La prima versione cinematografica di assassinio sull’ Orient Express di Sidney Lumet non è trasposta in HD nel migliore dei modi in questa edizione.
1935, il celebre detective Hercule Poirot (Albert Finney) si trova Sull’ Orient Express, sulla via del ritorno da Istanbul verso l’Inghilterra. Uno dei passeggeri della sua carrozza, Mr. Ratchett, gli rivela di esser stato minacciato ripetutamente di morte e chiede protezione a Poirot, che però rifiuta l’incarico. L’indomani il treno rimane bloccato dalla neve sulle montagne e Mr. Ratchett viene trovato morto, assassinato nella sua cabina. A Poirot non rimane che indagare: chi tra i passeggeri del treno è l’assassino?
Il giallo di Agatha Christie viene messo in scena sul grande schermo per la prima volta da Sidney Lumet, che con una narrazione formalmente classica dirige un cast internazionale che nel ’74 era davvero clamoroso tra Ingrid Bergman, Sean Connery, Martin Balsam, Lauren Bacall, Jacqueline Bisset, Vanessa Redgrave, Jean-Pierre Cassel e Albert Finney, qui pesantemente truccato per invecchiarlo abbastanza per interpretare Poirot.
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Il risultato è diligente ed ebbe successo al botteghino per ovvie ragioni, ma non la annovereremmo tra le migliori opere del grande Sidney Lumet, ben più incisivo in opere “politiche” e di denuncia come il capolavoro dimenticato Quinto Potere, i più noti cult anni ’70 con Al Pacino come Serpico e Quel pomeriggio di un giorno da cani o i classici La parola ai giurati con Henry Fonda e il Verdetto con Paul Newman. Complice la verbosità della sceneggiatura, che però la trama richiede, a livello di messa in scena e ritmo il film non è invecchiato benissimo e sarà quindi interessante scoprire se la nuova trasposizione di Kenneth Branagh (sempre con un cast di prim’ordine) sarà in grado di mantenere i pregi del giallo di Agatha Christie “aggiornando” la veste cinematografica.
La versione Blu-ray qui in esame di assassinio sull’ Orient Express è quella contenuta nella “[amazon_textlink asin=’B015GLTOJA’ text=’Agatha Christie Collection’ template=’ProductLink’ store=’ad04f-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7337f137-d52d-11e7-9796-e34005785767′]” edita da Universal nel 2015, che include anche Assassinio sul nilo (1978), assassinio allo specchio (1980) e delitto sotto il sole (1982), tutti film tratti dai gialli della celeberrima scrittrice di gialli. Di recente assassinio sull’ Orient Express è stato pubblicato anche da Eagle Pictures nella collana “indimenticabili“, che speriamo di poter recensire prossimamente.
VIDEO
Non si può affermare che il video HD di questa edizione di assassinio sull’ Orient Express sia un disastro, ma certamente di limiti ne ha diversi. Si parte da una pellicola 35mm con aspect ratio 1.85:1 chiaramente non restaurata con qualche difetto fisico ravvisabile nei primi minuti, si prosegue con una definizione che fatica a bucare lo schermo e una rumorosità sempre presente e che non sempre ha l’aspetto della classica grana della pellicola, andando ad inficiare il dettaglio percepito.
Il risultato è che molte sequenze appaiono piuttosto slavate e nonostante la buona tenuta del livello di dettaglio nelle scene meno illuminate e una buona resa del nero, per contro la luce riflessa dalla neve che entra dai finestrini sembra talvolta sovraesposta e si ha sempre la sensazione che ci sia qualcosa di interposto tra la naturale grana della pellicola e la resa su schermo. Anche la resa cromatica è discreta, caratterizzata da tinte morbide senza innaturali spinte sulla saturazione e il contrasto.
Rispetto al vetusto DVD è dunque tutta un’altra storia, ma siamo convinti che qualcosa di meglio si possa ottenere da questa pellicola (il fatto che in retro copertina sia esplicitato “a causa dei materiali usati originariamente la qualità tecnica del film potrebbe non essere sempre eccellente” è eloquente). Siamo curiosi di vedere se l’edizione Eagle Pictures sia in grado di soddisfarci.
AUDIO
La traccia audio italiana è codificata in DTS stereo (mentre quella inglese e francese è in DTS-HD Master Audio 2.0) anche se all’atto pratico si tratta di una traccia monofonica. Poco di eclatante da segnalare su questo fronte: la resa è piuttosto piatta, i dialoghi sono sempre ben intelligibili ma a tratti un po’ sibilanti e il messaggio sonoro è in generale poco corposo, ricordando più una resa televisiva che cinematografica.
Va un po’ meglio alla traccia originale, più pulita ed estesa in frequenza sulle voci ma sempre un po’ povera in termini di coinvolgimento e dinamica. Per un film dominato dai dialoghi ci si può certamente accontentare, anche se le scene del passaggio del treno risultano molto più d’impatto a livello visivo che sonoro.
EXTRA
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