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La riscossa dei supporti fisici riparte dall’Europa? Il caso di HMV

Rispetto agli ultimi anni, negli store della catena britannica HMV sono cresciute le vendite di supporti fisici come Blu-ray e Ultra HD Blu-ray, grazie soprattutto ai collezionisti

Chiaramente è troppo presto per parlare di riscossa o rinascita dei supporti fisici, ma le parole del managing director di HMV, Phil Halliday, lasciano ben sperare per il futuro dei DVD, Blu-ray e Ultra HD Blu-ray, o per lo meno vanno un po’ controcorrente rispetto alle ultime notizie non proprio esaltanti provenienti da oltreoceano.

HMV è una catena britannica di negozi fisici (ma c’è anche un ricco store online) specializzati in musica e in altri prodotti di intrattenimento tra cui appunto anche i supporti fisici audiovisivi. A oggi conta 120 punti vendita in Gran Bretagna, Giappone, Canada, Irlanda e Belgio e, anche se non possiamo considerarlo un gigante alla pari di colossi come Target, Best Buy o Walmart, rappresenta un punto di vista privilegiato sul mercato (quantomeno europeo) di questi prodotti.

supporti fisici

In una recente intervista, Halliday, pur senza snocciolare numeri o percentuali, ha dichiarato che, rispetto agli ultimi anni, negli store di HMV sono cresciute le vendite di questi supporti (in modo particolare Blu-ray e Ultra HD Blu-ray), grazie soprattutto ai collezionisti.


Secondo Hallyday ci sono sempre più appassionati che, scoraggiati e infastiditi dai frequenti aumenti dei prezzi delle piattaforme streaming e dai loro cataloghi in continuo mutamento, stanno tornando piano piano ad acquistare film e serie TV su supporto fisico.

blu-ray

Una tendenza che, secondo il managing director di HMV, sta interessando anche la musica e il merchandise, a conferma di una tendenza per cui, dopo anni di estrema “volatilità” della fruizione di contenuti, alcuni utenti vogliono tornare a possedere fisicamente un oggetto e non solo a consumarlo digitalmente. 

Ovviamente, la testimonianza di Halliday è poca cosa se si osserva questo settore a livello globale, ma il fatto che qualcosa inizi già a muoversi in un mercato comunque importante come quello britannico non è da sottovalutare.

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