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Neofiti allo sbando: consigli per l’uso delle informazioni

Il termine neofita indica colui che si avvicina ad un dato contesto per la prima volta, circostanza che inevitabilmente espone il soggetto a tutta una serie di valutazioni in merito alle informazioni che si troverà a fronteggiare lungo il cammino, sovente tortuoso, della nuova passione cui ha deciso di dedicarsi.

In prima battuta, potremmo affermare che l’approccio iniziale nei confronti di un qualsiasi ambito sia un po’ l’equivalente di iscriversi in palestra per la prima volta, circostanza talvolta vissuta con una certa ansia, non solo perché si tratta di entrare in un ambiente nuovo e praticamente sconosciuto ma anche per il fatto di non avere dimestichezza con il contesto.

A prescindere dall’aspetto sociale – non necessariamente piacevole a causa di alcuni soggetti poco disposti a familiarizzare con gli “estranei” – è sovente l’aspetto tecnico ad incutere un certo timore, laddove non si conoscano a fondo le potenzialità delle numerose attrezzature presenti.

Non troppo dissimile è l’avvicinamento via forum – molti fuggono letteralmente a causa delle ridicole schermaglie che fin troppo spesso si ha modo di leggere – dove occorre essere accettati ovvero inseriti nell’esclusivo Club dei conoscitori del complesso mondo dell’Alta fedeltà.


Chiunque decida di interessarsi ad un determinato ambito, si troverà ben presto ad avere a che fare con informazioni nuove e potenzialmente fuorvianti laddove non se ne abbia conoscenza, un vero e proprio labirinto: valori, misure, grafici e grandezze che identificano vari fenomeni appartenenti al contesto sono spesso di difficile interpretazione e correlazione.

Molte persone vantano conoscenze piuttosto nozionistiche ove non astratte di certi campi, ma questo ovviamente non può certo costituire una colpa, d’altronde se non si è mai frequentato un determinato settore è perfettamente normale non essere, parimenti, troppo informati.

Ma le informazioni sono importanti solo se sono reali, poiché è proprio mediante la loro conoscenza che sarà possibile scremare il superfluo – quando non propriamente falso o degno della peggior credenza popolare – riuscendo a centrare l’obiettivo di fare una scelta sensata.

Attenzione poi all’eccesso di informazioni, fattore che può condurre ad ulteriore confusione, soprattutto nei casi in cui queste non abbiano correlazione diretta ed effettiva con la prestazione sonora ma siano più legate all’ambito psicologico piuttosto che tecnico: della serie non lo sento ma so che esiste (sic).

Il nostro consiglio è sempre quello di leggere il più possibile scegliendo fonti credibili ed autorevoli – soprattutto evitando come la peste ambiti eccessivamente elitari dove ci si dedica a considerazioni astruse e sovente oscure – questo per evitare di confondere ulteriormente le idee, ancora alquanto malferme a causa della scarsa consapevolezza.

Anche questo è parte dell’esperienza, col tempo sarà sempre più facile individuare chi sia degno di stima e chi invece meriti l’oblio.

Di riviste cartacee autorevoli ne esistono parecchie, è sufficiente recarsi in edicola, ed anche in rete si trovano parecchi siti – tra cui noi ovviamente! – che tentano di far luce su molti degli aspetti tecnici che accompagnano la passione per l’audio di qualità.

Da non dimenticare i molti video esplicativi che a mo’ di vero e proprio tutorial cercano di spiegare aspetti che pur posti alla base non sempre sono così conosciuti, anzi, sono proprio i concetti basilari ad essere frequentemente male interpretati o addirittura ignorati; basta leggere certe affermazioni sparse per il web per farsene un’idea nemmeno tanto vaga.

Firme autorevoli – sebbene talvolta poco comprensibili nell’immediato, tranne che non si disponga dei giusti prerequisiti – sono a disposizione al fine di chiarire le molte perplessità che possono complicare l’esistenza dell’appassionato di primo pelo.

Qualche articolo fa – qui potete leggerlo – abbiamo illustrato alcuni termini imprescindibili la cui interpretazione consente di comprendere le proprie effettive necessità, pochi ma fondamentali valori da tenere d’occhio nell’allestimento di un sistema Hi-Fi.

Chiaramente molti altri sono gli aspetti che devono essere considerati, in particolare l’ambiente dove l’impianto sarà inserito – concetto già qui preso in considerazione – poiché va da sé che l’influsso di questo è a dire poco non trascurabile.

Non troppo dissimile dalla sinergia che sempre dovrebbe accompagnare l’unione tra la sezione di amplificazione e i diffusori, a prescindere dalla sorgente, di certo importante, ma possiamo assicurarvi che sbagliare la scelta delle elettroacustiche conduce a danni molto maggiori.

 

La conoscenza diretta del suono di uno strumento reale – preferibilmente acustico, non certo sintetico generato dal computer – rappresenta condizione essenziale ai fini della comprensione di ciò che stiamo ascoltando, o meglio di quanto l’impianto audio sia in grado di riproporre.

Un contrabbasso inusitatamente leggero oppure un violino eccessivamente caratterizzato da basse frequenze, a titolo d’esempio, rappresentano le due facce della medesima medaglia: in tutta evidenza si tratta di strumenti mal registrati o di una riproduzione scarsa da parte del sistema.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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