Il Volumio Primo Plus è uno streamer con DAC integrato che rappresenta molto più di un aggiornamento estetico del precedente Primo del 2020. Ecco perché
A pochi giorni dall’annuncio del sistema operativo OS 4, l’azienda italiana Volumio ha presentato Volumio Primo Plus, uno streamer con DAC integrato che rappresenta molto più di un aggiornamento estetico del precedente Primo del 2020. Disponibile in pre-order a 1199 euro, il Primo Plus è il risultato di un ripensamento integrale frutto di oltre due anni di sviluppo, mirato a costruire un prodotto realmente trasversale, capace di integrarsi con impianti moderni e al tempo stesso elevarne la resa.

L’obiettivo di Volumio è offrire un cuore digitale di qualità superiore, un’interfaccia flessibile e aperta e una gestione del segnale che non lasci spazio a compromessi. La sezione di conversione, pensata per un prodotto di fascia alta, adotta due chip ESS ES9039Q2M in vera configurazione dual-mono come modo diretto ed efficace per ridurre il crosstalk e incrementare la risoluzione lungo l’intero spettro.

La doppia alimentazione lineare dedicata alle sezioni analogiche e digitali limita inoltre interferenze e rumore residuo, garantendo una stabilità che si percepisce anche nei passaggi più complessi. La scelta di un clock con phasenoise estremamente basso (90 fs) interviene poi sul timing, elemento critico per riprodurre correttamente transitori, microcontrasti e profondità della scena.

Un altro punto chiave del progetto è la volontà di trasformare il dispositivo da semplice streamer a vero nodo centrale del sistema. L’ampliamento della connettività è in questo senso decisivo; l’ingresso USB-C accetta PCM fino a 32 bit/768 kHz e DSD fino a DSD512, mentre gli ingressi S/PDIF coassiale e ottica aprono la strada a un utilizzo estremamente versatile, dal lettore CD ai decoder video. Le due porte USB-A dedicate allo storage locale rafforzano ulteriormente l’idea di un lettore universale, non vincolato ai soli servizi online.

Il sistema operativo Volumio OS continua a essere uno dei punti di forza dell’ecosistema, complice un’interfaccia moderna, intuitiva e continuamente aggiornata. L’integrazione nativa con Qobuz, TIDAL, Spotify e HIGHRESAUDIO permette un accesso diretto alle piattaforme più diffuse, mentre il supporto a TIDAL Connect, Spotify Connect, Qobuz Connect, la certificazione Roon Ready e la compatibilità con Audirvāna rendono il Primo Plus perfettamente inserito nei flussi di ascolto attuali. Il client UPnP/DLNA e l’uscita HDMI 4K a 60 fps completano uno streamer decisamente flessibile, immediato e adatto anche a impianti domestici complessi o configurazioni multiroom.

La dotazione di uscite bilanciate XLR e sbilanciate RCA permette di collegare il Primo Plus a elettroniche di diversa natura e livello qualitativo. L’output variabile regolabile su otto step ne consente l’uso diretto con finali di potenza, mentre il trigger da 12 V semplifica la gestione di catene evolute. L’estetica minimale, affidata a due selettori fisici e a un display OLED sobrio ma leggibile, lascia spazio alla funzione senza distrazioni, coerentemente con il carattere del prodotto.

Da segnalare anche la connettività wireless affidata al Bluetooth 5.0, AirPlay e al Wi-Fi ac, mentre per chi preferisce l’opzione cablata troviamo una porta Ethernet Gigabit. Se invece preferite uno streamer privo di DAC, il Volumio Rivo Plus continua a essere una delle migliori proposte sul mercato nella fascia di prezzo sotto i 1500 euro.
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