L’acquisto di un componente ad alta fedeltà che non divenga obsoleto dopo un breve periodo di tempo, è uno dei maggiori ostacoli che ci si trova ad affrontare nel lungo cammino verso il traguardo della massima soddisfazione audiofila. Vediamo insieme cosa sarebbe opportuno considerare al fine di risolvere le numerose incertezze.
Insieme all’acquisto definitivo – un termine che nel vocabolario dell’appassionato di Alta Fedeltà difficilmente trova spazio – il senso di ansia su come ottimizzare la spesa che abbiamo intenzione di fare in relazione all’acquisto di un componente audio, è un altro degli aspetti che la mente dell’appassionato di Alta Fedeltà si trova a sperimentare.
Soprattutto il neofita, ma anche l’appassionato di lungo corso, per determinati versi si trovano ad affrontare il medesimo problema da due punti di vista diversi: il primo, sovente non può contare sull’esperienza personale o non ha più di tanto conoscenza delle dinamiche del settore, mentre il secondo, paradossalmente per gli stessi motivi, trova talvolta difficile “lasciarsi andare” all’acquisto nel timore di prendere qualche fregatura.
Vediamo quindi di riuscire a stilare una sorta di lista attraverso la quale inquadrare nel miglior modo possibile l’obiettivo, ovvero far rendere al meglio il budget che ci siamo preposti di investire.
Le decisioni da prendere sono più d’una, ma chiaramente è la sorgente di segnale a farla da padrone, sorgente che può essere analogica oppure digitale – sebbene nulla vieti di avere entrambe – a seguire la scelta riguarda amplificatore e diffusori oltre agli immancabili ed eventuali accessori, discorso che così messo può apparire semplice ma non lo è affatto, maggiormente se si intende evitare brutte sorprese.
L’entusiasmo del neofita è molto spesso impetuoso – ma anche l’impulso primordiale all’acquisto che spesso affligge l’appassionato avanzato non è da meno – ed in un travolgente impeto all’acquisto potrebbe capitare di portarsi a casa un sistema male assortito e perfino costoso – e succede purtroppo – che in breve rivelerà tutta la sua inconsistenza spingendo ad ulteriori spese nel tentativo di recuperare il danno; vediamo quindi come operare al meglio.
SORGENTE DI SEGNALE
Che si tratti di un giradischi o di un lettore digitale alcune scelte vanno fatte in necessaria prospettiva, soprattutto nel primo caso, nel quale occorre accettare fin da subito la presunta “scomodità” del vinile, troppo spesso visto come un rito sacrale ed impegnativo, circostanza che allontana molti dalla suddetta opzione mentre non è affatto così; prescindendo dal sistema di trazione (cinghia oppure diretta), un braccio mediamente in grado di supportare la maggior parte dei fonorivelatori è condizione essenziale per cautelarsi tecnicamente.

Nel secondo caso la cosa è certamente più semplice visto che sostanzialmente si tratta di un dispositivo plug & play, ciò nonostante alcune caratteristiche vanno comunque prese in considerazione, ad esempio la possibilità di sfruttare il DAC interno come lettore di file in Hi-Res oppure la capacità di lettura dei SACD.
AMPLIFICAZIONE
Di base si parla di stato solido – le amplificazioni a valvole sono ancora viste come dedicate agli esperti, coloro che ricercano la massima raffinatezza e non accettano compromessi – oppure di amplificazione digitale, tecnologia che consente, oltre che la disponibilità di elevate potenze, una notevole riduzione delle dimensioni (e di conseguenza non sollecita eccessivamente il WAF); esistono poi, come potete vedere nella sottostante immgine, le amplificazioni ibride, laddove tecnologia termoionica e stato solido convivono in un felice matrimonio fatto di un’accattivante riproduzione che cerca di sfruttare i due sistemi eliminando per quanto possibile le rispettive criticità.
In merito alle dotazioni (ampia connettività, stadio fono MM/MC, controlli di tono etc.) conviene eccedere; meglio avere la possibilità di poter collegare anche dispositivi ai quali al momento siamo poco o per nulla interessati (il futuro è per definizione incerto) perché essere preda del minimalismo non conviene.
Infine la potenza, da scegliere ragionevolmente, ovvero in funzione dei diffusori e dell’ambiente, evitando sia centrali elettriche che sistemi minimalisti da pochissimi watt, in ogni caso meglio che sia in grado di fornire un’alta corrente (A).
DIFFUSORI
In primis la risposta in frequenza (Hz), il che impone necessariamente determinate dimensioni nel rispetto della fisica – le cui leggi sono notoriamente assai poco aggirabili – un aspetto anch’esso correlato all’ambiente che dovrà ospitarli, realtà oggettivamente assai importante al fine di assicurarsi prestazioni ottimali evitando di castrare quanto di buono ottenibile in premessa.

Seguono l’efficienza (dB), la tenuta in potenza (Watt) e l’impedenza caratteristica (Ohm), altri aspetti importanti che a loro volta hanno influenza sulla scelta dell’amplificazione, che si troverà a meglio gestire le elettroacustiche esprimendo al meglio le proprie potenzialità.
Il sistema di carico delle basse frequenze – usualmente in bass reflex oppure in sospensione pneumatica – ha ovviamente una sua importanza potendo connotare notevolmente la prestazione; a tale proposito occorre fare riferimento al posizionamento che si prevede di attuare, soprattutto se si opta per sistemi dove questo sia obbligato (a parete, ad angolo etc.).
ACCESSORI
Cavi di segnale e di potenza sono i primi elementi che vengono in mente – in ogni caso i miracoli sonori non avvengono certamente per mezzo di qualche spezzone di cavo, pur se di pregio, evitate quindi di esagerare – considerando anche i connettori (RCA/XLR), che devono essere sempre di buona/ottima qualità onde non trasformarsi in ostacolo al libero fluire del segnale.
Nel caso optaste per l’analogico, imprescindibili saranno una buona spazzolina in carbonio e qualche sussidio per la pulizia della testina, come alcuni di quelli che consigliamo in questo ricco articolo.
In conclusione, evitare di ipotecare il futuro con scelte troppo definitive già in partenza – mai riferirsi ad un dispositivo affermando “questo non lo acquisterò mai!” potreste ospitarlo in casa prima di quanto possiate credere – consente di trovarsi pronti per eventuali successivi sviluppi, evenienza sempre ipotizzabile nella vita di un appassionato di Alta Fedeltà, non fosse altro per l’incessante alternanza delle dinamiche connesse a tecnologie e mercato.
E come al solito, ottimi ascolti!!!
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