L’hi-fi è una passione cara, anzi, quanto non si bada a compromessi, la spesa può divenire elevatissima. Solo il cielo è il limite, alcuni dicono, per la costruzione di un impianto d’alta fedeltà di livello esoterico. Si parla sempre delle macchine più prestigiose e dei marchi più blasonati, alla ricerca della timbrica più cristallina e del medio più vellutato, e a volte, facendo così, perdiamo la direzione. Oggi, infatti, un giovane qualsiasi, volenteroso di ascoltare musica non solamente con lo smartphone, credete che veda come traguardo la spesa di 1000/2000 Euro per un hi-fi? Assolutamente no. Vi sono, però, soluzioni magari momentanee o adatte all’utilizzo mentre si studia o si lavora che consentano un ascolto discreto spendendo veramente poco? Ecco la nostra idea.
La maggior parte della gente considera l’alta fedeltà come un lusso, le grandiose spese per l’ascolto della musica non vengono comprese, anzi paiono assurde. L’hi-fi, inteso come ricerca assoluta per giungere alla massima qualità sonora non fa breccia nei cuori dei più giovani. In altri termini, rispetto al passato, non è più un desiderio possedere uno stereo, un sistema a telai separati da esporre in salotto e da tenere gelosamente. Il giovane, oggi, cerca dell’altro e, ne siamo convinti, parlare di cifre a 3 zeri con le nuove generazioni non pare la cosa più sensata, o produttiva, per convincerli della bontà di un sistema musicale.
All’opposto, è necessario che i passi che portano all’ascolto di qualità siano vari e progressivi. In altri termini, non si bandisca come indispensabili, o come acquisto minimo obbligatorio per iniziare a parlare di hi-fi, componenti che costano dai 1000 Euro in su. Per essere onesti, già 400 o 500 Euro, per molti, sono cifre impensabili da spendere per ascoltare musica, quando la maggior parte della gente ascolta con auricolari da pochi Euro.

La domanda più appropriata, quindi, dovrebbe essere: come si fa ad ascoltare la musica con diffusori la cui spesa sia comunque molto bassa, ma le prestazioni siano comunque soddisfacenti?
Per un giovane appassionato di musica, o anche per un neofita, già un micro impianto stereo 2.1 consumer può già essere un discreto passo in avanti per l’ascolto musicale, ad una cifra veramente irrisoria.
La prima possibilità, a nostro avviso, è proprio quella di dirigersi verso un impiantino di tal tipo, magari da accompagnare allo smartphone per limitare al massimo la spesa. Sistemi come questo sono spesso bistrattati come fossero la peste dagli appassionati di vecchia data, ma si deve ricordare come questo sia un punto di partenza. Una scelta che, anzi, dispenserà ottime sensazioni per chi non ha mai avuto possibilità di ascoltare la musica con un paio di diffusori, ma solo col cellulare in cuffia.
Trust Vigor 2.1: un classico mini 2.1 economico, ma onesto nei contenuti.

Il Trust Vigor è considerato, essendo ormai sul mercato da una decina d’anni, il best seller fra i 2.1 PC. Questi, nel sub potente, nell’ampli integrato e nella credibile finitura legno, espone qualcosa in più dei concorrenti ed è molto versatile in connettività. Inutile parlare di sfumature nella resa audio, non è certo ai fini hi-fi che si acquista un prodotto simile. La resa è, però, onesta ed è in grado di amplificare bene una camera, con risultati migliori di molti compattoni da DJ ora diffusi.
L’estrema economicità del prodotto, in ogni caso, deve essere inquadrata nel senso corretto. Cosa si può fare per ascoltare degnamente la musica se in tasca si hanno €65? Questa è la risposta. Con un semplice jack, incluso, si può connettere uno smartphone, un pc o qualsiasi device, anche un lettore CD tramite RCA. Il modello bluetooth permette anche la fruizione di contenuti lossy da remoto, ed il piccolo potenziometro esterno è wireless.
LG CM 2460: un micro tuttofare

Molto in voga fra gli acquisti musicali casual, i micro compatti sono la scelta migliore per chi vuole qualcosa che suoni, senza troppe pretese, e che dia la possibilità di usare radio, CD, smartphone e USB. Equipaggiato con bluetooth, questi è uno dei pochi ad essere compatibile con file FLAC in remoto. I medesimi file sono ascoltabili via USB. L’ampli è, come di consueto, incorporato, con due diffusorini indipendenti a due vie di economica fattura. Un sistema per tutti gli ambienti, specialmente per quelli dove la musica è di sottofondo. Prezzo intorno ai 120 Euro.
Insomma, due abbordabilissime occasioni per coloro che vogliono iniziare con la musica ascoltata in stereo.
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