Al Monaco Hi-End 2023 l’amplificatore integrato InPoL Legacy dell’italiana Pathos Acoustics ha attirato non pochi sguardi (e orecchie). D’altronde, basta guardarlo per rimanerne affascinati
Synapse, Adrenalin, Logos, Kratos. Sono solo alcuni dei modelli (tra preamplificatori, DAC, ampli cuffie, finali e integrati) del produttore italiano Pathos Acoustics, realtà attiva ormai da un quarto di secolo che può contare su oltre 20 componenti (mancano solo i diffusori) per allestire impianti di fascia alta (ma non solo) davvero unici.
Pathos detiene il brevetto della circuitazione InPoL, un sistema basato sull’interazione tra dispositivi a stato solido e dispositivi a vuoto che va oltre il classico ibrido, oltre a dispositivi di dissipazione del calore (diversi dalle classiche pinne) realizzati in un modo alquanto singolare tale da replicare il nome dell’azienda.
Certo, i prezzi di molti di questi prodotti sono per pochi fortunati, ma considerando i componenti e le tecnologie in gioco non parliamo nemmeno di cifre spropositate o del tutto esoteriche, contando che il listino (senza IVA) va dai 1570 euro del finale in classe D AmpliD fino ai 50.000 euro del top di gamma InPol Legacy, amplificatore integrato in classe A impegnativo sotto tutti i punti di vista (non solo per il prezzo, ma anche per il peso di ben 140 Kg). Proprio quest’ultimo è stato tra i protagonisti del Monaco Hi-End 2023. In realtà non è un prodotto del tutto nuovo (è uscito sul mercato lo scorso anno), ma visto che non ne abbiamo ancora parlato approfittiamo della fiera tedesca per farlo.
Nel creare questo sontuoso ampli da 100W di potenza su 8 Ohm, Pathos ha voluto realizzare il suo integrato migliore di sempre, che fosse in grado di eguagliare, se non superare, i monofonici InPower (10.600 euro) e Adrenalin (20.000 euro). “La filosofia di ascolto Pathos si esprime nel suono morbido, dolce, senza fatica di ascolto. Abbiamo migliorato anche le sfumature, grazie alla scelta di componenti di eccellente qualità, senza alcun compromesso”, si legge nella presentazione ufficiale.
Il cuore di InPoL Legacy è la già citata tecnologia proprietaria a doppio InPoL in configurazione a ponte, unita a uno stadio valvolare. InPoL (Inseguitore Pompa Lineare) è un’architettura nata per sviluppare uno stadio di amplificazione senza feedback inverso, con una distorsione limitata e un fattore di attenuazione soddisfacente. Per questo è stato usato un inseguitore a MOSFET, con un ipotetico guadagno di voltaggio uguale a 1 e un alto guadagno di corrente.
La polarizzazione è in pura classe A per evitare distorsioni di incrocio e InPoL consente di aumentare il rendimento teorico in pura classe A dal 25% al 50%. La configurazione a doppio InPoL del Legacy permette di aumentare la potenza contenendo le dimensioni del circuito. L’amplificatore, inoltre, è completamente bilanciato, il che comporta una notevole riduzione di rumore e distorsione.
L’alimentazione di potenza deriva dai modelli Adrenalin e InPower, con un filtro induttivo capacitivo per canale. I due trasformatori toroidali di potenza sono i più grandi mai realizzati da Pathos e anche l’alimentazione delle valvole in configurazione totem pull (4 x ECC803 tung-sol e 2 X 6H30 Sovtek) è separata, con un trasformatore toroidale per ciascun canale.
Per agevolare lo spostamento e l’installazione di questo “bestione” hi-end, Pathos ha studiato un imballo speciale dotato di ruote, mentre per posizionare correttamente InPoL Legacy sul vostro mobile è in dotazione un set di staffe che facilitano il sollevamento dell’amplificatore. Dato che non tutti i mobili possono sostenere tale peso, Pathos ha anche progettato un mobile dedicato appositamente a InPoL Legacy. Da segnalare infine gli ingressi solo analogici (2xXRL bilanciati e 4xRCA sbilanciati), il Pre out stereo XLR, la profondità di quasi 90 cm e la risposta in frequenza di 2Hz – 100KHz ± 0.5db.
© 2023, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.