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Streamer, CD, giradischi e cuffie: ascoltare bene con meno di 2500 euro

Quattro prodotti, meno di 2500 euro di spesa, tanti modi per ascoltare musica e una qualità audio di tutto rispetto. Ecco il nostro sistema composto da ampli/streamer, lettore CD, cuffie, giradischi e cuffie

Nelle scorse settimane ci siamo posti l’obiettivo di consigliare un sistema hi-fi a componenti quanto più separati possibile in grado di riprodurre musica da qualsiasi sorgente spendendo meno di 2500 euro. Qualsiasi sorgente, nel 2023, significa non solo CD, vinile e radio (DAB+ ovviamente), ma anche (e per molti soprattutto) streaming, meglio ancora se in alta risoluzione. Per non gravare troppo sul prezzo finale e rendere le cose più semplici ai meno esperti, l’unica concessione che ci siamo permessi è stata la scelta di un integrato-streamer al posto di due soluzioni separate, ma nonostante questo piccolo “sgarro” il sistema sottostante ci sta dando notevoli soddisfazioni e siamo certi che saprà darle anche a voi.

Ampli/streamer/lettore CD Technics SA-C600

Non è mai facile scegliere un ampli/streamer tutto fare in un mercato così ricco di proposte attorno ai 1000 euro, ma dopo un’attenta selezione la nostra preferenza è andata al Technics SA-C600, modello dello scorso anno disponibile oggi online a partire da 950 euro. Technics ha presentato questo all-in-one al CES 2022, aggiungendolo al sistema di diffusori compatto SB-C600 lanciato nel 2021.

L’SA-C600 include la tecnologia di amplificazione interamente digitale basata sul motore JENO (Jitter Elimination and Noise-shaping Optimization), un lettore CD con apertura dall’alto, design compatto, ingresso phono per giradischi con testina MM, ingresso ottico SPDIF con funzione di accensione automatica al rilevamento di un segnale sorgente, ingresso coassiale e RCA, uscita per un eventuale subwoofer e uscita cuffie frontale da 3,5mm.


La potenza della sezione finale è di 60 Watt per canale su 8 Ohm e, grazie a connettività Ethernet e/o Wi-Fi, si può accedere ai principali servizi di streaming (e non mancano nemmeno Chromecast, AirPlay 2 e Bluetooth). Troviamo poi sintonizzatori DAB/DAB+/FM, AirPlay 2 e decodifica MQA, oltre al supporto hi-res per file DSD (fino a 11,2 MHz) e PCM (fino a 32-bit/384 kHz). Davvero tante feature per un all-in-one che, contrariamente alle attese (tutto questo ben di Dio a 1000 euro è sempre un po’ un rischio), suona molto bene con qualsiasi materiale e sorgente.

Diffusori Dali Oberon 1

I Dali Oberon 1 sono diffusori da stand a due vie con porta reflex posteriore che potete trovare online a circa 400 euro la coppia (prezzo dovuto anche al fatto che sono usciti quasi cinque anni fa). Il tweeter utilizza una cupola morbida da 29mm più leggera di quella usata sulla maggior parte dei diffusori rivali. La dimensione più grande del normale (la maggior parte delle cupole del tweeter tendono ad essere larghe 25mm) significa che questa unità scendere più in basso a livello di frequenze rispetto ai modelli più tradizionali, favorendo l’integrazione con i medi/bassi e generando un’uscita più elevata con meno escursione.

È stata prestata molta attenzione anche al sistema motore e alla gestione del suono che fuoriesce dalla parte posteriore della cupola, in modo da non distorcere l’uscita frontale. Scendendo in frequenza, l’unità mid/bass da 13 cm utilizza uno dei coni di legno/fibra targati Dali, che ha preferito questo materiale per il suo peso ridotto, la sua rigidità e le sue eccellenti proprietà auto-ammortizzanti. Il mid/bass e il tweeter sono integrati con un crossover single-wire, ma la mancanza del biwiring (soprattutto in questa fascia di prezzo) non è un problema per noi. Mantiene le cose più semplici e consente all’utente di concentrare il proprio budget su un unico cavo di alta qualità, anziché ripartire il costo tra due cavi.

Il cabinet in MDF è solido e ben realizzato e mentre gli Oberon 1 suonano notevolmente più bilanciati rispetto alla maggior parte dei rivali quando sono contro un muro, suggeriamo (se possibile) di posizionarli a circa 30 cm dalle pareti per sfruttare al meglio l’eccellente immagine stereo e la nitidezza dei medi.

Giradischi Debut Carbon Evo

streamer giradischi

La gamma di giradischi Debut di Pro-Ject, che ha esordito sul mercato nel 1999 e il cui modello più famoso è il Debut III S Audiophile, conta già sette prodotti, di cui quattro fanno parte della serie Carbon. Il Debut Carbon Evo (Evo sta per Evolution) si trova online a partire da circa 520 euro e, pur avendo ormai un paio di anni alle spalle, è tra i migliori giradischi possiate trovare a questa cifra.

Il Debut Carbon Evo presenta un braccio monopezzo in fibra di carbonio da 8,6 pollici esclusivo di Pro-Ject con portatestina integrato e cuscinetti del braccio in zaffiro a basso attrito. Si tratta di un braccio molto rigido ma al tempo stesso leggero che abbiamo già apprezzato in altri e più costosi giradischi del produttore austriaco e fa quindi piacere che sia stato inserito in questo modello.

Troviamo poi la selezione elettronica della velocità per 33, 45 e 78 giri/min, elementi di sospensione in gomma provenienti dal più costoso X1 (699 euro), tre nuovi piedini in alluminio e, come testina MM, la ben nota e apprezzata Ortofon 2M Red con tensione di uscita a 5,5mV e peso di lettura consigliato di 1,8gr del valore di circa 100 euro. Da segnalare anche il pesante piatto in alluminio pressofuso da 1,7 kg con smorzamento TPE per operazioni ancora più silenziose, sospensione del motore smorzata in TPE, jack RCA placcati in oro con montaggio su telaio e cablaggio interno del braccio in rame a corsa continua.

Cuffie Meze Audio 99 Classics

Visto che l’ampli/streamer Technics non fornisce chissà quale modulo di amplificazione per cuffie, abbiamo optato per un modello facile da pilotare (le usiamo spesso anche con un iPad) ma di assoluto valore come le Meze 99 Classics da circa 300 euro. Si tratta di cuffie cablate audiofile con padiglioni in legno e fascia in acciaio che fin da un primo sguardo appaiono estremamente curate ed eleganti, anche perché la venatura del legno è unica.

Con 260 grammi di peso, le Meze 99 Classics sono inoltre cuffie molto comode da indossare, mentre i cavi di segnale in rame OFC scollegabili sono rivestiti con una guaina protettiva in Kevlar che impedisce che si aggroviglino durante l’uso. Queste cuffie circumaurali sono dotate di driver da 40mm a larga banda in neodimio mylar alloggiati in padiglioni realizzati in memory foam e rivestiti in simil pelle, che tra l’altro assicurano un isolamento passivo inaspettato. Una delle particolarità di queste cuffie è il fatto di essere completamente smontabili, perché nessun componente è incollato o saldato.

Parlando di dati tecnici, la sensibilità è pari a 103dB a 1kHz con 1 mW di potenza, mentre la sua impedenza è di 32 Ohm, con una risposta in frequenza molto lineare che va da 15Hz a 25 kHz. Sono cuffie che, come già accennato, rispondono bene anche se collegate a sorgenti a bassa potenza di uscita come smartphone e tablet (le abbiamo scelto anche per questa loro versatilità) e, con lo streamer di Technics, ci hanno dato parecchie soddisfazioni senza la necessità di ricorrere a un amplificatore esterno.

© 2023, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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