La multiamplificazione attiva con crossover elettronico e amplificatori dedicati per ogni driver è la soluzione ideale per chi ha diffusori autocostruiti, perché permette di ottimizzare al massimo le prestazioni e avere un controllo totale sul sistema. Ovviamente non è valida solo per gli autocostruttori, vedi ad esempio Linn che da anni è grande sostenitrice di questa strada. A breve vi spiegheremo per filo e per segno dove e come abbiamo utilizzato questo sistema. Per il momento ci limitiamo a fare un articolo introduttivo su cosa serve per realizzare un sistema del genere e dare qualche cenno sui collegamenti, una introduzione doverosa che speriamo susciti la vostra curiosità.

La “nostra” multiamplificazione attiva proletaria
Vediamo come strutturare un sistema in multiamplificazione attiva che avrà come protagonisti dei diffusori a tre vie ovviamente privi di cross over passivo. I principali protagonisti di questa soluzione saranno il crossover DBX PA2, i finali Fosi Audio V3 Mono ed il preamplificatore Fosi Audio ZP3
Di cosa abbiamo avuto bisogno per la realizzazione del sistema

Componenti necessari per il sistema
Per il nostro sistema stereo a 3 vie in multiamplificazione attiva, abbiamo utilizzato quanto segue:
- Sorgente audio: Audiolab 9000N.
- Preamplificatore Fosi Audio ZP3 : Per il controllo del volume e la selezione delle sorgenti.
- Crossover attivo DBX PA2 : Un modello come il DBX PA2 è una scelta molto popolare e flessibile per questo tipo di configurazione. Permette di separare il segnale audio in tre bande di frequenza per ciascun canale (bassi, medi, alti). Lo potrete trovare un po’ ovunque: Amazon, Thomann o anche su qualche mercatino dell’usato, noi ne abbiamo trovato uno sul wharehouse di Amazon a meno di 400 Euro.
- Finali di potenza: In questo caso, avremo bisogno di sei Fosi Audio V3 Mono, uno per ogni driver (due woofer, due midrange, due tweeter). I V3 Mono oltre a venirci incontro sul prezzo, ci aiuteranno non poco per quel che riguarda gli ingombri, ricordatevi però che gli alimentatori (più grandi dei finali stessi) sono esterni e dovrete trovare spazio anche per loro. Ci sono vari tipi di alimentatori e vari modi per alimentarli, noi abbiamo optato per la soluzione più costosa, ossia sei alimentatori da 48V/10A. Per il posizionamento ricordatevi che i V3 Mono scaldano parecchio e che quindi non è il caso di impilarli ma lasciate loro sempre un po’ di aria attorno.
- Cavi:
- Una coppia di cavi bilanciati per collegare il preamplificatore al crossover DBX.
- Sei cavi di segnale per collegare le uscite del crossover DBX ai sei finali Fosi Audio V3 Mono.
- Sei coppie di cavi di potenza per collegare ciascun finale V3 Mono al rispettivo driver del diffusore.

2. Collegamenti
- Sorgente al preamplificatore: Collegare la sorgente audio al preamplificatore.
- Preamplificatore al crossover: Collegare l’uscita stereo (L e R) del preamplificatore agli ingressi del crossover DBX.
- Crossover ai finali: il DBX PA2 ha uscite separate per basse, medie e alte frequenze. Collegare le uscite del DBX in questo modo:
- L’uscita Low (L) del DBX all’ingresso del primo Fosi V3 Mono (destinato al woofer sinistro).
- L’uscita Mid (L) del DBX all’ingresso del secondo Fosi V3 Mono (destinato al midrange sinistro).
- L’uscita High (L) del DBX all’ingresso del terzo Fosi V3 Mono (destinato al tweeter sinistro).
- L’uscita Low (R) del DBX all’ingresso del quarto Fosi V3 Mono (destinato al woofer destro).
- L’uscita Mid (R) del DBX all’ingresso del quinto Fosi V3 Mono (destinato al midrange destro).
- L’uscita High (R) del DBX all’ingresso del sesto Fosi V3 Mono (destinato al tweeter destro).
- Finali ai diffusori: Collega ogni finale Fosi V3 Mono al driver corrispondente sul diffusore, assicurandoti di rispettare la polarità (positivo e negativo).
Caratteristiche principali del Fosi Audio ZP3
Mentre scriviamo queste righe, sul sito Fosi Audio parlano di più di 2.000 unità vendute nel giro di una settimana dello ZP3, così abbiamo deciso di darvi qualche info in più su questo preamplificatore. Iniziamo con il dire che il Fosi Audio ZP3 mantiene il design classico del brand cinese con colorazione nera e manopola del volume arancione. Rispetto ad altre elettroniche del marchio l’alimentatore è interno. Sul frontale troverete un pulsante per accensione, spegnimento e selezione di uno dei tre ingressi. Sul retro avrete 2 ingressi RCA ed 1 XLR, uscite RCA,XLR e SUB. Possibile la regolazione dei toni. Per il controllo del volume avremmo gradito un piccolo display considerando che la manopola ruota all’infinito. Quindi fate sempre molta attenzione quando accendete il vostro impianto onde evitare spiacevoli sorprese ma soprattutto prima di spegnere riportate il volume a zero o giù di lì! Altra caratteristica interessante è quella di poter settare il filtro passa alto su tre impostazioni differenti: 20Hz-20kHz, 80Hz-20kHz, 120Hz-20kHz e considerando l’imminente arrivo sul mercato di un subwoofer di questo brand l’idea sembra essere molto interessante. La costruzione interna è sorprendente per il prezzo. Sonicamente parlando riesce a soddisfare appieno le esigenze di chi è alla ricerca di buone prestazioni, un livello di connettività discreto e soprattutto per chi non vuole spendere una fortuna. Attualmente disponibile su Amazon o sul sito del produttore ad un prezzo che si aggira attorno ai 200 Euro. Il Fosi Audio ZP3 implementa le buone prestazioni del piccolo P4 unendo una migliore versatilità e perfomance leggermente superiori soprattutto dal punto di vista dinamico. Insomma buone le prestazioni e la costruzione. Fate solo attenzione a mettere il volume al minimo prima di spegnerlo e soprattutto fate attenzione alla prima accensione.
Considerazioni finali
Sul sito Fosi Audio ( nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo) con circa 1.350 Dollari acquisterete 6 V3 mono con alimentazione 48V/10A per il Fosi Audio ZP3 si parla di circa 243,99 Dollari , mentre per il DBX PA2 noi con un ricondizionato Amazon abbiamo speso meno di 400 Euro. Insomma fino a qualche anno fa, realizzare un sistema del genere a questo prezzo poteva sembrare fantascienza. Il prossimo step? Lavorare sul DSP ma tranquilli siamo già all’opera! Bene se siete curiosi a questo punto vi resta altro che seguirci nelle prossime puntate di questo viaggio!
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