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TV che suonano bene? Esistono e questo è il nostro tris preferito

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Per chi non vuole impegnarsi nell’acquisto di una soundbar o di un tradizionale impianto multicanale, spesso anche il sistema audio integrato di un TV può bastare

Fermo restando che una soluzione esterna come una soundbar, una soundbase, un paio di speaker wireless o un vero e proprio impianto multicanale è sicuramente preferibile, a volte ci si può accontentare benissimo del sistema audio integrato nel TV per godere di un’esperienza sonora apprezzabile. Questo vale soprattutto se si punta ai TV di fascia più alta, che in molti casi offrono soluzioni integrate sufficientemente potenti e tali da non richiedere altri componenti esterni (e quindi spese aggiuntive) se ci si accontenta di un audio più che dignitoso.

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È logico poi che gli appassionati di Home Cinema non si limiteranno mai all’audio del TV, ma per chi ha il televisore in una stanza piccola, per chi è solito ascoltare spesso in cuffia e non vuole spendere 2-300 euro per una soundbar o per chi non è particolarmente interessato all’audio, produttori come Panasonic, Samsung, Philips e altri propongono TV con sistemi audio tutt’altro che disprezzabili che, in alcuni casi, non hanno davvero nulla da invidiare a una soundbar economica.

In questa breve panoramica ve ne proponiamo tre e se non vedete brand altrettanto importanti come LG e Sony è perché nel primo caso manca il supporto al DTS e, nel secondo caso, il sistema proprietario Acoustic Surface Audio, seppur migliorato nel corso degli anni, non ci ha mai convinti veramente.


Panasonic HZ2000

Questo OLED 4K è una meraviglia a tutto tondo (difficile trovare una miglior qualità video in modelli di altri brand), ma anche sul versante audio non se la cava affatto male. Anzi, il sistema integrato 360 Soundscape Pro è ottimizzato da Technics e riesce a restituire una qualità audio eccellente, grazie anche agli speaker frontali (5 in tutto) rivolti leggermente verso l’alto per ricreare un minimo coinvolgimento verticale con i contenuti in Dolby Atmos.

La configurazione da 140 W (una bella potenza per un TV) è identica a quella del Panasonic GZ2000 di precedente generazione, ma qui troviamo in più l’ottimizzazione di Technics, che ha lavorato con successo soprattutto nell’ampliare il palcoscenico sonoro in altezza e larghezza con risultati davvero notevoli.

È poi vero che i TV Panasonic non hanno mai colpito l’attenzione degli appassionati per la loro qualità audio, ma in questo caso si fa volentieri un’eccezione, anche se i prezzi elevati di questa serie e la sua difficile reperibilità sono limiti da non sottovalutare.

Samsung QN900A

Anche Samsung, ovviamente, propone TV che, nella gamma alta del listino, integrano sistemi audio avanzati. In questo caso abbiamo scelto la gamma 8K QLED QN900A, con il suo sistema audio da 80W in configurazione a 6.2.2 canali che sfrutta le tecnologie Object Tracking Sound (OTS) Pro e Adaptive Sound. A dire il vero dovremmo citare anche la funzione Q Symphony, che però, prevedendo l’utilizzo di una soundbar, non rientra nei parametri di questo articolo.

La tecnologia Object Tracking Sound Pro rappresenta l’evoluzione della tecnologia di tracciamento dell’audio che Samsung aveva introdotto sulle precedenti generazioni dei suoi TV QLED. Grazie a essa il suono si muove in maniera dinamica rispetto e segue il movimento dell’oggetto mentre passa da una parte all’altra dello schermo, fornendo così allo spettatore una sensazione di maggior realismo e spazialità ambientale.

Il suffisso Pro ha portato, rispetto alla precedente generazione, due ulteriori altoparlanti per il canale centrale che migliorano ulteriormente la qualità dei dialoghi e offrono un suono più pulito. Interessante anche la funzione SpaceFit Sound, che sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare analizzato lo spazio fisico attorno al TV con lo scopo di misurare la distanza fra i vari oggetti, fra l’utente e il TV ed eventuali ostacoli che impediscono alle onde sonore. SpaceFit Sound riesce quindi a elaborare un profilo basato sulla proprietà fisica della stanza (dalle dimensioni fino al posizionamento dei mobili) per ottimizzare il suono del TV.

Infine, con Adaptive Sound, l’audio viene ottimizzato in tempo reale a seconda di ciò che si sta guardando (film, evento sportivo, programma televisivo ecc…), in modo che a ogni tipo di contenuto corrisponda uno speciale trattamento a livello di equalizzazione, dinamica e spazialità. Adaptive Sound monitora inoltre i suoni ambientali (anche un semplice dialogo tra due persone), che diventano così fattori importanti per ottimizzare l’audio del contenuto in modo tale che il suono non venga compromesso in modo significativo.

Philips OLED+ 935

Si vede subito che, a livello audio, gli OLED+ 935 di Philips da 48’’, 55’’ e 65’’ hanno puntato molto sull’aspetto audio. Sotto lo schermo svetta infatti una piccola soundbar realizzata in collaborazione con Bowers & Wilkins che, al suo interno, nasconde ben 10 driver per una configurazione a 3.1.2 canali ideale per sfruttare i contenuti audio in Dolby Atmos.

Tra i driver troviamo tre tweeter a cupola in titanio da 19mm in una configurazione sinistra, centrale e destra (LCR). In questa soundbar spicca però soprattutto il Tweeter-on-Top, una soluzione impiegata da anni da B&W per cui il tweeter è montato all’esterno ed è alloggiato in una struttura rigida costruita in ABS rinforzato con fibra di vetro, in modo da prevenire le risonanze indesiderate. I tweeter si sommano a quattro driver midrange da 50mm e a due unità Elevation da 50mm rivolte verso l’alto per esaltare l’effetto di verticalità dei contenuti in Dolby Atmos, mentre ai bassi ci pensa un subwoofer da 100 mm x 65mm con tecnologia Flowport.

La potenza di picco di questo sistema non è elevatissima (70W), ma avere una vera e propria soundbar integrata nel TV fa una bella differenza a livello audio, soprattutto se contate di aggiungere un subwoofer esterno tramite l’apposita uscita.

Ovviamente con contenuti in Dolby Atmos non bisogna aspettarsi miracoli e, in una breve prova dello scorso anno, avevamo notato che il Tweeter-on-Top tendeva a mettere fin troppo in primo piano i dialoghi, ma a livello di puro dettaglio e precisione la soluzione studiata da Philips rimane tra le migliori, anche perché quella leggera “esuberanza” dei dialoghi può essere modificata tramite il pratico equalizzatore a 5 bande. Unico verso aspetto negativo di questi TV? I prezzi, che proprio per il sistema audio integrato sono decisamente più elevati rispetto a quelli dei TV OLED di fascia alta di altri brand.

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