Inizialmente pensata per la distribuzione nella sola Cina dalla corporazione taiwanese HTC è da poco disponibile anche in altri 37 Paesi il Vive Focus VR
Vive Focus VR è un headset di qualità per la realtà virtuale totalmente autonomo che non necessita di alcun tipo di connessione wired per funzionare una volta indossato. Prezzo di lancio attorno ai 600$ negli Stati Uniti le applicazioni concepite da HTC sono molteplici e molto interessanti, a partire da una specifica app chiamata Vive Sync che consente ai dipendenti presso uffici diversi di incontrarsi virtualmente e lavorare insieme in modalità VR.
HTC Vive Focus è vicina al progetto Quest di Oculus, primo apparato autonomo concepito per il gaming e la realtà virtuale, anche in questo caso senza fili e senza connessione a PC. Quest ha ampia compatibilità con i game del precedente Oculus Rift, dotato di 2 controller touch, 4 sensori di movimento e l’ausilio di Oculus Insight per migliorare ulteriormente il tracciamento inside-out.
Attraverso l’analisi visiva gestita da programmi ad hoc il visore interpreta lo spazio che circonda l’utilizzatore, diventano così particolarmente interessanti gli usi in ambito mixed reality. Non occorre indossare auricolari grazie alla specifica integrazione dell’audio, risoluzione immagine pari a 1600 x 1440 pixel per occhio.
Vive Focus affianca a catalogo gli altri apparati Vive da 499$ e il Vive Pro di HTC da 799$, che prevedono il collegamento obbligatorio a computer. HTC spinge molto Vive Focus in ambito business provando a motivare le aziende che desiderino un’esperienza VR mobile assoluta. Risoluzione di fascia alta pari a 2880 x 1600 pixel per occhio della Vive Pro, alimentato dal chipset mobile Snapdragon 835 di Qualcomm con durata della batteria fino a 3 ore.
Vive Focus è quindi un sistema VR mobile autonomo, tiene traccia del movimento dell’utente con le fotocamere rivolte verso l’esterno, l’annuncio del progetto era giunto dopo che HTC aveva annullato un altro progetto basato sulla piattaforma Daydream VR di Google, passando poi a Vive Focus il cui annuncio di distribuzione internazionale la scorsa primavera, mettendo a disposizione degli acquirenti statunitensi un kit di sviluppo.
L’unico oggetto da indossare al di fuori del casco, con comoda fibbia per cintura
Guardando le specifiche si rimane colpiti dalla qualità di tracciamento del Vive Focus ma la realtà pare essere alquanto diversa. Ricordiamo che sin dal lancio HTC ha sviluppato dei controller di movimento totalmente monitorati al fine di integrare il dispositivo di puntamento remoto in misura del tutto simile alla versione originale dei remote pointing device.
Anche se gli appassionati cercheranno sicuramente di metterci sopra le mani va da se che HTC propone Vive Focus come dispositivo per scopi didattico / formativi, simulatori, strutture di progettazione industriale e certo non ultimo le applicazioni all’interno delle sale giochi. Per chi stesse pensando a un acquisto i feedback che giungono dagli early adopters non sono entusiasmanti.
Nella fattispecie si è tenuto a far notare che per esempio il Lenovo Mirage Solo, benché di inferiore qualità estetica e materiali meno pregiati, offre un livello di tracking più fedele e meno dispersivo ma c’è di più: anche se indossato da chi non è portatore di occhiali l’apparato diventa poco confortevole nel giro di meno di 60 minuti, infastidendo ulteriormente anche a livello di resa visiva col rischio di provocare repentini mal di testa.
Per ulteriori informazioni: link diretto al sito ufficiale HTC.
© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.