Negli ultimi anni è sempre più comune, specie per i sistemi di fascia medio-bassa, che i produttori ricorrano a soluzioni tutto in un uno o per, dirla in maniera anglofona, all in one. E’ l’unica strada percorribile o ci sono alternative? Scopriamolo
Soprattutto per quel che riguarda la fascia medio-bassa del mercato dei setup hi-fi, negli ultimi anni sono spuntate diverse soluzioni dette tutto in uno, di cui abbiamo spesso parlato in questi mesi. A queste soluzioni però continuano ad affiancarsi opzioni a componenti separati. Come in tutte le cose ci sono fautori dell’una o dell’altra fazione e poi ci sono dati oggettivi a favore dell’una o dell’altra possibilità.
Setup hi-fi: vantaggi e svantaggi dell’una e dell’altra fazione
Le soluzioni all in one solitamente offrono un rapporto qualità prezzo molto interessante per il fatto di riuscire ad inglobare in un unico apparecchio tutto ciò di cui si ha bisogno. Questo permette di risparmiare in primis sui cabinet, sui cablaggi e su altri aspetti determinanti nella realizzazioni di un setup hi-fi. A questo, solitamente si aggiunge una ottima sinergia tra i vari componenti che ci fa risparmiare tempo e soldi nella realizzazione del nostro impianto audio. Lo svantaggio principale è quello di avere poche possibilità di personalizzazione e poco divertimento nell’assemblarsi piano piano nel corso del tempo un impianto e cucirselo su misura. Una soluzione all in one potrebbe essere l’ideale per il musicofilo che acquista un impianto con l’unico fine di ascoltare la propria musica e tenerselo ben stretto per tanti anni. C’è poi chi invece prende la scelta dei componenti separati, che vi consentirà di assemblare il vostro impianto a seconda dei vostri gusti magari dandogli quel tocco di personalità che volete e soprattutto, specie per quanto riguarda il comparto digitale, avrete la possibilità di upgradare il vostro sistema a seconda delle ultime novità e delle vostre mutate esigenze. Per contro avrete costi mediamente più elevati oltre al fatto che non sempre è facile raggiungere una ottima sinergia tra i vari componenti, specie se si è alle primissime armi o comunque non sia ha la possibilità di provare insieme le diverse opzioni che il mercato propone. Detto questo, la soddisfazione di mettere su un impianto a proprio gusto non ha prezzo. Come era facile intuire, l’una o l’altra possibilità hanno ognuna il loro perché. A questo punto non ci resta altro da fare che proporvi opzioni per l’una o per l’altra fazione.
Mission 778X+Audiolab600CDT+Wharfedale Diamond 12.1: la via di mezzo tra i due mondi
Iniziamo dalle Wharfedale 12.1: una vera e propria chicca per chi cerca un diffusore compatto, economico e ben suonante in cui ci ha messo lo zampino Karl-Heinz Fink uno che in tema di diffusori ne sa una più del diavolo. Per chi non lo sapesse, si tratta di un piccolo bookshelf a due vie con un midwoofer da 13 cm studiato per combinare doti di rigidità e leggerezza. La sezioni degli alti è affidata ad un tweeter a cupola, con diametro di 25mm. Se non lo avete ancora fatto vi consigliamo di provarle da qualche rivenditore. Il Mission 778X è un piccolo sistema posizionabile dappertutto, anche su una scrivania, che unisce comparto digitale ad un amplificatore integrato in grado di erogare una potenza di potenza di 45 Watt per ciascun canale su 8Ohm che diventano 65 watt per canale su 4 ohm. Per quanto riguarda le connessioni avrete a disposizione connessione Bluetooth, ingressi ottici e coassiali, USB-B e per quanto riguarda la parte analogica avrete un ingresso Phono di tipo MM a JFET/RIIA a basso rumore che vi consentirà di riprodurre i vostri vinili. L’amplificatore per cuffie può contare su una connessione con jack da 6,3mm posto al centro del pannello frontale. Sempre in tema di connessioni analogiche, è presente una uscita (preout) RCA e due ingressi RCA. Il chip Sabre ESS ES9018K2M con architettura Hyper Stream e Time Domain Jitter Eliminator pur non essendo di ultimissima generazione fa un ottimo lavoro e sa dare buone soddisfazioni. I CD stanno tornando in voga o quantomeno gli appassionati di vecchia data sicuramente ne avranno una bella collezione. Abbiamo così pensato di abbinare a questo setup hifi l’eccellente meccanica Audiolab 6000CDT che, è un vero e proprio gioiello per quanto riguarda prestazioni e costruzione. Quando l’abbiamo provata in questo test siamo rimasti sbalorditi e non possiamo che consigliarla a gran voce ed esortarvi a provarla voi stessi, rimarrete impressionati per la qualità di riproduzione. la meccanica di lettura utilizza un buffer digitale read-ahead che riduce gli errori di lettura rendendola capace di riprodurre anche CD graffiati e rovinati, quei famosi CD che sono più o meno sopravvissuti alle vostre feste adolescenziali. No, non ci sono uscite analogiche trattandosi esclusivamente di meccanica, e quindi avrete bisogno di un convertitore D/A esterno come appunto quello presente nell’ Mission LX Connect. Di seguito i prezzi:
- Wharfedale Diamond 12.1 390 Euro
- Mission LX Connect 549 Euro
- Audiolab 6000CDT 599 Euro
Conti alla mano con circa 1.500 Euro avrete un setup hi-fi ben calibrato, facile da posizionare e che vi permetterà di iniziarvi al mondo dell’alta fedeltà senza spendere follie.
Triangle Borea Connect: due modelli di diffusori attivi con HDMI ARC in grado di realizzare un setup hi-fi all in one
Ne avevamo parlato già qualche giorno fa in occasione di un articolo sul come migliorare l’audio della propria TV. Oggi ve le riproponiamo in chiave prettamente audio. Annunciate da pochissimo, la serie Connect di triangle consta di due modelli: le BR02 e le BR03. Entrambi i modelli sono dotati di HDMI ARC che vi consentirà di collegare la vostra TV e controllare le funzioni principali, come ad esempio il volume, direttamente dal telecomando della televisione. Le precedenti versioni delle BR02 e BR03 sono stati dei veri e propri successi in termini di rapporto qualità prezzo ed anche queste Connect si annunciano come degne sorelle dei modelli appena citati. Molti gli elementi in comune col passato come le linee ed i driver. Per quanto riguarda le potenze a disposizione le BR02 possono contare su una amplificazione in classe D da 50 wattx2 mentre le BR03 utilizzano una amplificazione da 60 wattx2. Quello che cambia, oltre all’HDMI ARC sono le possibilità di collegamento. All’interno il dac ora utilizzato è l’ESS 9018K2M in grado di riprodurre file PCM (32bit-384Khz) e file DSD 256 nativi. Presenta anche una USB-B a cui connettere il vostro PC oltre ai classici RCA, ottico, coassiale e phono MM. Trianlge ha annunciato anche due nuove finiture che vanno ad aggiungersi a quelle già a catalogo. Insomma un diffusore in grado di diventare un vero e proprio setup hi-fi con dei costi molto appetibili. A proposito di costi eccovi di seguito quelli di listino:
- Triangle Borea BR02 549 Euro
- Triangle Borea BR03 649 Euro
Electrocompaniet Tana SL2: all in one di classe per il vostro setup hi-fi
Electrocompaniet è uno di quei brand storici del mondo dell’alta fedeltà. Di tempo però da quando Matti Otala tirò fuori alcune macchine e teorie che rivoluzionarono il mondo dell’alta fedeltà è cambiato. Quindi anche Electrocompaniet, che lo ricordiamo, realizza prodotti rigorosamente made in Norvegia, si è adeguata alle esigenze del mercato proponendo delle soluzioni all in one di classe. L’Electrocompaniet Tana SL2 è uno speaker attivo che al suo interno racchiude, oltre ad una amplificazione, una sezione digitale ed uno streamer. In pratica parliamo di un diffusore a due vie con doppio radiatore passivo. L’amplificazione interna, in classe A/B è in grado di erogare una potenza di 150 watt. Per quanto riguarda la sezione di streaming avrete compatibilità con Tidal Connect, Quobuz SpotiFy connect, Airplay 2 ed infine avrete la possibilità di utilizzare una connessione USB-B, ingressi ottici e coassiali. Per chi volesse effettuare degli ascolti più “leggeri” è anche disponibile il Bluetooth. Tutto questo sarà controllabile tramite l’APP EC Living disponibile per IOS e Android. Una scelta interessante per chi vuole realizzare un setup hi-fi estremamente semplice e allo stesso tempo di buona qualità. Il prezzo di listino di questo Electrocompaniet Tana SL-2 è di 1.699 Euro. Insomma una soluzione pratica per tutti, realizzata da un brand storico dell’alta fedeltà.
Per maggiori informazioni su disponibilità e rivenditori dei prodotti citati potete seguire questo link.
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