Torniamo a parlare del grande chitarrista Franco Mussida, affermato artista tra i maggiori interpreti dello strumento a sei corde, membro fondatore di uno dei gruppi maggiormente influenti sulla scena del rock progressivo, la mitica PFM, e del CPM Music Institute.
E lo facciamo in occasione della pubblicazione di un nuovo lavoro da lui firmato intitolato “LOVE STREET – GENTE CHE LA VITA…NON SI BUTTA VIA” qualcosa che nel panorama della musica in generale non si riscontra davvero tutti i giorni, per spessore artistico, impegno sociale e culturale.
A suo tempo avevamo recensito l’eccellente lavoro a firma del Maestro intitolato “Il pianeta della musica e il viaggio di IoTù”, opera le cui versioni in vinile ed in BD ci avevano deliziato in tutti i sensi: artistico, tecnico e perché no, soprattutto emotivo.

Prima di parlare di questo nuovo, interessante ed importante progetto, ci fa piacere fornire ai nostri lettori il link attraverso il quale poter scaricare e toccare con mano la qualità della proposta:
https://we.tl/t-v163JNxtxl (per quanto attiene al file mp.4)
https://youtu.be/KknzLtqgTj0?si=2a-pl-BANZ1cegN (per quanto attiene al video del brano)
E già, perché il tutto nasce all’interno di un progetto sociale gestito dal CPM Music Institute per il Sociale – del quale il Maestro Franco Mussida è Presidente e Fondatore – un’organizzazione cui afferiscono alcune tra le più importanti fondazioni e comunità attivamente impegnate nel sociale: PROGETTO ARCA, Comunità S. PATRIGNANO, Comunità KAYROS, Associazione AMICI DELLA NAVE, Coro MILLE COLORI di Scampia e VERO VOLLEY.
Nemmeno a farlo di proposito, recentemente abbiamo pubblicato un articolo che guarda caso allude alle positive emozioni che la musica è in grado di generare – qui potete leggerlo – proprio perché siamo più che convinti che un linguaggio in concreto universale come la musica sia in grado di veicolare messaggi di vitale importanza fornendo, al contempo, una positiva ed utile distrazione da altre logiche che di recente sembra abbiano preso il sopravvento tra i giovani.
Consistenti testimonianze circa l’eccellente lavoro svolto dal Maestro Franco Mussida giungono da tutte le associazioni poco sopra citate, soprattutto in relazione al contenuto musicale, o per meglio dire, all’importanza che questa forma di arte presenta sotto forma di contributo verso quella sorta di ristoro emotivo di cui, a tutti gli effetti, si avverte sempre più la necessità.

D’altronde è nota la sensibilità di questo grande artista nei confronti del sociale, impegno portato avanti mediante attività che lo vedono coinvolto in progetti musicali di vario genere che si svolgono in luoghi usualmente (e talvolta consapevolmente purtroppo) psicologicamente evitati come la peste, ad esempio il carcere, attraverso il progetto CO2 Controllare l’odio, che il CPM Music Institute segue e gestisce.
Un importante contesto che una volta di più, accredita la musica quale ideale media cui affidare l’intimità delle nostre emozioni lasciando che se ne generino di ulteriori.
Altro notevole impegno è il Musical Rap “WAIT”, interpretato da giovani che seguono un percorso riabilitativo coadiuvati dagli studenti del corso di Composizione Pop-Rock che si svolge presso il suddetto Istituto.
Molto chiaramente il progetto LOVE STREET va inteso nel giusto senso, visto e considerato che per forza di cose non si tratta di qualcosa di comune e virale, come adesso va di moda affermare in ambito social – tutt’altra cosa rispetto alla realtà del presente caso – sebbene la qualità artistica e tecnica vadano di pari passo.
Nel caso foste interessati, ulteriori e più approfondite notizie possono essere agevolmente trovate nell’homepage del CPM Music Institute (www.cpm.it).
Concludiamo segnalando che tutti i proventi derivanti dalle attività appena descritte, saranno interamente devoluti alle iniziative musicale nei settori del disagio sociale.
Come al solito, ottimi ascolti!!!
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