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Beoplay Earset – Prova veloce su strada

Cuffie in-ear wireless come Beoplay Earset di B&O Play dovrebbero offrire qualità musicale, indossabilità e autonomia al di sopra di ogni sospetto ma nella nostra prova lampo l’evidenza dei fatti ha battuto la griffe

Beoplay Earset sono disponibili nei colori marrone e bianco, caratterizzate da un design regolabile, driver elettro-dinamici da 14,2 mm di diametro, supporto Bluetooth 4.2 con tanto di codec AAC e funzionano con l’app Beoplay per il bilanciamento audio. Sulla carta tutto un programma, ma il risultato?

Recentemente ci siamo trovati nella condizione di fare una prova veloce e a conti fatti le riserve non son state poche, sia per uso sportivo che per essere più classicamente accompagnati dalla musica preferita indoor e outdoor.

 

La sensazione è quella di avere a che fare con un apparato capace di competere come resa musicale con gli Airpod Apple, anche qualcosa in più, ma il rovescio della medaglia è il livello del comfort. La maggior parte degli auricolari porta in dote materiale in gomma flessibile attorno ai punti di ancoraggio che quando si avvolgono attorno all’orecchio umano tendono ad adattarsi in base alla forma che, cosa assolutamente da non sottovalutare, varia da persona a persona.


Le Beoplay Earset utilizzano elementi metallici rigidi e inflessibili come ancoraggio dietro il padiglione auricolare e, anche se rivestiti in un sottile materiale in gomma, una volta regolati altezza e raggio per adattarsi la calzata ci è subito sembrata poco confortevole, divenendo più che fastidiosa nel giro di una manciata di minuti, peggio va se si indossano degli occhiali.

Inoltre il cavo è spesso, corto e pesa molto più sul lato del set con i pulsanti di controllo restituendo una spiacevole sensazione durante bruschi movimenti, tipici di chi fa esercizio fisico.

Per comodità Beoplay Earset hanno a corredo quattro set di punte in gommapiuma per coprire i driver da 14,2 mm, tutti della stessa dimensione, sottili, e vanno estesi completamente per adattarli ai driver col rischio di danneggiarli.

In cauda venenum il livello di isolamento dal rumore esterno ci è sembrato migliorabile pur comprendendo la necessità di dover mantenere bilanciato l’in/out per motivi di sicurezza. In fase di utilizzo torna utile l’app Beoplay, opzionale e gratuita, per ottimizzare il suono e regolarlo secondo i profili disponibili, quattro preset con diversa equalizzazione di cui il primo offre maggiori bassi e l’ultimo favorisce il parlato: Commute, Clear, Workout e Podcast.

Non stupisce nemmeno l’autonomia con circa 5 ore di uso continuo contro apparati che a oggi vantano una longevità anche doppia. Ricarica tramite cavo USB-C che necessita di 2,5 ore.

Anche se si è trattato di una prova veloce e poco approfondita il feedback è stato perlopiù negativo, specie in considerazione del costo che nel caso di Beoplay Earset al momento viaggia attorno ai 299,00€.

Link al sito ufficiale.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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