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Rapoo V55 game keyboard – Storie di ordinaria follia nella prova veloce su strada

Rapoo V55 è una delle tante tastiere gaming che in questo periodo trovano posto sugli scaffali dei negozi, prodotti che sulla carta promettono molto ma all’atto pratico poi come si comportano? Un lettore di AF ci ha contattato e chiesto aiuto per capire dove avesse sbagliato nell’acquisto…

Rapoo V55 game keyboard, una storia che non avremmo voluto raccontare.

Giugno è uno di quei mesi in cui si è alla ricerca del tipico regalo per comunione, cresima o per salutare il traguardo raggiunto a fine anno scolastico. Niente di più facile quindi ritrovarsi a navigare sul Web o correre presso il negozio più vicino in cerca di un acquisto adatto, spesso con poche idee confuse e una sola certezza: il budget.

È quanto recentemente capitato a Marco, genitore desideroso di regalare una tastiera per PC alla figlia dodicenne, trovando quella che sembrava essere la migliore offerta prezzo/prestazioni: la Rapoo V55, game keyboard a membrana, retroilluminata, splash proof, layout italiano.


Certo le prestazioni non possono essere quelle offerte da marchi importanti come Razer ma nemmeno il prezzo, 40€ (contro i circa 200€ che può raggiungere la Black Widow Chroma v2 peraltro usata dal genitore per il proprio computer) per un hardware di proprietà della società Shenzhen Rapoo Technology Co., anche se sul sito aziendale si presenta come ‘esperta nella tecnologia delle periferiche wireless, dedicata a fornire ai clienti periferiche wireless ad alte prestazioni e alta qualità’. Ah già, ma questa non è wireless… 

Il PC della figlia di Marco monta Windows 7 64 bit e, nonostante la confezione della V55 ne riporti la compatibilità, una volta scartato il regalo cominciano i problemi per cui veniamo interpellati dal lettore che chiede aiuto. Approfittando di una favorevole condizione logistica abbiamo potuto saggiare di persona la tastiera, scoprendo il rovescio della medaglia del prodotto.

Main page del software dedicato alla V55, se al posto della Union Jack selezionaste la bandiera italiana il testo rimarrebbe in inglese

Invero i tasti lasciano la sensazione di una certa robustezza, anche il cavo USB appare dignitosamente schermato e solido. Le dimensioni e la forma della tastiera non sono proprio adatti a chi volesse farne un intenso uso lavorativo, come per esempio redigere testi, le dimensioni dei tasti e il feedback di battitura lasciano a desiderare ma questa è principalmente una gaming keyboard e per questo (forse) andrebbe impiegata. Scelta bizzarra quella dei tasti preset presenti sulla tastiera, dove per esempio c’è il tasto ‘Mute’, che funziona perfettamente, ma mancano altri comandi essenziali.

La Rapoo V55 collegata a un PC certo non alto di gamma ma comunque ben funzionante come quello della figlia di Marco ha subito presentato lacune non da poco. Anzitutto il sito di riferimento, ‘googleando’ si finisce dritti sul sito cinese di Rapoo con testo locale ma una premurosa bandiera della nazione permette di selezionare un’altra lingua, italiano compreso, che una volta impostato…non traduce nulla ma riporta unicamente in inglese.

Pagina di personalizzazione della V55

Senza scoraggiarsi in un paio di mosse si raggiunge il setup.exe che permette l’installazione del driver e qui il primo scoglio: dal motore di ricerca del sito Rapoo per la V55 risultano 2 sole opzioni: manuale o driver. E il software? Dov’è il programma che consente di programmare i tasti funzione e regolare i 16 milioni di colori promessi? Di fatto quello che è chiamato driver include anche il software per la programmazione.

Dopo il download il lancio del setup genera sul desktop l’icona ‘Rapoo V55 Driver’ che a sua volta porta al pannello di configurazione della tastiera dove anche qui se si seleziona la bandiera italiana le indicazioni non hanno alcuna traduzione(!). Poco male, Marco ci dice che rispetto ai tasti preset della V55 mancano per esempio i comandi per alzare e abbassare il volume, tentiamo quindi di impostare due dei tasti che in alto riportano la dicitura ‘G’ e che il libretto di istruzioni indica come programmabili: impostiamo le relative funzioni, click sul tasto ‘OK’ per la programmazione e…non accade nulla, nessuna informazione acquisita dalla tastiera. Ripetiamo una seconda volta l’iter, anche dopo un precauzionale restart del computer ma niente da fare.

Fase di assegnazione funzione a un tasto ‘G’, parte di uno dei 5 profili disponibili

Il genitore era già tornato presso la filiale della GDO presso cui aveva effettuato l’acquisto sentendosi rispondere dal commesso che la problematica era legata alla vetustà del sistema operativo Windows 7, “ormai in dismissione”, e che con Windows 10 non avrebbe incontrato problemi, iniziando a pensare che forse l’upgrade avrebbe giovato e che qualsiasi altra tastiera in alternativa, a causa di Windows 7, non avrebbe risolto nulla. Inoltre chiedendo lumi in merito a prodotti di Trust in bella vista si è sentito rispondere “quelli nemmeno glieli propongo, non valgono nulla“.

Poco convinti prendiamo la V55 e la colleghiamo a un desktop PC con Windows 10 64 bit senza il minimo beneficio ma è l’opposto a sorprendere: la Razer Black Widow Chroma v2 sul computer che monta Windows 7 funziona perfettamente ed è perfettamente programmabile(!).

Sotto ‘Driver Version’ e ‘Firmware Version’ (erroneamente ‘Fireware’) il bottone ‘Check Update’ non funziona

La ricerca in rete non ha rivelato altro software Rapoo disponibile per cui come il nostro lettore siamo stati costretti ad arrenderci, segnalare il problema all’azienda recandoci assieme a Marco presso il rivenditore per una soluzione definitiva all’interno della finestra di 8 giorni validi per il reso.

Anche voi vi siete trovati in difficoltà con un acquisto, avete dovuto combattere contro i fatidici mulini a vento o avete bisogno di aiuto per risolvere problemi simili a quello vissuto da Marco? Contattateci o raccontateci cosa vi è accaduto o vi sta accadendo a info@afdigitale.it, saremo lieti di selezionare e dare eco alle vostre rimostranze.

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