Non volete più cavi tra i piedi? Un subwoofer wireless può risolvere parecchi problemi di posizionamento e non serve un capitale per mettersene uno in casa
Visto che il termine wireless sembra ormai sempre più indispensabile per qualsiasi device tecnologico, anche un componente Hi-Fi e Home Cinema un po’ particolare come il subwoofer non è esente da questa tendenza. In realtà sono anni che esistono sul mercato subwoofer wireless (li conoscete forse di più per i modelli abbinati ad alcune soundbar), ma oggi il loro numero ha raggiunto livelli tali da offrire un’ampia scelta di modelli per tutte le tasche.
Ma perché qualcuno dovrebbe optare per un subwoofer wireless, che mediamente costa di più di un modello classico cablato? Essenzialmente per togliersi dai piedi i cavi (tranne ovviamente quello di alimentazione del subwoofer stesso) e, quindi, anche per avere maggiore libertà nel posizionamento.
Un plus da non sottovalutare considerando che il subwoofer è un componente audio che, più di tutti gli altri, necessita di una certa attenzione nel posizionamento nell’ambiente per rendere al meglio. E con la disposizione di certe stanze, ciò significa anche dover tirare metri di cavo dall’amplificatore al subwoofer, con la relativa necessità di nasconderli il più possibile alla vista e con il rischio di avere continuamente cavi tra i piedi.
Un subwoofer wireless è essenzialmente un normale subwoofer che si collega all’amplificatore senza la necessità di cavi. In pratica un modulo trasmettitore viene collegato all’uscita subwoofer dell’ampli e trasmette (quasi sempre sfruttando la banda dei 2,4 GHz) il segnale audio al ricevitore wireless, che può essere già integrato nel subwoofer o collegato a esso tramite una “scatolina” ricevente. Il setup è praticamente immediato e ormai non ci sono più problemi di lag e ritardo nella trasmissione del segnale wireless tra ampli e subwoofer, con la conseguenza di prestazioni identiche a quelle che si avrebbero con un classico collegamento cablato.
Di seguito vi riportiamo tre modelli con prezzi da circa 400 a 2000 euro, in modo da coprire un po’ tutte le esigenze a livello di budget, potenza e ambiente di ascolto. Non abbiamo invece inserito i modelli che, per funzionare, necessitano di altri componenti dello stesso brand, come nel caso di Sonos, Bose e B&W e, nel caso voleste rendere wireless un subwoofer che già avete in casa, potete rivolgervi a un kit universale come l’SVS SoundPath Wireless Audio Adapter da 129 euro.
Klipsch R-12SWi
Con un prezzo inferiore ai 400 euro, il subwoofer wireless Klipsch R-12SWi con woofer da 12’’ e una potenza di 200W è tra i migliori sul mercato se non dovete “bassificare” un ambiente enorme. Ha un design piuttosto attraente ma minimalista ed è realizzato con materiali di prima qualità. L’installazione è poi semplicissima; è infatti sufficiente collegare l’R-12SWi alla presa elettrica e quindi collegare il trasmettitore all’uscita subwoofer o LFE dell’amplificatore o ricevitore AV. La trasmissione wireless avviene sulla banda dei 2.4 GHz.
REL Acoustics T/5i
Salendo un po’ di prezzo (circa 800 euro), troviamo il REL Acoustics T/5i, modello con woofer da 20 cm di alta qualità dotato di cono in lega di metallo e fibre vegetali. Il T/5i utilizza una sezione di potenza in classe A/B da 125W, un alimentatore di grande capacità e un trasformatore avvolto a mano. Grazie alla tecnologia Arrow, la trasmissione wireless copre una distanza massima di circa 14 metri e assicura un segnale audio senza alcuna compressione. Il trasmettitore da collegare all’amplificatore va però acquistato a parte e costa circa 250 euro.
Martin Logan Dynamo 1600X
Con poco più di 2000 euro vi portate a casa un subwoofer wireless con 900W di potenza (1800W di picco), cono in polipropilene ad alta escursione da 38 cm e risposta in frequenza: 20-200 Hz. Per renderlo wireless, è necessario il kit SWT-X (circa 200 euro) comprensivo di trasmettitore e ricevitore. La trasmissione wireless copre un range di circa 15 metri e comprende la selezione della frequenza dinamica a 2,4 GHz e la correzione degli errori. Interessante anche la possibilità di controllare il subwoofer tramite app mobile per iOS e Android, che offre anche il sistema di correzione dell’ambiente Anthem Room Correction.
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