 4,99 student.

 

Dedichiamo un piccolo spazio anche a Tidal e Amazon Music, servizi generalmente meno utilizzati e conosciuti dei precedenti, ma comunque validissimi.

Tidal ha il vantaggio di offrire una qualità audio ad alta fedeltà, tra le migliori nel settore. Può infatti arrivare a 9216 kbps, la cosiddetta versione Hi-Fi Plus. Non tutti i brani sono però disponibili in questa modalità, e inoltre il costo dell’abbonamento aumenta a € 19,90/mese individual o € 29,90/mese family. La versione base Hi-Fi fino a 1411 kbps costa quanto gli altri servizi.

Amazon Music Unlimited offre una modalità HD al solito prezzo di € 9,99/mese individual o € 14,99 family a 192Khz/24 bit. Potrebbe essere una buona scelta per chi possiede un amazon echo o alexa.

Date un’occhiata dunque a Tidal o Amazon Music se volete la qualità audio massima. Per il resto, sono tutti ottimi servizi, scegliete quello più adatto alle vostre esigenze.

DISDETTA DELL’ABBONAMENTO

Se disiderate disdire l’abbonamento, la procedura è semplicissima ed è comune a tutti i servizi. È sufficiente recarsi nel proprio account e disattivare il rinnovo automatico. Nel caso di Apple Music, non sarà più possibile ascoltare brani, mentre su Spotify si passerà semplicemente al piano gratuito, perdendo così le funzionalità premium.

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