Acquistare una meccanica di lettura CD con un DAC separato è una scelta che non si considera molto spesso, ma in realtà può portare diversi vantaggi significativi
Acquistare una meccanica di lettura CD con un DAC separato, anziché un lettore CD tradizionale con DAC integrato, è una scelta che non si considera molto spesso (soprattutto se si ha un budget limitato), ma in realtà può portare diversi vantaggi significativi per chi cerca la massima qualità audio e vuole un sistema flessibile e aggiornabile nel tempo.
La differenza principale tra questi due setup di ascolto di CD (ma mettiamoci pure anche i SACD) risiede nella separazione delle funzioni. La meccanica infatti, che non a caso è priva di uscite an analogiche, si occupa esclusivamente della lettura dei dati digitali dal CD, mentre il DAC esterno si occupa della loro trasformazione in segnale analogico da inviare al sistema di amplificazione. Questa suddivisione permette in teoria di migliorare la qualità audio e di ottenere una riproduzione più fedele e precisa.
Uno dei benefici principali è la riduzione delle interferenze. Pur non mancando modelli di fascia alta con design molto avanzati e sofisticati per rimediare a questo problema, nei lettori CD tradizionali, le parti elettroniche della meccanica e del DAC sono integrate nello stesso chassis e questo può portare a interferenze elettromagnetiche tra i circuiti, compromettendo la qualità del segnale audio.
Con una meccanica dedicata e un DAC separato, queste interferenze sono minimizzate, garantendo una maggiore purezza del suono. Inoltre, i DAC esterni di qualità superiore sono spesso dotati di tecnologie avanzate come il sovracampionamento o filtri digitali sofisticati, che migliorano ulteriormente la conversione del segnale digitale in analogico.
Un altro vantaggio importante è la flessibilità. Con una configurazione separata, è possibile scegliere un DAC che meglio si adatta ai propri gusti e al resto del sistema audio. Alcuni DAC, ad esempio, offrono un suono più caldo e morbido, mentre altri privilegiano il dettaglio e la trasparenza. Questa possibilità di personalizzazione è un grande valore aggiunto per gli appassionati di hi-fi che vogliono ottenere il massimo dal proprio impianto. Inoltre, in futuro sarà possibile aggiornare il DAC per adottare nuove tecnologie o migliorare le prestazioni senza dover sostituire l’intero sistema.
Un altro aspetto da considerare è la qualità della meccanica di lettura. I CD transport dedicati, soprattutto quelli di fascia alta, sono progettati per garantire una lettura dei dati estremamente accurata, riducendo al minimo gli errori e il fenomeno del jitter, ossia le imprecisioni temporali che possono compromettere il segnale digitale. Alcune meccaniche utilizzano sistemi avanzati di buffering del segnale o algoritmi per correggere eventuali imperfezioni nella lettura, offrendo un output digitale più stabile e pulito rispetto a molti lettori CD integrati.
Questa separazione dei componenti non solo migliora la qualità audio, ma aumenta anche la durata del sistema nel suo complesso. I DAC e le meccaniche di lettura hanno cicli di vita differenti: un DAC esterno di alta qualità può rimanere all’avanguardia per anni, mentre una meccanica potrebbe richiedere una sostituzione più frequente a causa dell’usura. Con un sistema modulare, è possibile sostituire solo la parte necessaria, risparmiando sul lungo periodo.
Naturalmente, ci sono anche alcune considerazioni pratiche da tenere a mente. Un sistema composto da meccanica e DAC separati richiede un investimento iniziale maggiore rispetto a un lettore CD tradizionale. Inoltre, l’installazione e la scelta dei componenti richiedono una certa attenzione ed “esperienza”: bisogna infatti assicurarsi che la meccanica e il DAC siano compatibili e che il sistema nel suo complesso sia adeguato al livello di qualità desiderato.
Ma esattamente quanto si può spendere per portarsi a casa un’accoppiata ben suonante senza svuotare il conto in banca? Impossibile fare una stima precisa vista l’enorme scelta di modelli in commercio, ma volendo restare in un range attorno ai 1000 euro ci stiamo trovando bene (presto un test approfondito) con l’accoppiata Cambridge Audio CXC V2 (meccanica CD che online si trova tra i 500 e i 550 euro) e il DAC Topping E70 Velvet (circa 400 euro online).
Il primo è un modello essenziale e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, supporta la funzionalità Gapless e integra la proprietaria Servo S3, che garantisce una velocità di rotazione costante del disco e riduce gli errori di lettura. Il Topping E70 Velvet è un DAC di fascia media che offre prestazioni di tutto rispetto, grazie all’utilizzo del chip AK4499EX apprezzato per la sua trasparenza. Questo DAC è inoltre Bluetooth-LDAC e si può collegare anche a un PC per sfruttare al meglio l’audio hi-res (PCM fino a 32-bit/768kHz e DSD512).
Se invece non volete rinunciare allo streaming, l’accoppiata tra la meccanica Audiolab 6000 CDT e lo streamer Audiolab 6000N Play (che integra un DAC di tutto rispetto come l’ESS Sabre32 9018K2M Reference,) è altrettanto valida (ne abbiamo parlato diffusamente qui) e, anche in questo caso, si riesce a stare entro i 1000 euro cercando le migliori offerte online.
Questo budget diventa però troppo limitato se si cerca anche la compatibilità con i SACD. Meccaniche senza DAC in grado di riprodurre questo supporto sono infatti molto più rare e decisamente più costose di quelle limitate ai CD, senza contare che con una meccanica simile da alcune migliaia di euro diventa pressoché indispensabile investire in un DAC altrettanto performante… e costoso.
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